visualizzare il contenuto principale
Comunicati 2024

Ognissanti: al cimitero per trovare speranza e umanità

Come sempre affollato oggi pomeriggio (1° novembre) il cimitero di Bolzano per la tradizionale liturgia di commemorazione dei defunti guidata dal vescovo Ivo Muser. Accompagnato da diversi sacerdoti, il vescovo ha portato parole di conforto alle persone riunite davanti alle tombe di famiglia: “La fede nella risurrezione dei morti e nella vita oltre la morte ci dona la speranza, di cui abbiamo tanto bisogno, e ci rafforza nella solidarietà e nell'umanità con gli altri.”

Nella festività di Ognissanti, in mattinata il vescovo Ivo Muser ha celebrato a Fiè allo Sciliar e nel pomeriggio ha presieduto la tradizionale liturgia della Parola nel cimitero di Bolzano. Queste giornate dedicate ai santi e ai defunti, ha detto il vescovo davanti alla cappella funeraria a Oltrisarco, “ci dicono che senza la speranza della resurrezione e della vita eterna, la fede cristiana crolla come un castello di carte. Un cristianesimo secolarizzato e conformista, che si preoccupa solo di questo mondo, è un inganno che si svela al più tardi sulle tombe dei nostri cari defunti.”

Monsignor Muser ha ricordato che “la fede nella risurrezione dei morti e nella vita oltre la morte ci dona la speranza, di cui abbiamo tanto bisogno, e ci rafforza anche nella solidarietà e nell'umanità. Non è indifferente come viviamo, come ci relazioniamo con le persone e tutte le altre creature, cosa facciamo con il tempo limitato che ci è dato.” Da qui la sua esortazione a “non essere superficiali, autoreferenziali, comodi, distaccati e freddi.”

Nella commemorazione nel cimitero più grande dell’Alto Adige, il vescovo ha invitato a pregare anche per i defunti sepolti altrove, “a non dimenticare coloro che non sono più ricordati da nessuno, tutte le vittime di morte violenta: per odio, guerra, terrore, disprezzo dell'umanità, anche in Ucraina e in Terra Santa.” Al Signore il vescovo ha affidato “tutte le donne uccise, vittime dei terribili femminicidi, le persone che si sono tolte la vita, i bambini non nati, che non hanno volto e nome, le migliaia di persone che sono morte tentando di fuggire - e mai come oggi ci sono state in tutto il mondo così tante persone in fuga.”

La liturgia si è conclusa con la preghiera lungo i viali del cimitero e la benedizione di tutte le tombe.