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Pastorale della salute e del lutto

…il Vescovo Ivo Muser parla dell’assistenza ai malati e ai morenti

Vorrei ora menzionare altri tre argomenti che mi stanno a cuore e sono in relazione con il nostro tema diocesano: l'assistenza ai malati e ai morenti, la preparazione ai sacramenti e la responsabilità per il Creato.

L'assistenza ai malati e ai morenti

La pandemia ci ha reso ancora una volta particolarmente sensibili a questa tematica. Ma è anche un argomento che sta assumendo una dimensione completamente nuova attraverso gli attuali dibattiti sull'eutanasia e il suicidio assistito. Ci terrei a evidenziare quanto mi sta a cuore in modo molto sintetico: "Nel decidere la direzione da seguire, dobbiamo scegliere la vita.

Abbiamo sperimentato molto chiaramente cosa manca quando viene meno la vicinanza umana nel fine-vita. Al di là di qualsiasi misura medica, abbiamo bisogno di incoraggiamento e di conforto, di qualcuno che ci dica: "Sono con te e ti starò vicino, qualunque cosa accada". Come cristiani, siamo sempre saldi nella speranza che la vita non perde mai il suo significato, anche attraverso la sofferenza e la malattia. È di questa speranza che diamo testimonianza quando siamo vicini ai malati e ai morenti. Dovrebbero terminare il loro cammino terreno stringendo la mano di qualcuno e non per mano di qualcuno.

Bisogna riflettere seriamente sul perché una persona desideri morire. Spesso sono gravi circostanze esistenziali, esperienze di grande dolore e profondo sconforto a togliere ad una persona la volontà e la forza di continuare a vivere.

Nell'accompagnamento dei malati e dei morenti, così come dei malati mentali, tuttavia, sarebbe un'alternativa comoda fermarsi e soddisfare semplicemente il loro desiderio di morire. Esso è spesso da ricondurre ad ansie e preoccupazioni, come ad esempio la paura del dolore, della solitudine o il pensiero di essere un peso per i parenti. Queste situazioni estreme di angoscia non andrebbero tuttavia affrontate con l’uccisione o con il suicidio assistito.

Che ne sarebbe della nostra società, del sistema sanitario e sociale, se il primo auspicio nell’incontrare e rapportarsi con persone malate e disperate non fosse più l’accompagnamento amorevole in vita, ma l'uccisione - possibilmente più economica, facile e veloce - o l'assistenza al suicidio? A che tipo di pressione esporremmo gli anziani e i malati gravi?

In tutto il dibattito sull'eutanasia e sul suicidio assistito, si argomenta spesso facendo uso del concetto di libertà. Vale la pena esaminare più da vicino questo aspetto. La decisione di porre fine alla propria vita o il desiderio di essere assisiti nel morire si basa su una tale serie di fattori esterni e di determinanti sociali, che non è possibile trattare il problema come se fosse semplicemente una questione di libertà individuale. In molti casi, queste persone soffrono proprio per una forte limitazione della loro libertà e spesso non vedono più alternative alla morte. Per questo ritengo fondamentale che invece tali alternative vengano mostrate: cito ad esempio la medicina palliativa o la sedazione in caso di dolore estremo. Allo stesso tempo, la libertà non vive mai semplicemente in uno spazio vuoto, ma si realizza essenzialmente nel dialogo e nella responsabilità reciproca. Non l'arbitrarietà, ma la responsabilità per l'altro è la massima espressione della libertà.

Nel decidere la direzione da seguire, dobbiamo scegliere la vita. Vorrei che come chiesa assumessimo una posizione chiara, anche politicamente, ma non solo. Ma soprattutto scegliendo incondizionatamente di portare vicinanza. Nessun essere umano dovrebbe essere lasciato solo, nessun grido di aiuto dovrebbe rimanere inascoltato. È nostro compito come cristiani testimoniare la vicinanza e l'amore di Dio, che supera anche la morte, sfruttando tutte le possibilità per alleviare la sofferenza fisica e psichica, avvalendoci di ogni concreta modalità per includere socialmente le persone e per accompagnarle spiritualmente. Ma anche accettando i limiti della medicina: ciò vuol dire non sottoporre nessuno a terapie non volute; vuol dire interrompere o desistere se un trattamento non raggiunge più il suo scopo. In ogni caso, non dobbiamo permetterci di condannare nessuno per le sue decisioni e per la sua sofferenza.

dal ‘Discorso programmatico’ per l’Anno pastorale 2021-2022; paragrafo 3/a

Formazione

Corsi della CEI - Online e in presenza

Per chi non può impegnarsi “in presenza”, sono molte le occasioni di formazione offerte dall’Ufficio nazionale di Pastorale della Salute (UPS-CEI).

10 passi e buone prassi verso l'équipe per la Pastorale della Salute e del Lutto nell'unità pastorale e in Parrocchia

Nella loro sinteticità le proposte seguenti possono essere di valido aiuto a chi, nelle diverse Parrocchie e Unità pastorali, vuole cominciare o perfezionare il cammino per la creazione di una piccola “équipe”. Siccome le parrocchie della nostra Diocesi sono molto diverse tra loro nella dimensione e nell’indole, non si tratterà di applicare alla lettera tutti i suggerimenti, ma di tradurre nella propria realtà i temi e le prospettive indicate.

Per un volantariato consapevole...

...le varie Associazioni offrono opportunità formative. Cerca quella che fa per te!

Corsi offerti dalla Diocesi

Scopri le offerte formative per la pastorale della salute e del lutto nella parrocchia e unità pastorale.

Pastorale del lutto

Riti liturgici: i materiali realizzati nella nostra diocesi

  • Rito di commiato
  • Deposizione dell’urna cineraria
  • Sussidio per la benedizione dei morenti (libro)

I sussidi sono disponibili presso l'Ufficio pastorale.

Pubblicazioni

  • Una presenza per una speranza affidabile
  • Alla sera della vita
  • La guida dedicata ai ragazzi che vivono un lutto
  • La morte si fa social
  • Le parole per dirlo
  • La morte spiegata ai bambini
  • Perché non c’è più?
  • Che cos’è la morte, nonnino?

Ti sostengo e ti conforto

Una guida nel lutto

Questo libretto informativo vuole essere un sostegno e un accompagnamento per coloro che si trovano a vivere un lutto e per chi vorrebbe essere loro di aiuto.

Prevenzione del suicidio

Nel 2017 a livello provinciale è stata creata la Rete di prevenzione del suicidio, attualmente coordinata dalla Caritas diocesana. L’obiettivo è sviluppare l’intervento a supporto delle persone a rischio di suicidio e dei loro familiari, promuovendo varie attività di prevenzione del suicidio. La rete può contare sulla partecipazione di più di 20 partner pubblici e del terzo settore, viene sostenuta parzialmente dall’Ufficio per la Tutela dei minori e l'inclusione sociale della Provincia Autonoma di Bolzano.

Servizio hospice della Caritas diocesana

La Caritas diocesana svolge da molti anni un servizio di accompagnamento delle persone che vengono aiutate nella elaborazione del lutto; è presente inoltre nelle realtà di “Hospice e cure palliative” per i malati terminali. Il Servizio Hospice si impegna perché le persone possano vivere con dignità e autodeterminazione l’ultima fase della loro vita. Si impegna ad accompagnarle ovunque si trovino o lo desiderino: a casa, in ospedale, in casa di riposo o nel reparto di cure palliative.

Santi e beati

...quando la malattia - altrui e propria - è via alla santità.

Francesco, con lo spirito dell'avventura che l'aveva sempre infiammato, si buttò nella lotta fra Assisi e Perugia, due città così vicine e così nemiche. Dopo la disfatta subita dagli assisiani a Ponte San Giovanni, egli fu fatto prigioniero dai perugini a fine 1203 e restò in carcere per un lungo terribile anno; dopo che i suoi familiari ebbero pagato un consistente riscatto, Francesco ritornò in famiglia con la salute ormai compromessa. La madre lo curò amorevolmente durante la lunga malattia; ma una volta guarito egli non era più quello di prima, la sofferenza aveva scavato nel suo animo un'indelebile solco, non sentiva più nessuna attrattiva per la vita spensierata e i suoi antichi amici non potevano più stimolarlo.

  • Memoria liturgica: 4 ottobre
  • Patrono d’Italia
  • Malattie particolari: a stomaco, milza e fegato con frequenti emottisi, tracoma agli occhi

Era avviato alla vita del cavaliere, la conversione avvenne durante una convalescenza, quando si trovò a leggere dei libri cristiani…

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  • Memoria liturgica: 31 luglio
  • Fondatore della “Compagnia di Gesù” ( Gesuiti, congregazione cui appartiene Papa Francesco)

Don Camillo de Lellis da Bucchianico nacque il 25 maggio 1550 a Bucchianico di Chieti nell’Abruzzo…

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  • Beatificato nel 1742 e proclamato santo quattro anni dopo da Papa Benedetto XIV. Leone XIII lo dichiarò, nel 1886, patrono degli infermi e degli ospedali, Pio XI lo proclamò patrono degli infermieri nel 1930 e Paolo VI, qualche decennio più tardi, protettore particolare della sanità militare italiana.
  • Memoria liturgica:  14 luglio

San Giuseppe Moscati è stato definito "medico dei poveri". Di più...

  • Beatificato da Papa Paolo VI nel corso dell'Anno Santo 1975 e canonizzato da Papa Giovanni Paolo II nel 1987.
  • Memoria liturgica: 12 Aprile

Sant'Agostina Pietrantoni (al secolo Livia) SUORA DELLA CARITA’, morì non ancora 30enne, pugnalata da un suo assistito all'ospedale Santo Spirito di Roma. Era il 13 novembre del 1894. Giuseppe Romanelli - uno dei malati più violenti - l'aveva minacciata più volte. Ma Suor Agostina aveva continuato ad aiutare sia lui che la mamma cieca.

  • Roma – Piazza San Pietro, 18 Aprile 1999 -canonizzazione.
  • La Conferenza Episcopale Italiana ha dichiarato Patrona degli Infermieri d’Italia, il 20 maggio 2003.
  • Memoria liturgica:13 novembre

I medici-chirurghi sono cristianamente sotto la protezione dei Santi Cosma e Damiano, ma il principe patrono della categoria è San Luca evangelista, che una lunga tradizione vuole originario di Antiochia, tanto da essere denominato “il medico antiocheno”. Di più...

  • Patrono dei medici e dei chirurghi
  • Memoria liturgica: 18 ottobre

Nel periodo della malattia, Gemma legge la biografia del venerabile passionista Gabriele dell’Addolorata (ora santo). Gemma ha un'apparizione del venerabile la sera dell’8 dicembre, festa dell’Immacolata, fa voto di verginità. Nella notte seguente il venerabile Gabriele le appare nuovamente chiamandola "sorella mia" e porgendole a baciare il segno dei passionisti che gli posa sul petto. Nel mese di gennaio nonostante le terapie mediche, la malattia di Gemma, osteite delle vertebre lombari con ascesso agli inguini, si aggrava fino alla paralisi delle gambe. Ad aggravare la situazione, il 28 gennaio si manifesta anche un’otite purulenta con partecipazione della mastoide. Di più...

  • Beatificazione: 14 maggio 1933, papa Pio XI Canonizzazione: Il 2 maggio 1940 papa Pio XII
  • Memoria liturgica: per la Chiesa universale è l'11 aprile, mentre la Famiglia Passionista e la diocesi di Lucca la celebrano il 16 maggio.
  • Ha ricevuto le stigmate, è considerata la santa della speranza

Francesco (nome di battesimo) alla tenera età di quattro anni perse la madre, morta a 38 anni. Ogni volta che il piccolo cercava e invocava la presenza della mamma, gli rispondevano, puntando il dito verso il cielo, “Tua mamma è lassù”.

Perse oltre la madre anche due fratelli. Poi, a causa del colera, anche della sorella maggiore Maria Luisa. Nel 1859 Gabriele e i suoi compagni si trasferiscono a Isola del Gran Sasso, in Abruzzo per continuare gli studi in vista del sacerdozio. La sua salute si andava deteriorando, sia per la sua costituzione fisica fragile, sia per la vita rigida della comunità, sia per le sue privazioni volontarie supplementari. La tubercolosi polmonare lo condurrà alla morte, nel 1862, a soli 24 anni. Di più...

  • Canonizzazione: 13 maggio 1920, da Papa Benedetto XV.
  • Nel 1926, Pio XI lo dichiarò Patrono della Gioventù Cattolica italiana.
  • Memoria liturgica: 27 febbraio

Novembre  1918, Marthe cadde a terra e non riuscì più ad alzarsi: fu l'inizio della sua misteriosa patologia, che venne diagnosticata come encefalite letargica, ma alcuni la definiranno «coma mistico».

Il coma durò fino al marzo-aprile del 1921, poi Marthe tornò lentamente a camminare…Dal 1928 la paralisi colpisce tutto il corpo. Per 50 anni consecutivi non mangerà più e non berrà più; le verranno inumidite le labbra con acqua o caffè e nutrirà soltanto più l’anima con l’Eucaristia; tuttavia l’Ostia  non veniva inghiottita, ma spariva letteralmente e inspiegabilmente tra le sue labbra e molte persone furono testimoni di questo inspiegabile fenomeno. Il 2 febbraio 1929 perse anche l’uso delle mani e dovette imparare a scrivere servendosi della bocca.

E’ fondatrice dei “Foyers de Charitè”  (Focolari della Carità).

  • Dopo 7 anni dalla sua morte iniziò il suo processo di beatificazione, conclusosi a livello diocesano nel 1996. Papa Francesco ha promulgato il decreto il 7.11. 2014, dichiarandola "Venerabile".

"Mamma, i giovani sono il futuro. Io non posso più correre, però vorrei passare loro la fiaccola come alle Olimpiadi. Hanno una vita sola e vale la pena di spenderla bene". È il messaggio che Chiara Badano (1971-1990) ha lasciato alla gioventù di oggi. Pochi i suoi anni di vita, ma tutti in ascesa. Ricca di doti, intelligente, bella e sportiva, è colpita da un tumore ma non si arrende. Si affida alla volontà di Dio e va incontro a Gesù con amore di sposa. Ragazza normale, è straordinaria nel suo vissuto quotidiano. Appartenente al Movimento dei Focolari, scopre in Dio Amore l'ideale di vita: colma di gioia la diffonde intorno a sé. Predilige i piccoli, gli umili e i poveri; soprattutto i bimbi dell'Africa che vorrebbe raggiungere...

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  • È stata dichiarata beata, il 25 settembre 2010.

Film e fiction

...dedicati alle malattie, alla vita in ospedale, ad esperienze di pre-morte

  • Braccialetti rossi (ragazzi in ospedale, morte prematura, reazioni dei genitori, medici…)
  • La linea verticale (situazione negli ospedali italiani, come vive un paziente il tempo in ospedale, reazioni, caratteri, personalità…)
  • I ragazzi del Bambino Gesù (la quotidianità di dieci giovani affetti da una grave malattia, alla ricerca della guarigione)
  • Doc- nelle tue mani: Il Primario Andrea Fanti perde la memoria dei suoi ultimi dodici anni di vita a causa di un trauma cerebrale e, per la prima volta, si ritrova ad essere non più il medico brillante e autorevole di sempre ma un semplice paziente. Con una vita amputata di ricordi, l'uomo precipita in un mondo sconosciuto dove i suoi cari sono improvvisamente diventati degli estranei e l'ospedale è l'unico posto in cui si sente veramente a casa. (Ispirato alla vicenda del dottor Pier Dante Piccioni.)

  • Still Alice: Sul morbo di Alzheimer - precoce
  • Away from her: Sul morbo di Alzheimer
  • Patch Adams: Sulla “terapia del sorriso” da cui prendono inizio e ispirazione i CLOWN DI CORSIA
  • Elly & John: Anziani-Parkinson ( fortissimo legame e omicidio/suicidio)
  • Annie Parker (2013): la storia vera di una donna che ha sconfitto per ben tre volte il cancro. Ha combattuto contro il cancro al seno (nel film il delicato equilibrio tra la fiction, il mélo e la divulgazione scientifica della osteggiata teoria ereditario- genetica di certi tumori.) Nel film Annie Parker, Annie è interpretata dall'attrice Samantha Morton. Mentre la dottoressa Mary-Claire King, che ha studiato a lungo e con successo il gene BRCA, è interpretata da Helen Hunt.
  • Beata Chiara Luce Badano: Il film sulla vita della Beata Chiara Luce Badano. Giovane ragazza, malata di tumore (osteosarcoma) e morta a 18 anni

  • Bianca come il latte, rossa come il sangue (2013): Ispirato all’omonimo romanzo. Tratta il tema del cancro in giovanissima età (liceali), dell’amicizia e del dono di midollo per salvare un’altra persona

  • Misure straordinarie (2010): Basato sul libro The Cure della scrittrice, Premio Pulitzer, Geeta Anand, il film racconta di John Crowley, impegnato nello straordinario sforzo per trovare e sviluppare una cura per i suoi due dei tre figli ai quali viene diagnosticata la malattia di Pompe

  • Miracoli dal cielo (2016):  Il film è basato sul libro “Miracoli dal cielo” di Christy Beam, che racconta la vera storia della sua giovane figlia che ha avuto un’esperienza di pre-morte guarendo poi da una malattia incurabile. Su malattia incurabile di bambini e miracolo di guarigione; unità della famiglia, forza della preghiera comune …

  • RIDE – (2018) di Valerio Mastrandea: Sul lutto prematuro, morte del marito e padre sul lavoro.

  • Domani è un altro giorno: Due amici, un cane e la malattia

  • Truman-un vero amico è per sempre: a questo film si ispira- e quasi lo copia - il film “Domani è un altro giorno”

10 serie tv imperdibili ambientate in ospedale (Una rassegna di titoli dei medical drama più popolari degli ultimi anni: 10+1 serie tv ambientate in ospedale tra casi medici e intrecci sentimentali; https://www.optimagazine.com/2019/07/26/medical-drama-10-serie-tv-imperdibili-ambientate-in-ospedale/1536051)

 

  1. E.R. – Medici in prima linea  Guarda la scheda – E.R.
    A più di 20 anni dalla messa in onda del primo episodio, E.R.  è ancora la serie più amata dagli appassionati del genere, per la grande capacità di raccontare il volto più umano e vulnerabile della medicina. Creata dallo scrittore Michael Chrichton e co-prodotta da Steven Spielberg, è ambientata nel pronto soccorso del Policlinico di Chicago, dove studenti e tirocinanti di medicina si confrontano per la prima volta con la dura realtà di un grande ospedale.
     
  2. Grey’s Anatomy  Scheda – Grey’s Anatomy
    La più nota tra le serie tv ambientate in ospedale; quella che racconta la storia di Meredith Grey e del difficile percorso che la porterà a diventare un chirurgo, seguendo le orme della madre Ellis. Drammi familiari, rapporti complicati e infinite lezioni da imparare; ogni nuovo giorno porta altri ostacoli da superare per Meredith e per tutto lo staff del Seattle Grace Hospital.
     
  3. Dr. House – Medical Division    Scheda – Dr. House
    Gregory House (interpretato da Hugh Laurie) non è un medico qualunque; ha un talento che gli permette di risolvere i casi clinici come puzzle complicati, semplicemente pensando fuori dagli schemi È un uomo dal carattere irritante e fastidioso, il dottore che non vorremmo mai incontrare nel momento del bisogno, un incubo per chiunque lavori con lui. Ma potrebbe davvero essere l’unico in grado di salvarci la vita.
     
  4. Scrubs – Medici ai primi ferri  Scheda – Scrubs
    Si può ridere di morte e malattie? Assolutamente sì, basta seguire le avventure folli e scanzonate di J.D. e dei suoi amici, i medici più divertenti della storia della tv. Dimenticate la classica figura del medico perfetto, pronto a qualsiasi evenienza e totalmente privo di senso dell’umorismo. Scoprite il mondo meraviglioso di Scrubs; una risata vi guarirà.
     
  5. Nip/Tuck Scheda – Nip/Tuck
    La ricerca della perfezione; ideale da raggiungere o ossessione che porta alla follia? La chirurgia plastica come una nuova religione, per chi cerca salvezza e redenzione. Nip/Tuck mostra tutta l’oscurità che si nasconde dietro la bellezza vuota e apparente del jet set, in cui persino le emozioni sembrano finte e plastificate.
     
  6. Royal Pains  Scheda – Royal Pains
    Lontano dalla vita frenetica e stressante del pronto soccorso da cui è stato cacciato, Hank Lawson ricomincia da zero negli Hamptons, meta preferita per le vacanze di vip e i benestanti di New York. La sua tempestività nel salvare un ragazzo gli garantisce una nuova carriera di medico privato a domicilio per tutta la comunità ma… i veri guai devono ancora cominciare.
     
  7. Nurse Jackie – Terapia d’urto Scheda – Nurse Jackie
    Jackie è un’infermiera professionista capace e intraprendente, dipendente da stupefacente, che sfida spesso primari e dottori più titolati di lei, da cui non si fa intimorire facilmente. Black humour e nessun rispetto per le convenzioni sociali; un ritratto a tinte forti per un personaggio unico, interpretata da una meravigliosa Edie Di Falco, che fa entrare Nurse Jackie nell’Olimpo delle migliori serie tv sulla medicina
     
  8. Private Practice  Scheda – Private Practice
    Abbandonato il Seattle Grace Hospital di Grey’s Anatomy, la dottoressa Addison Montgomery guadagna uno spazio tutto suo in uno spin-off ambientato a Los Angeles. Viene assunta come chirurgo neonatale in una clinica della fertilità, portata avanti da un team di medici impegnati a supportare famiglie in difficoltà e coppie che desiderano avere figli.
     
  9. The Night Shift  Scheda – The Night Shift
    Durante il turno di notte può accadere qualsiasi cosa; lo sanno bene i medici e gli infermieri che prestano servizio presso il pronto soccorso del San Antonio Medical Center, in Texas.Uomini e donne che non si risparmiano pur di aiutare il prossimo, sempre in lotta contro il tempo per salvare vite umane, quando anche un solo minuto può fare la differenza.
     
  10. The Good Doctor  Scheda – The Good Doctor
    Un punto di vista completamente diverso, che sfida apertamente gli schemi tradizionali cui siamo abituati; quello di un giovane affetto da autismo che vuole diventare un chirurgo. Incapace di mentire e di comprendere il sarcasmo, Shaun Murphy attinge alle sue portentose doti di savant per diagnosticare mali che nessun altro sarebbe in grado di vedere, trasformando il suo problema in una risorsa dal valore immenso.

PREZIOSO E FRAGILE! Disabili e malati come cristallo!

Anche nel 2021/2022 è proseguito l'appuntamento settimanale in cui far sentire l’ATTENZIONE DELLA CHIESA LOCALE alla MALATTIA e alla DISABILITA’.

Paola Vismara ha dato VOCE A DISABILI E MALATI, A CHI LI ASSISTE IN VARI MODI, ALLE ASSOCIAZIONI attive sul TERRITORIO.  Focus anche SUI PASSI CHE SI FANNO A LIVELLO DIOCESANO nella Pastorale con persone disabili e nella Pastorale della salute e del lutto.

Non sono mancate le INTERVISTE a PERSONE che hanno sperimentato/sperimentano malattia e disabilità, ne fanno tesoro e le vivono con fede esemplare, diventando TESTIMONI PREZIOSI, come il cristallo, PROPRIO PER ESSERE FRAGILI!

Ascolta tutte le puntate del 2021/2022 nel podcast.

 

La voce del Vescovo nel commento a tre parole del Messaggio di papa Francesco: EMPATIA- VULNERABILITA’- RELAZIONE , nella puntata di “Prezioso e Fragile” del 3.02.2021

Link:  https://www.radiosacrafamiglia.it/rubriche/prezioso-e-fragile.html

Collaboriamo insieme

Il Settore di Pastorale della salute e del lutto è strettamente collegato con gli Assistenti spirituali in ospedale (ASO-KHS), la Caritas diocesana (Caritas e comunità e servizio Hospice ), l’Unitalsi e le altre Associazioni di volontariato; in Curia con il settore ‘Liturgia’, per quanto riguarda gli aspetti formativi legati al Sacramento dell’ “Unzione dei malati/infermi”, la benedizione dei morenti e le varie forme di esequie; con l’Ufficio Comunicazioni e i mass media diocesani per mantenere informate le comunità e le Parrocchie;  con l’Azienda socio-sanitaria di Bolzano (ASSB), con l’Azienda sanitaria dell’Alto Adige e i rispettivi Comprensori Sanitari, con gli Assessorati comunali e provinciali, con la Federazione provinciale per il Sociale e la Sanità (FSS), senza dimenticare le Istituzioni pubbliche e private che sostengono in varie forme il benessere, la cura e l’assistenza di chi vive periodi brevi o lunghi di malattia.

A questo settore è assegnata la “Commissione Diocesana per la pastorale della salute e del lutto”, nella quale sono rappresentate varie Associazioni. I membri ricevono un mandato ufficiale da parte del Vescovo. La Commissione si riunisce 4 volte durante l’anno pastorale e può decidere per una riunione supplementare. La Commissione dura in carica 5 anni. L’attuale durerà fino al 2022.

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Avviso

La posizione del responsabile/della responsabile per la pastorale della salute e del lutto è attualmente vacante. In attesa della nomina della nuova persona Referente di settore, contattare la segreteria dell'Ufficio pastorale:
Piazza Duomo 2
39100 Bolzano
Tel. +39 0471 306 210 // +39 0471 306 283
E-Mail: seelsorge.pastorale(at)bz-bx.net

Marco Antulov
Coordinatore per l'assistenza spirituale in ospedale | Assistente spirituale nell'ospedale di Brunico
Assistenza spirituale in ospedale, via Ospedale, 11
39031 Brunico

Tel. 0474 581 895
E-Mail marco.antulov@sabes.it
Renate Torggler
Vice-coordinatrice degli Assistenti spirituali in ospedale (ASO-KHS) | Assistente spirituale (responsabile del team) nell'ospedale di Bolzano
Ospedale di Bolzano, edificio principale, area blu, tramite scala o ascensore fino al 5° piano.
I-39100 Bolzano

Tel. 0471 438 254
E-Mail renate.torggler@sabes.it