Alla giornata denominata “Theotag” allo Studio Teologico Accademico (STA) di Bressanone hanno partecipato quest’anno circa 180 giovani delle scuole superiori dell’Alto Adige, classi quarte e quinte, interessati alle possibilità non solo di formazione teologica e filosofica del percorso di studi dello STA ma anche alle diverse opportunità lavorative all’interno della Chiesa, sia nell’ambito del volontariato che del lavoro professionale.
La mattinata è iniziata nell’Accademia Cusano con il saluto della direttrice dell’Ufficio diocesano scuola e catechesi, Chiara Rinaldi, e del direttore dell’Ufficio pastorale Reinhard Demetz e con il benvenuto del vescovo Ivo Muser alle classi partecipanti. I giovani si sono poi distribuiti nelle aule per seguire i seminari offerti: le conferenze hanno spaziato tra molti argomenti – biblici ed etici ma anche di attualità - partendo dalla riflessione proposta dal prof. Christoph Amor dal titolo “A cosa credo se non credo?”. Ad approfondire i temi sono stati il vescovo, referenti dei servizi ecclesiali, teologi, docenti, giornalisti, operatori del sociale.
I relatori hanno risposto a domande concrete sul lavoro nella Chiesa, sulla possibile partecipazione concreta e professionale dei giovani in ambito ecclesiale, e hanno presentato i molteplici campi di intervento: l’impegno nella catechesi, il servizio pastorale in carcere, l’assistenza spirituale in ospedale, la cooperazione con le missioni, l’ampia attività della Caritas, il dialogo interreligioso. Una particolare attenzione è stata rivolta anche al lavoro delle donne all’interno della Chiesa e alle problematiche delle giovani generazioni oggi.
Al Theotag, come da buona consuetudine, ragazze e ragazzi hanno potuto dare voce alle richieste e alle speranze che riguardano la progettazione concreta del loro futuro.