Nella Visita ad limina i vescovi, singolarmente come diocesi e anche come Regione ecclesiastica del Triveneto, presentano al pontefice e ai suoi principali collaboratori l’andamento della vita pastorale - con le più rilevanti questioni quotidianamente affrontate - e la situazione specifica (sul piano religioso, culturale e sociale) delle loro Chiese e dei territori di rispettiva provenienza. Secondo il diritto canonico la Visita ad limina dovrebbe avvenire ogni cinque anni ma circostanze diverse - come, ad esempio, la pandemia – hanno fatto slittare di molto questa scadenza, tanto che monsignor Ivo Muser e i vescovi del Triveneto vivranno di nuovo quest’esperienza quasi 11 anni dopo la precedente, tenutasi nell’aprile 2013.
Nelle scorse settimane ciascun vescovo è stato chiamato a stendere una relazione articolata sullo stato della sua diocesi, poi trasmessa al Nunzio apostolico in Italia. Adesso giunge il momento della parte collegiale della Visita ad limina che vedrà impegnati, tutti insieme a Roma per l’intera settimana che va da oggi (lunedì 5) a sabato 10 febbraio, i 15 Vescovi delle Diocesi inserite nella Regione Ecclesiastica Triveneto. Tra gli altri, oltre al vescovo Muser, c’è anche il bolzanino Michele Tomasi, vescovo di Treviso.
L’udienza con papa Francesco è in programma giovedì 8 febbraio. Nei prossimi giorni, inoltre, i vescovi del Nordest celebrano la Santa Messa alla tomba di S. Pietro e nella basilica di S. Paolo fuori le Mura: per quest’ultima celebrazione – venerdì 9 alle 18 – la partecipazione è aperta anche a sacerdoti, religiosi e fedeli laici originari delle Diocesi trivenete e in quei giorni a Roma per motivi di lavoro, studio o altro.
