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Consulenza nei casi di abuso

Relazione, rispetto e responsabilità: queste sono le parole chiave della Diocesi nei confronti di persone che hanno subito o che stanno per subire un abuso oppure che ne sono state testimoni o che voglio fare una segnalazione per un sospetto di abuso. Il lavoro di prevenzione è caratterizzato da questi principi guida al fine di proteggere il benessere dei minori e di garantirlo nel miglior modo possibile.

La Diocesi intende promuovere una cultura di attenzione nelle relazioni interpersonali, nel rispetto reciproco e nell’assunzione della responsabilità nei confronti delle persone vittime di abuso. La Diocesi si impegna a favorire della tutela dei minori e degli adulti vulnerabili elaborando e realizzando misure mirate ed efficaci di prevenzione.

Inoltre, la Diocesi prevede lo studio dei casi di abuso attraverso un’analisi scientifica per imparare dagli errori del passato in vista di una prassi migliore e più evangelica.

Articolo di base sugli abusi in chiesa: "Abusi nella Chiesa, un problema di tutti"

Centro di ascolto

La Diocesi di Bolzano-Bressanone ha istituito un centro di ascolto al quale si possono rivolgere le persone che hanno subito o subiscono un abuso all’interno della Chiesa da parte di un chierico o di una persona consacrata o in servizio della Diocesi. Il centro di ascolto offre ascolto, accoglienza e accompagnamento al fine di rendere giustizia alla sofferenza vissuta. La dott.ssa Maria Sparber è la referente del centro di ascolto

Servizio Diocesano per la Tutela dei Minori

La Diocesi ha istituito il Servizio per la Tutela dei Minori e delle persone vulnerabili e per la prevenzione da abuso sessuale e altre forme di violenza. I suoi compiti comprendono la promozione e il sostegno di misure preventive con l’obiettivo di garantire il bene e la tutela di bambini, ragazzi, giovani e di adulti vulnerabili.

Progetto

La diocesi di Bolzano-Bressanone ha deciso nel 2023 di implementare il progetto pluriennale "Il coraggio di guardare". Questo progetto va oltre i precedenti approcci e le forme di rilevamento della realtà dei casi di abuso all'interno della Chiesa e mira, con una visione futura, a innescare un processo di trasformazione organizzativa completa.

18 novembre: Giornata di preghiera per le vittime di abusi

La Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha posto come priorità la sensibilizzazione sul tema degli abusi e ha lanciato una Giornata di preghiera per le vittime degli abusi e per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. La Giornata di preghiera ha luogo ogni anno il 18 novembre.

Con materiali predisposti per questa Giornata specifica, le parrocchie e le comunità sono invitate a ricordare questo impegno prioritario durante le funzioni religiose: attraverso un testo, un'intercessione e una preghiera. La preghiera e il testo possono essere recitati la domenica prima o quella dopo il 18 novembre.

Sussidi per la preghiera nelle parrocchie e in altre comunità ecclesiali:

Domande frequenti sulla prevenzione e l'abuso

L'abuso sessuale comprende quelle azioni sessuali compiute su e davanti a una ragazza o un ragazzo contro la loro volontà. A causa della loro inferiorità fisica, emotiva, mentale, linguistica e sociale, ragazze e ragazzi non possono consapevolmente acconsentire a tali azioni. Inoltre, esiste un rapporto di potere disuguale tra le vittime e gli autori dell'abuso. Questi sfruttano la loro posizione di fiducia, potere e autorità per soddisfare i propri bisogni di potere e intimità a spese dei bambini.

L'abuso sessuale infrange la fiducia che una ragazza o un ragazzo aveva riposto in quella persona che li ha gradualmente coinvolti in una relazione di dipendenza. Un abuso sessuale disconosce la dignità del bambino come persona umana. La ragazza o il ragazzo viene deumanizzato e trasformato in un oggetto per la propria gratificazione. Ciò viola i diritti dei bambini a una crescita intatta, alla libertà, all'autodeterminazione sessuale e al diritto a una vita piena (Gv 10,10), ignorandoli e disattendendoli.

L'abuso sessuale comprende un'ampia varietà di forme che vanno oltre l'area genitale, includendo tutte le altre aree. L'abuso sessuale può avvenire sia con che senza contatto fisico. L'autore dell'abuso può iniziare un contatto fisico con una ragazza o un ragazzo in modo giocoso o cercarlo direttamente, incoraggiando un contatto fisico reciproco. L'autore può anche invitare o indirizzare una ragazza o un ragazzo a toccare il suo corpo o il proprio e a compiere azioni sessuali.

Fai la tua domanda!

Persona di riferimento per abusi

Maria Sparber
Referente Centro di ascolto per le vittime di violenze e abusi sessuali
Tel. +39 348 3763034
E-Mail ombudsstelle.sportello@bz-bx.net