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Comunicati 2020

Corpus Domini: nella vita di ogni giorno, non solo in chiesa

“L’eucarestia non può limitarsi al luogo sacro della chiesa: è fuori, nella vita concreta, che dobbiamo mostrare di averla celebrata, anche al tempo del coronavirus“: è un passaggio dell’omelia del vescovo Ivo Muser che oggi (14 giugno) ha presieduto a Bolzano la solennità del Corpus Domini. Senza la tradizionale processione in centro storico, il vescovo ha percorso con il Santissimo le navate del duomo.

La festa del Corpus Domini richiama la presenza reale di Cristo nell’eucarestia. Nella celebrazione trilingue in duomo a Bolzano il vescovo Ivo Muser si è soffermato sul significato dell’eucarestia: un evento che comprende tempi, luoghi e persone e che riporta a Cristo, il Crocifisso e Risorto. Il vescovo ha raccontato che tiene un “diario eucaristico“ in cui annota le esperienze legate alle messe celebrate (finora 12.349) da quando è diventato sacerdote: “Quando lo sfoglio – ha detto – mi rendo conto che ogni giorno prende forma dall’eucarestia. E mi rendo conto di quanto sia vero che l’eucarestia può essere centro, fonte e culmine di ogni giornata.“ Per questo l’eucarestia non deve ridursi a semplice rito, ha aggiunto il vescovo citando quanto ripeteva Madre Teresa: “Ricevo la comunione due volte al giorno: una prima al mattino nella cappella e una seconda volta nelle strade di Calcutta, quando incontro e posso toccare Cristo nelle persone“.

Ogni celebrazione eucaristica, ha detto Muser, “ci invita a questa doppia comunione, perchè l’eucarestia non può limitarsi al luogo della chiesa. È fuori, nella vita concreta, che dobbiamo mostrare di averla celebrata, anche al tempo del coronavirus.“ In tal senso il vescovo ha ricordato che “questa nuova fase della nostra vita, che arriva dopo mesi molto complicati, ci chiama a rimetterci in strada, con prudenza ma anche con coraggio e senza paura. Non restiamo solo ad aspettare tempi migliori. Cerchiamo di contribuire a rendere la nostra terra ancora di più una casa della speranza e della solidarietà concreta.“

Il vescovo ha pertanto invitato tutti “ad andare avanti assieme a fianco di Gesù, ciascuno con i propri limiti, rispettando sempre il passo del vicino: è questo il simbolo di una comunità eucaristica in cammino, attenta ai bisogni di tutti, capace di accogliere tutti.“ La tradizionale processione del Corpus Domini nel centro storico quest’anno è stata sostituita da una processione interna al duomo: i concelebranti, due rappresentanti del Consiglio pastorale parrocchiale e il vescovo con il Santissimo Sacramento hanno percorso la navata centrale e quelle laterali.

 

 

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