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Comunicati 2024

Pace in Medio Oriente: una settimana di incontri

Conferenze pubbliche, incontri nelle scuole, lectio allo Studio teologico accademico, celebrazioni: dal 14 al 20 ottobre due donne cristiane mediorientali dialogano con i giovani e tutti gli interessati nella “Settimana della pace”, iniziativa promossa dall’Ufficio missionario diocesano e dall’istituto De Pace Fidei. Relatrici e programma sono stati presentati oggi (14 ottobre) a Bolzano.

Fino al 20 ottobre, nel mese missionario, l’Ufficio missionario diocesano e l’istituto De Pace Fidei organizzano l’iniziativa “Settimana della pace”: due donne cristiane originarie della Palestina, Sumaya Farhat Naser, scrittrice e attivista per la pace, e Hiyam Marzouga-Awad, primaria di pediatria, sono ospiti in Alto Adige per tenere conferenze aperte al pubblico e incontrare studenti nelle scuole e giovani cresimandi. Racconteranno la loro esperienza e il loro impegno in Medio Oriente in una quindicina gli appuntamenti sul territorio, da Bressanone a Brunico e Merano. A Bolzano l’appuntamento pubblico è giovedì 17 ottobre alle 18 nel Centro pastorale.

L’iniziativa e il programma sono stati illustrati nel Centro pastorale a Bolzano – presenti le due relatrici – dalla direttrice dell’Ufficio missionario Irene Obexer (“con questa iniziativa vogliamo tematizzare la pace, non la guerra”) e dal direttore dell’istituto De Pace Fidei don Paolo Renner, che ha ricordato “la realtà di tante comunità che in Terrasanta si impegnano per vivere e sopravvivere. A Gerusalemme, ad esempio, donne ebree e palestinesi che hanno perso familiari nel conflitto si incontrano per parlare di pace e temperare i toni.”

“Non c'è niente di meglio della pace, che si raggiunge solo assieme e con pari diritti”, ha esordito Hiyam Marzouqa, che ha indicato tre principi da sequire per raggiungerla: “Tutti gli uomini sono uguali, ogni nato è diverso dall’altro, dipende da me decidere cosa voglio fare della mia giornata.” Il suo invito ai giovani: “Non perdete la fede, tenete una hotline con Dio.”

Anche Sumaya Farhat-Naser, nel condannare qualsiasi tipo di violenza, da qualunque parte provenga, ha ricordato che “tutti coloro che hanno il potere devono usarlo per portare la pace e non per alimentare la guerra”. Ha raccontato i suoi 34 anni di medico in ospedale a Betlemme e l’impegno “a operare assieme, medici palestinesi ed ebrei, perché l’unica missione è pensare ai bambini malati. Anche questo è lavorare per la pace.”

Il programma della Settimana della pace è online sul sito della diocesi al link www.bz-bx.net/it/pace. L’iniziativa si conclude domenica 20 ottobre (la Domenica missionaria mondiale), tutte le parrocchie e comunità religiose sono invitate a pregare per la pace durante le celebrazioni liturgiche.

I vari appuntamenti sono organizzati in collaborazione con Fondazione Cassa di risparmio, Accademia Cusano, Studio teologico accademico, Ufficio scuola e catechesi, biblioteca e centro media diocesani, Ufficio per il dialogo, Katholische Frauenbewegung.

Sumaya Farhat Naser è autrice e attivista per la pace. All’Università di Amburgo ha conseguito il dottorato di ricerca in botanica applicata, è cofondatrice e componente di numerose organizzazioni tra cui la Women Waging Peace dell'Università di Harvard e la Global Fund for Women a San Francisco. Nel 1995 ha ricevuto il Premio Bruno-Kreisky per meriti in tema di diritti umani e il Premio per la riconciliazione Mount Zion Award a Gerusalemme, nel 2000 il Premio per la pace di Augusta e nel 2011 il premio AMOS per il coraggio civile per la religione, le Chiese e la società.

Hiyam Marzouga-Awad ha conseguito a Würzburg la laurea in medicina specialistica, dal 1990 ha lavorato al Caritas Baby Hospital di Betlemme, dal 2006 come primaria. Questo ospedale pediatrico offre a tutti i bambini e ragazzi fino ai 18 anni assistenza medica indipendentemente dalla loro provenienza sociale o appartenenza religiosa.