"Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria" è il titolo ufficiale di questa festa. Noi solitamente la chiamiamo "Immacolata Concezione". Si parla di Maria, la madre di Gesù - ma non del giorno della sua nascita, che si celebra l'8 settembre. L'8 dicembre, nove mesi prima, la Chiesa celebra la sua concezione. Si riferisce al giorno in cui i suoi genitori Gioacchino e Anna la generarono e la concepirono. È un approccio originale al mistero della vita: la mia vita non è iniziata solo con la mia nascita, ma già nove mesi prima, con il mio concepimento.
Con ogni concepimento inizia una storia unica, una nuova vita: in questo momento sono già un essere umano a tutti gli effetti, voluto da Dio, affidato ai genitori, unico e prezioso. Per Maria è un inizio con un significato unico per tutti noi. Con lei inizia qualcosa di nuovo, diventerà la madre di Gesù e quindi la madre più conosciuta al mondo. L'8 dicembre è una festa di gratitudine per Maria, la donna piena di grazia. Lei è senza peccato perché ci porterà Gesù. Fin dal suo concepimento, è indissolubilmente legata al piano di salvezza di Dio. L'8 dicembre ha un nesso fondamentale con il Natale: questa festa è l'inizio della vita di quella donna senza la quale il Natale non avrebbe avuto luogo. Un meraviglioso mistero di festa. Per me una delle feste più care e belle dell'anno liturgico.
Guardando a Maria, che ha partorito il Figlio di Dio, possiamo sperare e credere per noi stessi: io non sono un capriccio o un prodotto casuale della natura. Non sono gettato in questo mondo e condannato a questa vita. Il treno della mia vita non corre verso un oscuro nulla; fin dal mio concepimento nel grembo di mia madre, sono creato e voluto per l'eternità. Così grande è il pensiero di Dio per noi esseri umani.
Attraverso Maria, a Gesù. Dio e la speranza che Egli dona sono più grandi della forza distruttiva del peccato.
