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Comunicati 2021

Lotta agli abusi

Capaci di rielaborare il passato e di cambiamenti concreti, rafforzando la prevenzione e creando ambienti sicuri: questa la direzione indicata oggi (18 novembre) a Bolzano nel convegno diocesano “Coraggio, parliamone! Opportunità e sfide per elaborare l’abuso di potere e di violenza”. Tra gli esperti intervenuti anche l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, Presidente del Servizio nazionale tutela dei minori della Conferenza episcopale italiana.

Il 18 novembre è la Giornata europea per la protezione dei minori contro sfruttamento e abuso sessuale e, per la Chiesa italiana, la prima Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Con il convegno significativamente intitolato “Coraggio, parliamone!“, la Diocesi di Bolzano-Bressanone ha proseguito il suo lavoro sulla problematica, avviato in modo concreto nel 2010 con l’istituzione del Servizio diocesano di prevenzione e tutela dei minori e delle persone vulnerabili da abusi e altre forme di violenza. L’appuntamento nel Centro pastorale a Bolzano, in presenza ma anche in streaming, ha visto le testimonianze di persone coinvolte, di giuristi ed esperti che hanno permesso di approfondire il punto di vista della vittima, le resistenze da superare, il lavoro di rete. Gottfried Ugolini, responsabile del Servizio specialistico diocesano, ha ricordato che quest’anno un gruppo di esperti ha avviato i passi per un progetto di ricerca sulla rielaborazione dei casi di violenza e abusi nella Chiesa altoatesina che vuole coinvolgere persone, parrocchie e istituzioni. L’obiettivo è far luce sui contesti che hanno permesso ma anche su quelli che hanno impedito aggressioni e abusi e capire come affrontare il problema. “Una ricerca che vuole promuovere cambiamenti reali e mandare un chiaro segnale di solidarietà alle vittime e ai loro familiari, che con le loro storie danno un contributo fondamentale al processo di rielaborazione“, secondo Ugolini.

Il convegno, ha detto il vescovo Ivo Muser, “ribadisce che il tema dell’abuso richiede una discussione aperta e onesta all'interno della Chiesa e nella società, sia che si tratti di violenza sessuale, fisica o psicologica. I rapporti scioccanti in tutto il mondo hanno spezzato un tabù che per troppo tempo ha nascosto la sofferenza delle persone colpite e del loro ambiente di vita. È stato doloroso e non privo di vergogna, ma è un bene per noi affrontare questa realtà e farlo oggi.” Il vescovo ha ribadito che “è necessario un cambio di mentalità radicale: dobbiamo tutti interrogarci, come cristiani e come Chiesa, su come ci confrontiamo con il potere, l'autorità, la sessualità umana e le relazioni interpersonali.” Guardando alla tutela dei diritti, specie per i giovani, il vescovo ha auspicato un nuovo dialogo tra Chiesa e società e ha invitato alla mobilitazione ecclesiale “per creare intorno a noi ambienti sicuri, scegliendo e formando persone che sappiano rispettare i più piccoli in tutte le nostre attività ecclesiali. Dobbiamo anche pregare per chiedere perdono per chi ha commesso questi abusi, per chi non ha voluto vedere e non è intervenuto per affrontare le situazioni ambigue o rischiose.” L’invito finale di monsignor Muser: “Rafforziamo il nostro impegno alla prevenzione in tutti gli ambiti ecclesiali, familiari e della vita comunitaria.”

Con un intervento in video, l‘arcivescovo di Ravenna Lorenzo Ghizzoni, Presidente del Servizio nazionale CEI di tutela dei minori, ha insistito sulla necessità di rielaborare il passato: “Dalla memoria delle ferite possono nascere nuovi atteggiamenti per la tutela di minori e persone fragili. Bisogna rielaborare il passato, per conoscerlo e quindi fare in modo che non rovini il presente.“ L’impegno di persone affidabili e capaci, soprattutto sul piano umano, ha detto l’arcivescovo, “aiuta le vittime e le famiglie a superare il passato e a diventare attive nella sanificazione di una comunità, nel far cambiare atteggiamento agli ambienti che hanno favorito, anche con l’indifferenza e la superficialità, i reati commessi. Dobbiamo creare un ambiente nuovo, capace di denunciare.“ Ghizzoni ha poi parlato del valore del rispetto nella società: “Dobbiamo far crescere una cultura del rispetto integrale della persona umana, un rispetto dei diritti, della dignità, della personalità. Questo rispetto deve far parte di ogni ambiente ecclesiale, che deve essere un modello di tutela della persone. Chi se ne occupa deve essere serio, maturo, formato. Ci auguriamo che le Chiese locali prendano sempre più sul serio questo tema per far crescere questa cultura che fa parte del nostro mandato evangelico.“

 

Astrid Liebhauser, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Carinzia, ha tra l’altro illustrato via Zoom le misure di prevenzione adottate a favore di bambini e giovani (standard qualitativi nell’accoglienza stabile in strutture per ragazzi, piani di tutela dei minori in ogni istituzione, legale di fiducia per i giovani, controlli puntuali e obbligo di trasparenza) e ha ricordato che negli ultimi 7 anni sono state presentate al Land austriaco 450 domande di risarcimento per abusi, in gran parte accolte, per un importo di 2,8 milioni di euro.

Nella sua testimonianza-video, protetta dall’anonimato, una vittima di abusi ha ricordato che ogni storia, ogni persona non deve essere ignorata o cancellata: “Le ferite non vanno mai in prescrizione.“ Ha espresso speranza per il fatto che oggi la società dispone di strumenti diversi di lettura e di analisi, “ma soprattutto speriamo in motivazioni e intenti diversi rispetto al passato“, anche grazie alla capacità della Chiesa di fare un serio discernimento umano e al contributo di professionisti esterni alla Chiesa.

Al convegno ha sintetizzato la sua esperienza anche l‘équipe di esperti locali impegnata nella rielaborazione degli abusi nella Chiesa, composto da Lukas Schwienbacher (pedagogista sociale, Forum Prevenzione), Brigitte Andres (psicoterapeuta), Patrizia Vergnano (avvocata), Giancarlo Giupponi (psichiatra), suor Cristina Irsara (pedagogista).

Gli interventi dei relatori saranno a breve disponibili online al link www.bz-bx.net/it/convegnoabusi2021.html