visualizzare il contenuto principale
Comunicati 2023

Pastorale giovanile: puntare sulla qualità della relazione

Oltre una trentina di addetti ai lavori da tutta la provincia hanno partecipato a Bressanone al tradizionale Convegno diocesano di febbraio, che nel 2023 è stato dedicato alle sfide della pastorale giovanile. La sintesi di Michele Dalla Serra, nuovo referente diocesano: “Nel fare pastorale giovanile dobbiamo concentrarci molto di più sulla qualità della relazione con i giovani.“

Le esperienze concrete e il confronto tra chi fa servizio nella pastorale con i giovani sono stati al centro del Convegno diocesano di febbraio 2023 nell’Accademia Cusanus a Bressanone. Hanno portato il loro contributo Fabian Jochum, assistente spirituale della pastorale giovanile della diocesi austriaca diFeldkirch/Vorarlberg, gli Amici del Sermig di Mori, ungruppo di giovani che collabora con le realtà e le associazioni sul territorio trentino, e i rappresentanti del Servizio giovani di Merano.

Fabian Jochum ha ribadito l’esigenza di prendere sul serio il mondo e la vita dei giovani. "È importante fare pastorale giovanile non solo per i giovani, ma soprattutto con loro", ha detto. Una delle maggiori sfide e anche opportunità è quella di avere tempo per i giovani, anche per i singoli.

Veronica Pizzini e Aurora Sartori, impegnate nel gruppo Amici del Sermig nella distribuzione pasti e indumenti a Mori, hanno raccontato la loro esperienza: “È essenziale coinvolgere i giovani in un'offerta che sia accogliente e partecipativa. I giovani devono potersi sentire a casa con ciò che offriamo e proponiamo loro". È anche importante chiarire ai giovani il "perché" e il "per come" dell'impegno comune.

Come affrontare le delusioni e la mancanza di partecipazione ad alcuni progetti è stata una delle domande approfondite nella discussione. Dall'esperienza del Servizio giovani di Merano, Katharina Weger ha raccontato il progetto "Chiesa dei giovani", avviato nel 2018. “Abbiamo investito molto fin dall'inizio, soprattutto in termini di personale. Ci sono stati molti appuntamenti di apertura in cui non è venuto nessuno. Da un anno a questa parte, possiamo dire che adesso funziona.” Secondo Weger ci vuole molto tempo, forza d'animo e sempre la volontà e il coraggio di cambiare qualcosa o di provare qualcosa di nuovo.

Michele Dalla Serra ha tracciato un bilancio positivo del convegno: “Come prima esperienza da referente per la pastorale giovanile sono soddisfatto. Nella fase di preparazione abbiamo pensato di strutturare il pomeriggio in modo da proporre un confronto con alcuni ospiti e uno scambio tra i partecipanti, che sono andati oltre le aspettative!” Il referente diocesano guarda al futuro: “Da questo convegno credo di aver imparato che nel fare pastorale giovanile dobbiamo concentrarci molto di più sulla qualità della relazione con i giovani e meno sulla quantità dei giovani, in modo da costruire insieme a loro cammini edificanti e generativi, mescolando saggiamente ascolto, Parola, liturgia, testimonianza e servizio.”