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A seguito delle riflessioni durante e dopo il Sinodo Diocesano è nato il nuovo percorso Cresima nella nostra Diocesi.
In questa pagina trovate:
linee guida
ci stiamo lavorando .....
Da cristiani vediamo la nostra vita come un cammino, nel quale siamo guidati da Dio e accompagnati dalle persone. In questo cammino Dio ci dona la sua presenza e il suo amore attraverso segni visibili. Chiamiamo questi segni, attraverso i quali sperimentiamo la vicinanza e l'amore di Dio, Sacramenti. I Sacramenti sono perciò i segni della salvezza attraverso i quali il Divino si manifesta e agisce in noi: la realtà divina e quella umana si incontrano.
Gesù Cristo viene denominato "Primo Sacramento": Egli è il segno di Dio: perchè in e con Gesù Cristo la realtà divina è viva e agisce in noi. In Gesù Cristo e attraverso di Lui è diventato visibile e vivibile come Dio si doni all'uomo. La vicinanza e l'amore di Dio si sono manifestati all'uomo in Gesù Cristo.
La Chiesa viene denominata "Sacramento fondamentale". Ella è chiamata ad essere "segno di Cristo", cioè segno e strumento della vicinanza e dell'amore di Dio. Attraverso il suo agire e il suo operato rende vivibile l'agire e l'operare di Dio.
Nel corso della storia della Chiesa sono stati individuati sette Sacramenti come particolari manifestazioni di vita e celebrazioni della Chiesa:
Il Concilio Vaticano Secondo (1962-1965) sottolinea che i Sacramenti sono in ordine alla salvezza dell'uomo, all'edificazione del Corpo di Cristo e all'adorazione di Dio. I Sacramenti presuppongono la fede, la nutrono e la rafforzano e sono un segno di fede. Perciò il Concilio precisa che i credenti debbano comprendere in modo semplice i segni sacramentali. Così possono avvicinarsi con piena dedizione a quei Sacramenti che sono istituiti come nutrimento per la vita cristiana (SC 59).
In ogni celebrazione di un Sacramento incontriamo Dio, con e in Gesù Cristo l'uomo. La comunità della Chiesa è al servizio di questo incontro tra Dio e l'uomo. Ed i Sacramenti non sono celebrazioni occasionali con i rispettivi atti simbolici, ma sono in relazione alla vita nella fede, nella quale si manifestano e trasformandola.
La Cresima in origine faceva parte dei riti del rituale del Battesimo e rappresentava il suggellamento ("consignatio"), rispettivamente la conferma ("confirmatio") del rito sull'acqua: l'imposizione delle mani da parte del Vescovo e l'unzione con l'olio crismale esprimono il suggellamento con lo Spirito Santo e sottolineano che i battezzati e i cresimati con Cristo sono inseriti a pieno titolo nella comunità della Chiesa.
Come membri della Chiesa sono chiamati, ricolmi dei molteplici doni dello Spirito Santo, a rendersi responsabili nella Chiesa e a partecipare attivamente sia nella comunità della Chiesa che nel mondo.
Al giorno d'oggi c'è un lasso di tempo tra Battesimo e Cresima.Questa divisione temporale avvenne nel quarto secolo, dopo che le comunità cristiane si erano espanse fino ai territori rurali e il Vescovo non era più in grado di presiedere ogni celebrazione dell'iniziazione cristiana. Il rito del suggellamento e della conferma rimase comunque compito episcopale. In assenza del Vescovo esso veniva posticipato. Inoltre si intensificò la pratica del Battesimo degli infanti ed esso divenne la norma.
Durante il Concilio di Firenze (1439) la Cresima venne nominata come Sacramento a sè. Oltre alla divisione tra Battesimo, Cresima ed Eucaristia si aggiunge al più tardi nel ventesimo secolo il fatto che l'Eucaristia si celebri prima della Cresima cosicchè la sequenza originaria dei Sacramenti dell'iniziazione cristiana non esista più - tranne nei casi dell'iniziazione cristiana degli adulti o nell'inserimento nella comunità di bambini in età scolare.
Le riflessioni teologiche a riguardo del Sacramento della Cresima e i tentativi di motivarlo come Sacramento a sè, emergono solo dopo la divisione temporale tra i Sacramenti e rimangono una sfida fino ad oggi. La difficoltà principale consiste nel fatto di differenziare la Cresima rispetto al Battesimo senza però con questo sminuire l'effetto del Battesimo come non completo e senza perdere di vista il nesso tra Battesimo e Cresima.
Le sezioni seguenti sono il tentativo di spiegare il significato della Cresima attraverso i suoi gesti simbolici:
• La professione battesimale riporta al Battesimo e riassume la fede della Chiesa.
• Attraverso l'imposizione delle mani è visibile e vivibile che Dio si rivolge ai cresimandi, sta loro accanto, li guarisce, li fortifica e confida nel fatto che essi possano agire come cristiani e dà loro questo incarico. L'imposizione delle mani esprime inoltre l'unità/unione con la Chiesa.
• Attraverso l'unzione con l'olio crismale è visibile e vivibile che lo Spirito Santo accompagna i cresimandi. Dio li ha chiamati ed incaricati a vivere ed agire come cristiani, cioè come cresimati. L'unzione li rafforza per questo servizio.
• L'unzione con l'olio crismale avviene nel segno della croce. Il cresimando appartiene come cresimando a Gesù Cristo e porta in sè il segno dei cristiani.
• Il ministro della Cresima chiama i cresimandi per nome. Così il cresimando si sente chiamato personalmente da Dio per nome.
• Seguono le parole: "(NN) ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono." La vita cristiana, iniziata col Battesimo viene rafforzata e confermata. I cresimati appartengono a Dio, sono al suo servizio e devono essere riconoscibili come tali. La Cresima è un sigillo indelebile e per questo viene celebrata una sola volta.
• Il Vescovo è il primo incaricato per la celebrazione della Cresima. Ciò rende visibile che i cresimati sono parte della Chiesa locale e così della comunità cristiana, nella quale sono invitati ad agire. Per motivi organizzativi il Vescovo incarica altri presbiteri (nella Diocesi di Bolzano-Bressanone: Canonici Regolari, Decani, Abati, la guida spirituale per i giovani e quella per le famiglie) ad impartire su incarico di Cristo il Sacramento della Cresima.
Messaggi essenziali della Cresima:
• La Cresima è un dono attraverso il quale la persona può sperimentare la presenza e la vicinanza personale di Dio.
• Questo dono diventa un compito. Si tratta di rispondere a questa vicinanza di Dio: a parole e a fatti, nelle feste e nel quotidiano.
• La celebrazione della Cresima rende visibile la decisione consapevole per la fede cristiana. I cresimandi testimoniano apertamente di credere in Dio e di prendere sul serio l'amicizia con Gesù Cristo. I cresimandi dimostrano di voler proseguire il cammino iniziato con il Battesimo. Solo attraverso la decisione libera e consapevole si può sviluppare il Sacramento.
• La celebrazione della Cresima conferma il cammino di fede fino ad ora intrapreso a partire dal Battesimo e rafforza per il presente ed il cammino a venire. Come cristiani siamo incaricati di tramandare la Parola di Dio, di renderla visibile nel mondo di modo che altri desiderino fare esperienze di fede.
• La celebrazione della Cresima inserisce insieme al Battesimo e all'Eucaristia nella comunità della Chiesa, cioè nella comunità parrocchiale e nella comunità di tutti i credenti, che può essere vissuta anche in altre occasioni ed in altri luoghi (per esempio nelle associazioni cattoliche, nelle comunità religiose, nelle case per la formazione ecc..).
Essere cresimato significa perciò:
- Mi impegno a vivere da cristiano nel mio quotidiano e a dare testimonianza della mia fede.
- Mi impegno a guardare al mio prossimo e ai suoi bisogni.
- Mi impegno a celebrare la mia fede insieme ad altri.
- Tutti abbiamo il compito di contribuire affinchè questa comunità trasmetta nel mondo la buona novella e sia luogo di incontro con il Signore. Siamo inviati a vivere ed agire in nome del Signore Gesù Cristo.
Dato l'evolversi della situazione pastorale e nell'intento di celebrare i Sacramenti come Sacramenti di fede, la Diocesi di Bolzano-Bressanone ha intrapreso un nuovo percorso di introduzione e accompagnamento per la Cresima.
In prima linea c'è il percorso di fede del singolo. Lungo questo percorso i Sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell'Eucaristia sono tappe importanti e formano come sacramenti dell'iniziazione cristiana un'unità: rafforzano e approfondiscono la relazione con Gesù Cristo e danno forma alla vita cristiana nella comunità della Chiesa.
Le linee guida che seguono fanno riferimento alla catechesi di preparazione alla Cresima e alla celebrazione della Cresima. Esse delimitano un campo di azione comune: questo campo di azione è comune alle parrocchie tedesche, italiane e ladine della nostra Diocesi e fornisce indicazioni chiare e orientamenti per il percorso di preparazione che si svolge nelle varie realtà locali. Ma come campo di azione dà spazio anche alle unità pastorali, perchè queste possano lavorare secondo le loro possibilità e possano realizzare le proprie idee. Come linee guida ci indicano la direzione verso la quale muoverci insieme.
Nella preparazione alla Cresima si riflette sul percorso di vita e di fede dei cresimandi. I giovani vengono accompagnati e sostenuti nella loro ricerca di senso. Essi scoprono l'agire di Dio nella loro vita e prendono confidenza con luoghi di fede cristiana vissuta. In questo confronto riflettono sulla vocazione battesimale e su come vogliano vivere la vita da cristiani. Nella celebrazione della Cresima vengono rafforzati per questo mandato.
(cfr. anche SC 59; Sinodo diocesano della Diocesi di Bolzano-Bressanone 2013-2015, Nr. 370)
La comunità parrocchiale è responsabile del percorso di preparazione alla Cresima e ha dunque una grande responsabilità nella comunicazione della fede, poiché si presenta come il “luogo” in cui la fede viene vissuta e diventa viva.
Molte comunità parrocchiali sono unite in Unità Pastorali con il compito di svolgere assieme delle attività e condividere le risorse per far sì che le singole parrocchie ne traggano vantaggio e ne siano rinforzate.
Linee guida
· Le comunità parrocchiali delle Unità pastorali sono responsabili della catechesi di preparazione alla Cresima e della celebrazione della Confermazione.
· La commissione per la catechesi dei sacramenti dell’unità pastorale elabora secondo le linee guida diocesane, un piano concreto per la preparazione alla Cresima nell'Unità pastorale.
I responsabili della parrocchia o della catechesi per la Cresimasono incaricati di motivare persone della parrocchia a partecipare alla preparazione alla Cresima.
La comunità parrocchiale viene informata sul lavoro della catechesi per la Cresima.
· La comunità parrocchiale offre ai candidati opportunità concrete di partecipazione. Il momento di incontro tra i candidati alla Cresima e la comunità parrocchiale si ha durante la preparazione, partecipazione e celebrazione delle liturgie.
· La Confermazione è amministrata durante una celebrazione eucaristica domenicale.
· La comunità parrocchiale è invitata caldamente alla partecipazione alla celebrazione della Confermazione. Durante la preparazione della celebrazione si ponga attenzione nel coinvolgere tutti.
Una buona presenza mediatica è necessaria sia per l’intento che per i compiti riguardanti la preparazione alla Cresima
Al centro del percorso di preparazione alla Cresima c’è il cuore della vita e della fede dei candidati che sono da accompagnare nel loro cammino di ricerca del senso della vita. Per una buona preparazione è importante che i candidati possano esprimere con consapevolezza la scelta di celebrare la Confermazione e che venga data loro l’opportunità di maturare la fede cristiana in tutti i suoi aspetti.
Per questo motivo l’età della Cresima non va associata alle annate scolastiche (vedi la decisione del sinodo diocesano Bolzano-Bressanone 2013-2015, n. 242)
Linee guida:
I ragazzi interessati si informano personalmente quando inizi nella loro parrocchia/unità pastorale il prossimo percorso di preparazione alla Cresima.
Madrine e padrini sono compagni importanti nel cammino di fede, perchè percorrono essi stessi un cammino di chiesa viva, tale da essere reali testimoni di vita cristiana.
Durante la celebrazione della Confermazione, infatti, la madrina o il padrino si trova dietro il cresimando: da una parte rappresentala Chiesa e con la suafede ne diviene importante testimone. D'altra, rappresenta il candidato davanti alla Chiesa e attesta la sua disponibilità e volontà a divenire membro della comunità cristiana.
Linee guida:
I prerequisiti per essere madrine e padrini sono i seguenti:
Nell’Ufficio Scuola e Catechesi vi è un opuscolo di approfondimento sul ruolo del padrino/della madrina.
Nel caso in cui non vi sia tra i conoscenti, amici e familiari del cresimando alcuna persona adatta a svolgere il ruolo di padrino/madrina, si può chiedere ad una persona della comunità parrocchiale di accompagnare il cresimando alla Confermazione (potrebbe essere il catechista o un altro membro della comunità parrocchiale).
Con l'avvento dell’adolescenza il ruolo dei genitori cambia. I giovani cercano di trovare il loro modo di vita e di fede. In questi anni hanno bisogno di persone adulte di riferimento forti e affidabili e la preparazione alla Cresima offre una buona opportunità per questo tipo di necessità. I genitori rimangono delle valide persone di riferimento, anche se il loro ruolo e, quindi, i loro compiti, cambiano. Per questo motivo è importante coinvolgere i genitori nel percorso di preparazione alla Cresima, in modo da rinforzarne il ruolo.
L’ufficio Scuola e Catechesi diocesano in qualità di responsabile per l’iniziazione cristiana, è a disposizione dei parroci e dei catechisti e di tutte le persone coinvolte nel cammino di preparazione alla Cresima.
Associazioni cattoliche, centri giovanili, Pastorale giovanile e i movimenti
Le Associazioni cattoliche, i centri giovanili, la Pastorale giovanile e i movimenti sono invitati a contribuire ad espletare il compito della parrocchia e dell’unità pastorale; sono chiamati però a fare attenzione a non sostituirsi ad essa, per non impoverire il mandato della comunità parrocchiale (porre attenzione al fatto che la pastorale giovanile non è la stessa cosa dei percorsi di preparazione alla Cresima). Attraverso una buona collaborazione la vita della comunità parrocchiale si può arricchire e lo sguardo di insieme sul progetto di preparazione alla Cresima ne è rinforzato.
Studentati
Per motivi di studio o lavoro alcuni cresimandi risiedono negli studentati.
Iniziative mirate proposte dagli studentati possono essere di supporto al cammino di preparazione. Durante il colloquio personale di iscrizione è bene affrontare questo argomento e pensare a quali iniziative il cresimando partecipi, fermo restando che le proposte e iniziative negli studentati non sostituiscono il percorso di preparazione alla Cresima.
Secondo il cammino di catecumenato degli adulti anche nel percorso di preparazione alla Cresima ci sono varie tappe, strutturate in tre fasi della durata complessiva di almeno un anno. Esse demarcano decisioni importanti lungo il cammino.
1° fase: INFORMAZIONE: dopo l’incontro informativo in cui s’illustra il significato della Cresima, il ruolo dei padrini, e il percorso di preparazione, seguirà la decisione personale, libera e vincolante dell’iscrizione da parte del candidato, al percorso di preparazione alla Cresima.
2° fase: PREPARAZIONE: durante questa fase i candidati alla Cresima si confronteranno sui temi che riguardano la preparazione alla Cresima attraverso le offerte proposte.
Dopo questo periodo i cresimandi chiederanno di accedere al sacramento della Cresima.
3° fase: la comunità parrocchiale, i cresimandi e i padrini si preparano alla CELEBRAZIONE DELLA CONFERMAZIONE.
Essere cristiano non inizia con il precorso di preparazione alla Cresima. La catechesi di preparazione alla Cresima dovrebbe far parte di un cammino di fede. Questo inizia con il Battesimo, prosegue con la preparazione alla Prima Comunione e dopo la celebrazione della Cresima prosegue nella vita parrocchiale con percorsi di post-cresima.
Questo tempo è significativo poiché plasma il cammino di fede e questo si manifesta nel modo in cui i bambini e i ragazzi vengono a contatto con i temi di fede, i rituali e le feste. Questo periodo influenza la scelta di iscriversi alla preparazione alla Cresima.
In questo periodo la famiglia assume un ruolo importante, anche per il cammino di socializzazione cristiana.
Uno sguardo al concreto ci mostra che sempre più famiglie abbandonano il loro compito di educare alla fede, cosicché i bambini e i ragazzi conoscano sempre meno il messaggio cristiano e abbiano poca confidenza con la prassi della fede. È di enorme importanza quindi che le famiglie vengano accolte dalle parrocchie e sostenute in questo loro compito educativo.
Bambini e giovani hanno bisogno di bambini e giovani con i quali condividere il quotidiano e passare il loro tempo. Questo vale anche per il cammino di fede nel quotidiano: è piacevole partecipare insieme ai coetanei alla Santa Messa e scoprire insieme a loro la fede. La pastorale giovanile si inserisce in questo periodo e attraverso iniziative adatte offre possibilità di scambio al di fuori della famiglia e nella comunità.
Per questo è importante che a livello di parrocchia e di unità pastorale ci siano iniziative di pastorale giovanile, non collegate al cammino di preparazione alla Cresima. Si tratta di iniziative per ragazzi e giovani, indipendentemente dal fatto se siano cresimati oppure no. Sono iniziative pastorali aperte a tutti i giovani, senza aspettative di alcun genere. Sono iniziative che si terranno anche nel momento in cui si svolga il cammino di prepoarazione alla Cresima.
Con i sacramenti del Battesimo, Confermazione ed Eucarestia i cresimati fanno parte pienamente della vita della Chiesa. I cresimati sono chiamati a essere testimoni di fede nel mondo, a rinforzare e ravvivare la Chiesa e a celebrare con essa la propria appartenenza cristiana.
È compito della comunità parrocchiale di incontrare i cresimati, esserci per loro e di invitarli alla partecipazione alla vita della Chiesa. Per questo motivo, sarebbe auspicabile offrire la possibilità di un percorso post-cresima con incontri con cadenza almeno mensile. In questo periodo saranno invitati personalmente a determinati incontri e celebrazioni. In questo contesto è chiaro che l’utilizzo dei new-media è da favorire per mantenere la comunicazione.
Nella preparazione alla Cresima il focus è centrato nel far conoscere al cresimando la fede cristiana e nell’indicargli come viverla nella comunità ecclesiale.
Annuncio: Fede testimoniata (Martyria). La fede cristiana si è diffusa perché i cristiani hanno dato testimonianza della loro fede. L’annuncio viene fatto in modi differenti:
Essere cresimato significa: vivo il mio essere cristiano nel quotidiano e do testimonianza della nostra fede.
Diaconia: fede vissuta (servizio all’uomo). La fede cristiana si concretizza quando i cristiani si fanno carico di persone che sono nel bisogno e stanno loro vicino:
Essere cresimato significa: mi rivolgo al mio prossimo che è in uno stato di bisogno e mi prendo cura di lui.
Liturgia: fede celebrata. La fede cristiana, che ci da orientamento e ci guida nella vita, va celebrata: I cristiani celebrano Dio e si rivolgono a Lui soprattutto nelle celebrazioni. In questo modo la Liturgia, celebrata con la comunità parrocchiale, diviene la fonte e il culmine della fede cristiana.
La chiesa celebra in molti modi:
Essere cresimati significa: sono invitato a celebrare la fede con la comunità parrocchiale.
Come cresimati siamo parte della Chiesa. Contribuiamo a fare in modo che la comunità cristiana continui ad annunciare il messaggio cristiano e rimanga un luogo di incontro con Cristo.
I tre pilastri della fede cristiana sono la base della preparazione alla Cresima:
nei colloqui e negli incontri di catechesi i cresimandi vengono a contatto con i contenuti della fede e fanno l’esperienza dell’annuncio della Parola.
Attraverso delle attività e progetti socio-caritativi in parrocchia o all’esterno, i cresimandi possono fare esperienza di servizio in un’ottica cristiana (Diaconia).
Nella celebrazione comunitaria sono celebrati il cammino della vita e della fede. Contemporaneamente possono essere celebrati aspetti toccati durante la preparazione alla Cresima: per esempio legato all’esperienza del perdono reciproco, la liturgia penitenziale e di riconciliazione e altre situazioni. In questo modo il cresimando si sente parte della vita ecclesiale e della comunità in cui si inserisce.
È molto importante che la comunità parrocchiale sia partecipe della preparazione alla Cresima in modo che i ragazzi possano fare l’esperienza della Communio anche durante le celebrazioni. Un esempio potrebbe essere che i cresimandi siano invitati alle celebrazioni penitenziali comunitarie, invece di farne una per conto loro; oppure possono venire coinvolti attivamente durante le celebrazioni liturgiche.
A livello di Unità pastorali possono essere organizzate delle liturgie particolari come delle vie crucis notturne, una celebrazione liturgica adatta ai giovani, un pellegrinaggio con le famiglie.
Linee guida
· Nella catechesi di preparazione alla Cresima i cresimandi approfondiscono i tre pilastri della comunità cristiana.
Temi della preparazione alla Cresima
I seguenti temi sono da approfondire durante il cammino di preparazione alla Cresima:
Un aiuto a comprendere che il percorso di vita è strettamente legato a quello di fede. Non esiste vita senza che la fede entri a farne parte, né fede senza che questa si manifesti nella propria vita.
La fede è vissuta e compresa in una comunità. In questo senso essa viene vista anche come continuazione della compagnia di Gesù ad ogni uomo.
La nostra vita è costellata di segni che ci indicano la presenza di Dio che cammina con noi. In questo senso i sacramenti sono anch’essi un segno particolarmente efficace per incontrare Gesù.
Nella nostra vita ci scontriamo spesso con i limiti umani. Dio ci aiuta ad accoglierli in quanto doni che ci aiutano a crescerecomeesseri umani.
Le nostre fragilità e i nostri errori non sono l’ultima parola sulla nostra vita. Dio ci accompagna a correggerci gli uni gli altri e ci aiuta anche a capire che questi passisono una risorsa per noi nel nostro percorso verso di Lui.
Lo Spirito Santo è il grande protagonista del Sacramento della Confermazione. Scopriamolo come un grande dono alla nostra vita.
Per la preparazione del sacramento della Confermazione vi sono molteplici proposte; ciò al fine di confrontarsi su diversi temi, differenti esperienze, per vivere la comunità cristiana sotto tutti gli aspetti.
Affinché i cresimandi siano maturi, coscienti e pronti al Sacramento che stanno per ricevere, alcune proposte sono obbligatorie, essenziali anche per la celebrazione stessa. In base ai propri interessi e inclinazioni, i candidati potranno valutare in partenza il percorso da seguire. Questo è da esporre chiaramente durante l’incontro informativo.
Esiste persino la possibilità di prepararsi in altre comunità parrocchiali o presso i convitti dove si terranno gli incontri. L’importante è scegliere un percorso ed esservi fedeli. Per aderire alle proposte al di fuori della propria parrocchia, in ogni caso, occorre accordarsi con il catechista responsabile e/o con il parroco di riferimento; in quel colloquio si espone la propria intenzione, chiedendo di poter frequentare il percorso scelto al di fuori della parrocchia.
Colloqui personali: in questi colloqui si può spiegare la propria situazione, si possono esporre dubbi, domande, chiarimenti. Questi colloqui costituiscono una base importante per instaurare un rapporto con i cresimandi.
Ci sono perciò sia colloqui previsti come quello per iscriversi alla preparazione alla Cresima ma anche colloqui spontanei.
Linee guida
Incontri nel gruppo: In questi gruppi si entra nel contenuto del Sacramento.
Per programmare l’incontro è auspicabile che tutti gli “attori” tengano fisso lo sguardo alla pastorale parrocchiale.
Gli incontri si tengono sotto diverse forme, ad es.:
Per quanto riguarda le tempistiche:
Un elemento di particolare valore è la condivisione del pasto. Perciò gli incontri si programmeranno includendo anche un pasto. Gli incontri possono iniziare oppure terminare con un pasto, nel caso di incontri che durino una giornata intera, i partecipanti condividono in ogni caso i pasti.
Suggerimenti
Proposte “Chiesa nel sociale”. Occorrono opportunità concrete per i cresimandi e questo va proposto e offerto da tutta la comunità parrocchiale.
La collaborazione in parrocchia è molto importante, in quanto porta il candidato a conoscere personalmente la comunità cristiana alla quale appartiene; questo lo aiuta a capire che la Chiesa è un luogo concreto di persone.
È utile e auspicabile introdurre i ragazzi in azioni caritatevoli, di volontariato, di risposta a bisogni concreti, di povertà, di indigenza, di sofferenza, di aiuto in generale.
Linee guida
I cresimandi sono invitati a collaborare in parrocchia, vengono a contatto con diversi ambiti e partecipano a un’azione di tipo socio-caritatevole.
Proposte nel settore spirituale: Queste proposte sono di supporto ai cresimandi, tramite un tema di fede specifico. Questo consente al cresimando di confrontarsi nel proprio cammino di fede anche attraverso immagini sacre, preghiere, attività all’interno delle celebrazioni.
Linee guida
Durante il cammino di preparazione ci sono diverse iniziative spirituali.
Si consiglia di concludere la “seconda fase” con una proposta spirituale, affinchè maturi la decisione del cresimando di ricevere il sacramento della Cresima.
Celebrazioni liturgiche: Nel percorso di preparazione al Sacramento, i candidati familiarizzino con le diverse parti della Liturgia, attraverso: la semplice partecipazione alla messa festiva, con altre celebrazioni in parrocchia, con la preghiera comunitaria e la preghiera serale.
Linee guida
I candidati sono invitati a partecipare alle celebrazioni in chiesa e in parrocchia, portando e investendo le loro capacità nel canto, nel servizio attivo.
La Cresima si celebra all’interno di una celebrazione parrocchiale.
La struttura della celebrazione si orienta secondo le letture dei testi sacri. Il fulcro della celebrazione è il rito, i cui gesti simbolici sono in primo piano.
Si è affermata nella prassi, grazie all’esperienze di tutti questi anni, che è assai saggio il detto: “meno è meglio”. La Cresima è in primo piano e la celebrazione non va sovraccaricata con troppi testi, canti o altri elementi di disturbo. Così come “doppioni”, testi di preghiere che si ripetono in varie fasi della celebrazione.
Va considerato bene, se i singoli elementi della celebrazione aiutino a fissare il cuore della stessa oppure siano a sé stanti (ad es. le bande musicali siano accorte a non “invadere” il significato della celebrazione con musiche e parate che distolgono l’attenzione dal sacramento).
È molto sensato vedere protagonisti i cresimandi stessi all’interno della celebrazione, affinché non restino semplici uditori dell’intero rito. La celebrazione venga ben preparata con tutti gli attori parrocchiali disponibili, dando sempre la precedenza ai cresimandi, protagonisti della stessa a tutti gli effetti.
Linee guida
·La Cresima va celebrata alla presenza della comunità parrocchiale (cfr Decisione del Sinodo Diocesano 2013-2015, Nr. 371).
·La struttura della celebrazione è “moderata” e si orienta ai testi biblici e al rito per la Confermazione.
La data e il luogo della celebrazione della Cresima sono decisi dal Decano in accordo con il parroco/guida spirituale, di concerto con i responsabili delle catechesi per la Confermazione in parrocchia e vengono quindi chiariti con la segreteria del Vescovo.
- elabora il piano concreto della catechesi di preparazione ai Sacramenti e lo rielabora se necessario
- stabilisce quali parrocchie alla lunga collaborino insieme
- stabilisce punti chiave in comune e coordina la catechesi dei Sacramenti nell'unità pastorale
- realizza nella propria parrocchia il piano di preparazione alla Cresima
- può collaborare con altre parrocchie e in situazioni particolari anche svolgere compiti della commissione per la catechesi dei Sacramenti
- sono corresponsabili nella preparazione alla Cresima
- sono membri del gruppo di lavoro e sono rappresentati nella commissione per la catechesi dei Sacramenti
- preparano gli incontri, anche dal punto di vista dei contenuti e organizzano, se necessario relatori e relatrici, sostengono gli accompagnatori dei gruppi nel percorso Cresima e li introducono agli argomenti e ai contenuti dei singoli incontri
- sono corresponsabili nel preparare i momenti liturgici, le iniziative di Chiesa nel sociale e nelle altre iniziative e nei progetti
- hanno in mente l'accompagnamento nel post Cresima
- vengono formati dall'Ufficio Scuola e Catechesi e sostenuti dalle unità pastorali nella loro ulteriore formazione
- ci sono persone concrete di riferimento per le catechiste e i catechisti, ad esse si possono rivolgere nel caso avessero domande di natura teologica oppure organizzativa
Piazza Duomo 2
39100 Bolzano
Tel. +39 0471 306 205 (scuola e IRC)
Tel. +39 0471 306 352 (catechesi)
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