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Lunga notte delle chiese 2026

Venerdì 29 maggio 2026 si terrà la prossima Lunga Notte delle Chiese. Tutte le parrocchie sono invitate a partecipare.

La Lunga Notte mira a rendere visibili e accessibili anche a persone lontane dalla Chiesa i tesori delle chiese (spirituali, sociali, musicali, culturali, artistici, creativi); consente incontri e contatti e offre uno spazio per conoscere le comunità, i luoghi e le persone delle diverse confessioni.

Parrocchie, associazioni, istituzioni e comunità in tutta la Diocesi sono invitate a partecipare all’iniziativa che coinvolge tutto l’Alto Adige e a offrire un programma di eventi.

Un gruppo di progetto della Diocesi di Bolzano-Bressanone composto dall’Ufficio pastorale e dalla “Arbeitsgemeinschaft der Jugenddienste” coordina la Lunga notte delle chiese; numerosi “Jugenddienste” locali e varie associazioni sostengono l’iniziativa. I modelli grafici per striscioni e manifesti, il sito web con le singole offerte locali e il motto, che cambia ogni anno, sono forniti dalla Lunga Notte delle Chiese in Austria. Ciò significa che l’evento altoatesino è anche visivamente parte integrante di questa iniziativa cristiana internazionale.

La data della prossima Lunga Notte delle Chiese nella nostra diocesi è venerdì 29 maggio 2026, in contemporanea con l’Austria e alcune diocesi vicine della Repubblica Ceca.

Quest’anno è stato scelto il motto “CUORagGio”; è un gioco di parole che unisce cuore e coraggio: cuore – coraggio – agire con cuore e coraggio. CUORagGio trasmette una visione attiva e ottimistica – non una richiesta passiva, ma un invito ad agire insieme.

Come fondamento biblico e riferimento contenutistico è stato scelto il passo: “Coraggio, alzati!” tratto da Marco 10,49 (La guarigione del cieco Bartimeo a Gerico).

Come negli anni passati, l’assistenza spirituale in ospedale, l’associazione delle case di riposo, l’Accademia Cusanus, l’organizzazione dei contadini altoatesini e il Servizio Caritas parrocchiali e volontariato hanno confermato la loro collaborazione per la Lunga Notte delle Chiese 2026.

In occasione del workshop di idee online di giovedì 12 marzo 2026 alle ore 19.30, tutti gli interessati riceveranno informazioni, proposte creative e suggerimenti per l’organizzazione della Lunga Notte delle Chiese 2025. Iscrizioni a: seelsorge.pastorale(at)bz-bx.net.

Lunga notte delle chiese 2026: Manifestazione di interesse

* Campo obbligatorio

Motto 2026: CUORaggio

In un tempo segnato da rapidi cambiamenti, incertezze e sfide globali complesse, serve coraggio, per non cadere nella paura o nell’immobilismo.

La Lunga Notte delle Chiese 2026 sarà quindi dedicata al tema annuale «Coraggio». Come fondamento biblico e base di riflessione serve la citazione:

 

«Coraggio, alzati!»
cfr. Marco 10,49
(La guarigione del cieco Bartimeo a Gerico)

 

CUORaggio è un gioco di parole che unisce cuore e coraggio:
cuore – coraggio – agire con cuore e coraggio.

Il motto esprime che il coraggio non è eroismo solitario, ma un atteggiamento che cresce nella comunità – con lo sguardo rivolto alle sfide sociali del nostro tempo.

CUORaggio trasmette una visione attiva e ottimistica – non una richiesta passiva, ma un invito ad agire insieme.

Le parrocchie sono quindi invitate a condividere questo messaggio di speranza, attraverso impulsi, musica, preghiere e iniziative che incoraggino e rafforzino le persone. La Lunga Notte delle Chiese sarà uno spazio di incontro, di incoraggiamento e di condivisione, per costruire insieme il futuro.

Le parrocchie sono nuovamente invitate a partecipare all'organizzazione di questa notte e a condividere il messaggio di speranza, sia attraverso eventi speciali, musica, preghiere o iniziative che toccano e ispirano le persone. La Lunga Notte delle Chiese offre uno spazio di incontro, incoraggiamento e confronto per guardare assieme a ciò che ci attende con speranza.

Questa è stata la Lunga Notte delle Chiese 2025

62 luoghi, 120 eventi, migliaia di partecipanti

Sono state 62 tra chiese, cappelle e monasteri sul territorio della diocesi di Bolzano-Bressanone ad aprire ieri sera (23 maggio) le loro porte per l’edizione 2025 della Lunga notte delle chiese in Alto Adige. Un programma con 120 iniziative ha mostrato a migliaia di visitatori navate e sale intese come luoghi vivaci, invitanti e multiformi. Con il motto “aperti alla #speranza”, l'edizione di quest'anno della Lunga Notte ha richiamato all’Anno Santo.

 

Dal CattoliQuiz a Bolzano alla pedalata con il parroco a Bronzolo, dal pernottamento in chiesa a Luson fino al salotto queer a Bressanone: la serata è stata varia, aperta e animata da curiosità, fiducia e desiderio di incontro autentico.

 

Creatività, spiritualità, vita quotidiana

Nella cappella della casa di riposo Don Bosco a Bolzano, bambini e adulti hanno messo alla prova le loro conoscenze religiose con il CattoliQuiz. A Bronzolo la pedalata con il parroco ha condotto nel boschetto, mentre a Luson i cresimandi si sono riuniti con il parroco Michael Lezuo per la benedizione dei cellulari presso il laghetto balneabile – un gesto di responsabilità digitale. Per i ministranti e la Jungschar la serata è proseguita con un pernottamento in chiesa, tra giochi, preghiera e sacchi a pelo.

 

Speranza da vivere, pensare, condividere

Ad Aldino, bambini, giovani e adulti hanno intrapreso un pellegrinaggio attraverso i quattro elementi, in stazioni dentro e intorno alla chiesa. Terra, acqua, aria e fuoco sono stati associati a simboli biblici della speranza e vissuti con testi, preghiere e gesti. Il centro comune: l'amore di Dio che tutto sostiene.

Nel Duomo di Bolzano, l'organista Tobias Chizzali ha introdotto il pubblico nel mondo sonoro dell'organo. A Soprabolzano si sono raccontate storie di speranza dall'Africa, e il missionario in pensione p. Adolf Pöll ha condiviso la sua lunga esperienza in Kenya. A Rodengo si sono svolti una veglia musicale, un canto per bambini e una proiezione su Papa Francesco.

 

Un falò e un salotto per l'anima

Nella cappella di maso Parndle a Villandro si è celebrato un rosario di maggio seguito da conversazioni attorno al fuoco. Un luogo di apertura particolare è stato l'Ansitz Thalhofer a Bressanone, dove il salotto queer ha offerto spazio per spiritualità, scambio e un pasto condiviso – nel segno di una Chiesa che accoglie tutti così come sono.

 

Accenti forti dalle parrocchie

A Bolzano-Quirein il coro parrocchiale Christkönig Quirein e il Coro Cantiamo Insieme della chiesa di Cristo Re hanno creato un progetto musicale comune: dal canto nella chiesa Christkönig a una processione musicale verso la cappella di San Quirino, fino al rinfresco nel cortile. Momento culminante: l'inno dell'Anno Santo 2025 Pellegrini di Speranza – Pellegrini della speranza.

A Soprabolzano la parrocchia ha proposto per la quarta volta un programma intergenerazionale: laboratori creativi per bambini, letture, testimonianze di missionari e un concerto con "Chorverein Ritten" e "VocaLadies", seguito da un saluto musicale dalla torre campanaria.

A Rifiano la Notte Lunga è stata documentata fotograficamente: immagini di preghiera, musica e silenzi raccontano profondamente l'esperienza.

Nel Duomo di Bolzano i cori della musica sacra (coro bambini, giovanile, misto e Chorisma) hanno proposto un concerto comune dal classico al contemporaneo.

A Naturno la storica dell'arte Helene Dietl ha illustrato nel San Procolo i simboli mariani nell'arte. A seguire, canto aperto di inni mariani.

A Settequerce sono stati benedetti i veicoli dei bambini, seguiti da un percorso con abilità e da un concerto serale. A Gries il consiglio parrocchiale e il Centro Ciechi hanno proposto una preghiera Taizé con testi e canti.

A Siusi, dopo la benedizione delle biciclette e uno spuntino con pane sul bastone per i più piccoli, si è svolto un canto mariano con il coro maschile e letture spirituali. La serata si è conclusa con un brindisi in compagnia.

A Maria Weißenstein la Notte Lunga è iniziata con una visita guidata al santuario e al convento, seguita da un concerto del coro giovanile di Nova Ponente, letture spirituali e una messa solenne. Al termine, rinfresco e dialogo nel refettorio.

 

Un segno forte in tempi difficili

«Volevamo dimostrare che la Chiesa non è solo aperta, ma può anche donare speranza – concretamente, nel dialogo con la vita delle persone», afferma Renate Jud Palla, responsabile del progetto. Promotori dell'iniziativa sono la Diocesi di Bolzano-Bressanone e l'Associazione dei Servizi Giovani, in collaborazione con la Caritas volontariato, la pastorale ospedaliera, l'associazione delle case di riposo e tanti volontari nelle parrocchie.