“Pellegrini di speranza”, il motto dell’Anno Santo, ha accompagnato anche i circa 130 altoatesini che con il vescovo Ivo Muser da lunedì 27 ottobre hanno partecipato al pellegrinaggio diocesano a Roma. Nell’anno del Giubileo il programma ha previsto il passaggio attraverso le quattro Porte Sante (la Basilica di San Paolo fuori le Mura, la Basilica di San Pietro, la Basilica Lateranense e la Basilica di Santa Maria Maggiore) aperte durante l’Anno Santo.
Oltre a condurre alle Porte Sante, che restano aperte durante il Giubileo, momento significativo del pellegrinaggio è stata la partecipazione all’udienza generale di papa Leone nella mattinata di mercoledì 29. Nella giornata odierna il viaggio si è concluso con una celebrazione eucaristica nella cappella di San Tarcisio e con la visita alle catacombe di San Callisto. Nel pomeriggio il gruppo è ripartito per rientrare in Alto Adige.
Durante la permanenza a Roma ieri il vescovo Muser ha inaugurato una mostra nel Centro pastorale allestito a Roma per i pellegrini di lingua tedesca. Intitolata “Un viaggio di pellegrinaggio attraverso la notte”, la mostra presenta testi di giovani dell'Alto Adige e del Tirolo Orientale entrati in dialogo con persone detenute per approfondire il tema della speranza. Il progetto intergenerazionale è stato realizzato dalla rete Schulverbund Pustertal, che raccoglie le scuole della val Pusteria, dall'associazione Art & Prison Berlin e dal Forum culturale austriaco di Roma e si ispira alla Porta Santa aperta da papa Francesco nel carcere romano di Rebibbia il 26 dicembre 2024.
