Papa Leone XIV ha ricevuto oggi (17 giugno) in udienza la Conferenza Episcopale Italiana. Quella dei vescovi italiani è stata la prima Conferenza episcopale a incontrare il nuovo pontefice. All’evento nel Palazzo apostolico in Vaticano (Aula delle Benedizioni) ha partecipato anche il vescovo diocesano Ivo Muser.
“Ho avuto la gioia – racconta da Roma il vescovo Muser – di salutare per la prima volta il nuovo Papa. Mi sono presentato come vescovo di Bolzano-Bressanone, come vescovo in Alto Adige, e subito il Santo Padre mi ha detto: Ah, lì dove si parlano le tre lingue.” Monsignor Muser riferisce poi che “il Papa ha aggiunto qualcosa che potrebbe essere davvero per tutti noi uno stimolo e un grande incoraggiamento: il vostro modello – mi ha detto – potrebbe essere un modello di dialogo e di pace per molti.” Un passaggio veramente significativo, secondo il vescovo, “perché questa è la nostra vocazione e la via che l’Alto Adige percorre da decenni, anche con il contributo della diocesi. Faccio ritorno a Bolzano portando con me da Roma questa esortazione, questo chiaro messaggio di dialogo, di pace, di convivenza.”
Nell’incontro con i vescovi della CEI, osserva ancora Muser, “papa Leone ha sottolineato il legame particolare del successore di Pietro con la Chiesa che è in Italia. Poi, nel suo bellissimo discorso, il Papa ha evidenziato il compito e, allo stesso tempo, le sfide del presente: l’evangelizzazione e l’annuncio, l’esigenza di tradurre Cristo nelle vene della cultura, il senso di comunione nella società, il ruolo dei laici nella Chiesa, la relazione con le nuove tecnologie e l’AI, l’importanza della non violenza, sottolineando che proprio le parrocchie devono essere un laboratorio di non-violenza. Ha infine evidenziato la collegialità, ma anche – e questo mi sembra molto importante – il fatto che il Papa ha bisogno dei vescovi e che tiene in grande conto la sinodalità e le Chiese particolari.