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Comunicati 2022

Uganda: 4800 piantine messe a dimora, 20.000 alberi finanziati

Nelle scorse settimane la responsabile dell'Ufficio missionario diocesano Irene Obexer ha visitato in Uganda il progetto "Piantare una foresta di vita" e con la sua équipe ha messo a dimora 4800 piantine. Finora più di 20.000 alberi sono stati finanziati attraverso il progetto e 70.000 alberi saranno piantati in totale.

Oltre 6mila euro sono stati raccolti ad oggi per il progetto “Piantare una foresta di vita”. A sostenere con le offerte il progetto – promosso dall’Ufficio per il dialogo e dall’Ufficio missionario della Diocesi - sono stati gli alunni di diverse scuole, parrocchie e singole persone. Dei 70.000 alberelli fissati dai promotori del progetto come obiettivo finale, 20.311 sono già stati finanziati nella zona di Kitanga nella diocesi ugandese di Kabale.

4.800 piantine sono state messe a dimora in occasione di una festa organizzata durante il recente viaggio di Irene Obexer, Wolfgang Penn e Hubert Hofmann in Uganda. “Anche noi abbiamo partecipato con entusiasmo alla messa a dimora delle piantine – spiega Irene Obexer – e abbiamo visto con i nostri occhi i frutti positivi di questo progetto. Siamo entusiasti della buona organizzazione, della gioia e della convinzione con cui la parrocchia, con la quale abbiamo avviato questa iniziativa, sta portando avanti il progetto”.

I rappresentanti dell’Ufficio missionario hanno potuto visitare la foresta piantata negli anni passati e il gruppo altoatesino ha potuto verificare di persona quanto la foresta sia importante per evitare il fenomeno dell’erosione e quanto più fertile sia diventato il terreno grazie alla presenza delle nuove piante. Oggi la foresta è in grado di immagazzinare più acqua e fornisce un nuovo habitat a molti animali; il rendimento generato da questo progetto è diventato, inoltre, un’importante fonte di reddito con cui – tra l’altro – è possibile oggi cofinanziare progetti nei settori sanitario ed educativo.

“La sostenibilità, l’impatto positivo sull’ambiente e la resa di questo progetto hanno convinto la popolazione locale, al punto che alcuni hanno avviato progetti simili al nostro”, afferma Obexer. “Impressionante è il grande senso di responsabilità e la passione con cui i responsabili in loco stanno portando avanti il progetto e ciò conferma che attraverso questa iniziativa stiamo davvero contribuendo a plasmare un pezzo di futuro”.

Un albero costa 30 centesimi

Come si legge sulla pagina web diocesana www.bz-bx.net/it/alberello, la preparazione del terreno e la cura delle piante costano solo 30 centesimi. Tutti coloro che contribuiscono alla realizzazione di questa “foresta di vita” ricevono un certificato di ringraziamento. Alle classi scolastiche che aderiscono al progetto viene inviato un regalo legato al tema della sostenibilità. "Non ci interessa raccogliere offerte”, affermano i promotori dell’iniziativa. “Obiettivo di questo progetto è quello di sensibilizzare persone, scuole, parrocchie, aziende e organizzazioni affinché investano consapevolmente il loro denaro e contribuiscano così ad una maggiore giustizia eco-sociale. Il contributo finanziario diventa così un vero investimento nel futuro.”

“Non si tratta solo di promuovere la compensazione di CO2”, sottolinea Irene Obexer. “Con il denaro generato dall’impiego del legno degli alberi abbattuti è possibile acquistare nuove piante, in linea con il principio della sostenibilità.”