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Comunicati 2011

Vescovo Muser e la Consulta discutono su "Aquileia 2"

Ieri, 8 novembre 2011, il vescovo Ivo Muser si è incorato con la Consulta delle Aggregazioni Laicali. “Verso Aquileia 2” è stato il tema della serata al Centro Pastorale di Bolzano.È ragionevole e “conveniente” credere oggi nel Dio di Gesù Cristo? Parte da questa domanda il 2° convegno delle Chiese del Nordest d’Italia in programma ad Aquileia dal 13 al 15 aprile 2012. I vescovi del Nordest d’Italia hanno individuato questa come la sfida più bruciante e fondamentale che attraversa ogni ambito di vita degli uomini e delle donne di oggi.Aquileia 2 (che segue il primo convegno ecclesiale del Nordest svolto nel 1990) consiste essenzialmente in una “narrazione” reciproca tra le Chiese. Sarà, cioè, un evento di testimonianza dell’esperienza di una fede viva che - radicata nella tradizione del popolo di queste terre - si lascia provocare dall’epoca contemporanea e dalle sue domande cruciali.Durante l’incontro di ieri sera è stato evidenziato che il frutto del primo anno d’impegno è la nuova “traccia di lavoro” predisposta dal Comitato Triveneto che si sta occupando di “Aquileia 2”. Questa "traccia" fornisce precise indicazioni sulle tappe e sulle modalità del lavoro che caratterizzerà il periodo di “preparazione immediata” all’appuntamento del prossimo anno.Per accompagnare e sostenere il cammino di “preparazione immediata” sono state focalizzate tre piste per il lavoro e la riflessione comune: la nuova evangelizzazione nel Nordest (come annunciare e far incontrare Cristo oggi per testimoniare la “vita buona del Vangelo”); il dialogo con la cultura del nostro tempo (soprattutto nell’attuale contesto multiculturale e multietnico del Nordest, crocevia di popoli e culture); l’impegno per il bene comune (sugli ambiti di vita pubblica che richiedono con maggiore urgenza la collaborazione e l’apporto delle comunità ecclesiali).Il Vescovo ha inoltre esortato i Movimenti ad essere grati per i doni dello Spirito, a creare comunione viva in Cristo per vivere l'unità dei molteplici carismi all'interno della comunità parrocchiale e diocesana. Ha sottolineato che “vivere la diversità non come sfida ma come arricchimento è la vocazione della nostra Diocesi”.