La consegna delle onorificenze diocesane chiude per tradizione all’Accademia Cusano a Bressanone il Convegno pastorale di avvio di una nuova stagione della Chiesa altoatesina. I nominativi dei candidati sono proposti annualmente al vescovo dalle associazioni cattoliche e dal Consiglio pastorale, che in questo modo intendono dire grazie a persone distintesi in modo particolare nel servizio di volontariato a livello diocesano a favore della comunità locale.
La cerimonia si è aperta con la laudatio pronunciata dal vicario generale Eugen Runggaldier, mentre il vescovo Ivo Muser ha consegnato medaglia d'onore e pergamena alle tre persone insignite nel 2025: sono l’insegnante Maria Cavagna, il prete operaio e sindacalista Josef Stricker e Karl Fink, da decenni volontario con i detenuti del carcere di Bolzano e impegnato nel KVW.
La bolzanina Maria Cavagna ha insegnato per anni, prima nelle scuole altoatesine e poi nel centro-sud d’Italia a giovani e adulti in situazioni di fragilità o analfabeti. Poi è tornata in Alto Adige ad insegnare ai “nuovi cittadini” le lingue parlate in questa terra, abbattendo i muri dell’insicurezza e costruendo ponti. A Bolzano Maria Cavagna si impegna nel volontariato ecclesiale e sociale e opta per la consacrazione secolare, una forma di vita consacrata formata da persone laiche che vivono nel mondo per promuovere i valori umani, tessere relazioni, testimoniare il Vangelo. Da anni Cavagna rappresenta nella Consulta dei laici gli Istituti secolare della diocesi e ha ampliato il suo impegno al Teatro Cristallo, alla mensa della Caritas, nel Sinodo diocesano, nel Giardino delle religioni e in Radio Sacra Famiglia, di cui tuttora è vicepresidente.
Karl Fink, nativo di Renon, tipografo, ha fondato negli anni Sessanta a Stoccarda la prima associazione dei sudtirolesi all’estero. Rientrato a Bolzano, da oltre mezzo secolo è impegnato nella Conferenza di San Vincenzo e per 24 anni ha lavorato come volontario nell’assistenza dei detenuti nel carcere di Bolzano.
Josef Stricker, sacerdote originario di Martello, a lungo assistente spirituale del KVW (le Acli di lingua tedesca), negli anni Settanta è stato prete operaio alla Lancia e all’Iveco a Bolzano, poi impegnato nel sindacato Sgb-Cisl e referente diocesano per i problemi sociali e il lavoro. Stricker è molto conosciuto in Alto Adige per le sue acute riflessioni sul mondo contemporaneo e il suo spirito critico, spesso al centro di rubriche che firma su diversi giornali locali.