Nel duomo di Bolzano gremito per la celebrazione trilingue il canto del Gloria di Mozart è stato seguito dal nuovo appello del vescovo diocesano Ivo Muser a non smarrire il senso di umanità: “Natale vuole farci profondamente umani. Per poter restare umani, abbiamo bisogno della speranza che ci lascia aperte le porte del cielo che Dio ci ha donato e che nella notte di Betlemme ha toccato per sempre la nostra terra.” Monsignor Muser ha ricordato le parole di san Giovanni Bosco, esempio di educatore e amico dei giovani: camminate con i piedi per terra e con il cuore abitate in cielo. ”E quindi – ha aggiunto il vescovo – non rubiamo ai nostri bambini e giovani questa speranza.”
Nell’omelia natalizia Muser ha poi sottolineato che “dalla notte di Betlemme il cielo ha a che fare con la nostra storia personale, con la nostra origine, con la quotidianità del nostro lavoro, con i nostri compiti e le nostre relazioni, le scuole, gli ospedali e le case di riposo, la realtà del carcere, le aree di crisi e di guerra nel mondo. In mezzo alle nostre discussioni e questioni vitali deve diventare evidente che noi crediamo nel cielo.”
E quando diventa difficile credere nell’umanità, davanti a sofferenze e cose disumane, “noi dobbiamo cercare Dio, perché là lo troviamo. Portiamo Gesù e il suo Vangelo dentro le nostre relazioni e nella società, professando la nostra fede, rafforzando la speranza, perdonando le colpe e praticando la pace”, ha esortato Muser.
Il vescovo ha concluso esprimendo un auspicio per questo tempo di Natale: “Che la dichiarazione d'amore di Dio raggiunga la nostra mente e il nostro cuore e che influenzi il nostro modo di pensare, parlare e agire. Aiutiamo tutti insieme la nostra società a rimanere umana, nonostante tutte le sfide che fanno parte dell'essere umani, e quindi a rimanere natalizia.”
Il tema della speranza è stato anche il motivo centrale dell’Anno Santo che la diocesi di Bolzano-Bressanone chiuderà ufficialmente domenica 28 dicembre: alle 12 tutte le campane delle chiese suoneranno per annunciare solennemente la fine del Giubileo, mentre la celebrazione finale presieduta dal vescovo avrà inizio alle 15 nel duomo di Bressanone, dove l’Anno Santo si era aperto il 29 dicembre 2024.
