Gli incontri pubblici hanno riguardato le seguenti parrocchie:
- A Chiusa per l’unità pastorale che comprenderà le parrocchie di Chiusa, Funes, Tiso, Gudon, Velturno, Villandro, Lazfons, Colma, Ponte Gardena, Laion, S. Pietro di Laion, Barbiano.
- A Vandoies di sopra per l’unità pastorale che comprenderà le parrocchie di Rodengo, Rio Pusteria, Maranza, Valles, Spinga, Vandoies di sotto, Vandoies di sopra, Vallarga e Fundres
- A San Lorenzo di Sebato per l’unità pastorale che comprenderà le parrocchie di S. Lorenzo, Mantana, Acereto, Falzes, Chienes, S. Sigismondo, Casteldarne e Terento.
Tutti gli incontri informativi hanno trovato un pubblico numeroso e partecipante, interessato al futuro della pastorale nelle rispettive parrocchie. La questione principale ha riguardano infatti la prosecuzione dell’attività pastorale alla luce della riduzione di sacerdoti ma anche dei fedeli e dei volontari che si impegnano nella chiesa. Il direttore dell’Ufficio pastorale Reinhard Demetz ha sottolineato tra l’altro che la parrocchia non va considerata un club che si occupa solo di se stesso e dei suoi appartenenti, ma invece una comunità che esiste per gli altri. Demetz ha poi ricordato che l’unità pastorale mette in rete le singole parrocchie, che restano autonome ma che collaborano e si sostengono a vicenda. La singola parrocchia non sarà cancellata bensì avrà una grande opportunità di guardare oltre i propri confini e di far parte di una comunità più ampia.
Il cuore della nuova unità, in termini organizzativi, è il Consiglio pastorale unitario, nel quale ogni parrocchia è rappresentata da due persone. In questa sede si gettano le basi per progetti comuni e decisioni congiunte tra le parrocchie. Dopo questi incontri pubblici inizia ora la fase di pianificazione, nella quale si definiscono le tematiche da affrontare congiuntamente nell’unità pastorale e in che modo. Dopo circa un anno inizierà l’attuazione dei passi concordati, al termine della quale seguirà la festa di insediamento dell’unità pastorale.
Diverse le domande e le osservazioni emerse nei tre incontri in val d’Isarco e Pusteria. La principale: con le unità pastorali le parrocchie restano, ma per tutte ci sarà un solo parroco? Risposta: in futuro i parroci saranno sempre meno, e a seconda delle sue dimensioni l’unità pastorale potrà contare su più parroci. Servirà quindi maggiore collaborazione e anche proseguire sulla strada del team pastorale, con persone responsabili che si occupano della gestione operativa della parrocchia. Si è inoltre parlato anche delle opportunità offerte dall’unità pastorale per lanciare iniziative diffuse a favore dei giovani nonché del ruolo importante dei collaboratori pastorali nel servizio a livello di unità pastorale, come indicato dal Sinodo diocesano. Ad accompagnare nel cammino verso l’istituzione delle unità pastorali saranno alcuni consulenti debitamente formati: per l’unità pastorale di Chiusa Herbert Prugger e Ricardo Brands da Silva, per quelle di Rodengo e S. Lorenzo il diacono Günther Rederlechner.
Tutte le informazioni generali sul tema unità pastorale in diocesi sono disponibili online al link https://www.bz-bx.net/it/parrocchie/unita-pastorali.html