Durante la cerimonia di elezione in duomo a Bolzano 15 persone adulte, di cui dodici provenienti da parrocchie di lingua italiana, hanno chiesto al vescovo Ivo Muser di essere ammesse al sacramento del battesimo. Questa ammissione non va intesa come un permesso ma piuttosto come la conferma della decisione presa dai catecumeni, i candidati al battesimo. Il rito di elezione si svolge in due momenti: La mattina i catecumeni vengono presentati alle parrocchie nelle quali chiedono di essere battezzati, in un secondo momento il vescovo dà il benvenuto ai candidati nel rito in duomo, rafforzando così l’ultima tappa del percorso di preparazione. Nella Diocesi di Bolzano-Bressanone questo rito di elezione si è svolto per la decima volta.
Nella sua omelia il vescovo ha ricordato che con il battesimo “apparteniamo in modo definitivo a Dio, è il dono più grande che Dio ci possa fare: essere per sempre figlio e figlia di Dio. Essere cristiani – ha proseguito – significa anche appartenere alla comunità della sua Chiesa, che spera, si impegna, fallisce, si mette in cammino.” Con l’augurio di un buon cammino, la benedizione e la consegna di una piccola croce a ricordo del rito di elezione monsignor Muser ha salutato i catecumeni che ora sia apprestano all’ultima tappa, quella del battesimo nella rispettiva parrocchia.
Diversamente dal battesimo dei bambini, gli adulti ricevono in un’unica celebrazione in parrocchia i sacramenti del battesimo, della cresima e dell’eucarestia e vengono così accolti nella comunità dei credenti. Il battesimo è molto più che l’ingresso in un’associazione, con il battesimo inizia un cammino di vita durante il quale il singolo diventa sempre più parte della comunità con Dio: qui gioca un ruolo fondamentale la comunità parrocchiale, che accompagna i catecumeni nel loro percorso di fede anche dopo il battesimo, sia con la preghiera che con il catechismo.