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Comunicati 2021

Covid, un anno e mille morti: dal vescovo preghiera e richiamo al senso civico

A un anno dal primo caso di Covid, l‘Alto Adige supera oggi (23 febbraio) il numero di mille vittime collegate al virus. “Le ricordiamo tutte nella preghiera – sottolinea in questa circostanza il vescovo Ivo Muser – preghiamo per loro e per i loro familiari e amici, che in molti casi non hanno potuto e non possono essere presenti nel momento dell’ultimo saluto.“ Dal vescovo un richiamo alla responsabilità e al senso civico.

Il vescovo Ivo Muser ricorda che in questo anno di Covid “Dio ha trovato anche le vie che permettono ai nostri cari di concludere la loro vita terrena non da soli e isolati, soprattutto grazie all’umanità e alla professionalità di tante donne e uomini vicini ai malati negli ospedali e nelle residenze per anziani. Persone che con una preghiera, una parola, un gesto sostengono il cammino di fede dei morenti. Grazie a chi si prende cura anche della dignità dei defunti in questa grave situazione di emergenza.“

Monsignor Muser ribadisce che il cammino dell‘umanità, scopertasi così fragile davanti alla pandemia, “trova forza e speranza nelle relazioni reciproche: gli uni con e per gli altri. E quindi anche i mille deceduti a causa del Covid in Alto Adige non sono solo nomi, ma fanno tutti parte di noi, proprio perché siamo legati gli uni con gli altri. E nel momento del dolore e del ricordo sappiamo che la loro vita non finisce, ma è trasformata.“

Infine un pensiero sulla fase attuale della pandemia, che resta complicata: “Siamo chiamati a sostenere gli sforzi con cui si sta nuovamente cercando di arginare la diffusione del contagio, a mostrare responsabilità e senso civico, ad ascoltare le persone che la pandemia ha messo più in difficoltà“, conclude il vescovo diocesano.