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Elaborazione e prevenzione di abusi: per Johanna Brunner nuovo incarico nel Vicariato generale

Dopo la presentazione dell'analisi indipendente volta a migliorare la gestione e le procedure da seguire in tema di abusi, la diocesi di Bolzano-Bressanone applica ora la prima misura strutturale concreta. Il vicario generale Eugen Runggaldier ha affidato a Johanna Brunner la responsabilità di un nuovo punto di riferimento insediato nel Vicariato generale, con il compito di coordinare e promuovere l'attuazione delle raccomandazioni formulate nel report esterno.

L'analisi della procedura seguita nel trasferimento annunciato e poi revocato del sacerdote Giorgio Carli, analisi elaborata dallo studio legale Westpfahl Spilker Wastl di Monaco di Baviera, ha esaminato in dettaglio la gestione dell’iter, delle indicazioni e dei flussi interni di informazioni. Il rapporto, presentato pubblicamente lo scorso 7 novembre a Bolzano in occasione del convegno specialistico “Il coraggio di agire”, identifica diverse carenze strutturali, in particolare nella documentazione, nei processi decisionali, nella comunicazione interna e nella sicurezza procedurale. Allo stesso tempo il report fornisce chiare raccomandazioni su come evitare tali deficit in futuro, ad esempio attraverso procedure vincolanti, competenze chiaramente definite e analisi sistematiche dei rischi.

Per sostenere e coordinare l'attuazione di queste raccomandazioni, la diocesi istituisce un nuovo punto di riferimento direttamente a livello di Vicariato generale e ne affida la responsabilità a Johanna Brunner, che dal 2017 guida l'Ufficio matrimonio e famiglia nella Curia vescovile e che mantiene anche tale incarico. Teologa, assistente sociale e pedagogista specializzata in traumi, Brunner vanta una vasta esperienza nella consulenza, nei processi di accompagnamento e nel lavoro strutturato di interfaccia e connessione.