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Comunicati 2011

"La Chiesa e l'immigrazione oggi"

Nell’odierna giornata di studi presso lo Studio Teologico Accademico di Bressanone è stato sottolineato come l’Alto Adige sia divenuta sempre più una terra di immigrazione. Questa realtà ha stimolato delle nuove collaborazioni tra istituzioni e associazioni che operano nel settore.Presso la Curia Vescovile vi è un settore pastorale che si occupa della pastorale per gli immigrati. Il settore pastorale, cui responsabile è Paola Vismara, opera nell’ottica del concetto di missionarietá della Chiesa, cercando di favorire il dialogo con le persone immigrate, accogliedole nella loro diversità e specificità. In questi anni di attività, molte sono state le opportunità di contatto con associazioni e istituzioni che si occupano di favorire il dialogo e l’accoglienza degli immigrati, come molte sono state le iniziative per sensibilizzare la popolazione su queste tematiche. Una di queste iniziative è la “Festa dei popoli” prevista per il 4 e 5 giugno prossimi, presso i Prati del Talvera.Durante la mattinata di studi, Matthias Oberbacher ha fatto il resoconto delle cifre dell’immigrazione in Alto Adige, riportando i dati di come il fenomeno si sia sviluppato partendo dagli anni ’90 fino ad oggi, per arrivare alla odierna percentuale dell’8,25 di immigrati sulla popolazione totale. La provenienza degli immigrati è varia: dei 130 paesi di provenienza, un terzo è rappresentato dagli Stati membri della Comunità europea, un altro terzo dai rimanenti paesi europei e l’ultimo terzo dall’Africa, America e Asia. La concentrazione più numerosa di immigrati risiede a Bolzano, a seguire nel Burgraviato e nella Bassa Atesina.Nel pomeriggio della giornata è prevista una tavola rotonda sul tema: “Costruiamo una società e una chiesa senza confini”.