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Comunicati 2024

Due nuove assistenti spirituali in ospedale

Dopo aver completato gli studi e la formazione come assistenti spirituali negli ospedali, Clara Bosio e Anna Gläserer hanno ricevuto il mandato ufficiale dal vescovo Ivo Muser. Oltre alle due nuove assistenti spirituali, altre 21 persone svolgono il servizio nei sette ospedali altoatesini.

Dal 1992 laici e laiche lavorano come assistenti spirituali negli ospedali dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. Attualmente sono 23 gli assistenti spirituali ospedalieri incaricati dalla diocesi nei sette ospedali pubblici, a cui si aggiungono due sacerdoti che prestano questo servizio su base volontaria. Il servizio è a disposizione dei pazienti e dei loro familiari, oltre che del personale medico.

Un anno fa il sistema dell’assistenza sanitaria ospedaliera si è dato una nuova struttura: con il coordinamento di Marco Antulov, assistente spirituale all'ospedale di Brunico, è stato istituito un servizio a livello provinciale che riunisce i singoli assistenti spirituali. L'obiettivo è garantire lo sviluppo della qualità della cura pastorale e di migliorare il lavoro di rete all'interno del gruppo professionale. Prima della riorganizzazione, ogni comprensorio sanitario aveva un proprio servizio di assistenza spirituale ospedaliera e non era previsto un coordinamento a livello provinciale.

Nei giorni scorsi a Bolzano, nell’ambito del convegno primaverile dell’assistenza ospedaliera altoatesina, Clara Bosio e Anna Gläserer hanno ricevuto il mandato dal vescovo Ivo Muser. Dopo aver concluso gli studi, aver completato con successo la formazione di assistente ospedaliero e aver maturato diversi anni di esperienza pratica negli ospedali di Bolzano e Bressanone, le due donne sono state ufficialmente incaricate dal vescovo di svolgere i loro compiti pastorali per conto della Chiesa.

Il direttore dell'Ufficio pastorale Reinhard Demetz, responsabile diocesano dell’assistenza spirituale ospedaliera, ringrazia tutti coloro che si mettono al servizio dei malati e portano quotidianamente la buona novella negli ospedali. "Sono un pilastro indispensabile per l’accompagnamento e la cura pastorale dei malati e assicurano così un contributo importante all’intera società", sottolinea Demetz. Il vescovo Muser ha ricordato l'importanza dell'ascolto attivo e del sostegno spirituale, caratteristiche essenziali dell’assistenza alle persone sofferenti. Alla luce dei bisogni spirituali delle persone, così Muser, è importante ascoltare e trovare le parole giuste: questo è il dono che caratterizza la cura pastorale.