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Comunicati 2020

Vescovo Muser: la speranza cristiana apre nuovi orizzonti

La speranza cristiana non si limita a dire che andrà tutto bene, ma ci apre nuovi orizzonti, ci fa superare i confini del quotidiano, ci guida nell‘affrontare le conseguenze del coronavirus: così il vescovo Ivo Muser oggi (17 maggio) nella celebrazione in duomo a Bolzano.

Nell’ultima messa celebrata a porte chiuse prima del ripristino delle funzioni religiose pubbliche, il vescovo Ivo Muser ha sottolineato che alla società, e tanto più in tempi difficili, serve altro che non solo ciò che è visibile, funzionale, materiale: “Abbiamo bisogno di speranza. Abbiamo bisogno di un respiro lungo. Abbiamo bisogno di Dio e della sua prospettiva.“ La speranza cristiana non si limita alla constatazione consolatoria che “andrà tutto bene“, ha detto monsignor Muser, “ma è molto di più: significa superare confini, aprire l’orizzonte, non fermarsi al qui e oggi, non chiudersi in una prospettiva solo personale.“

 

Nel post-emergenza il vescovo ha invitato la comunità a condividere questa speranza cristiana “che ci potrà guidare verso un cambiamento e verso relazioni nuove: da questa speranza nasca la nostra volontà di dare priorità non alla forma, ma alla cura del nostro spirito, all’attenzione verso le persone e le famiglie che in questa pandemia sono state colpite da malattie, lutti, dall’incertezza del lavoro.“ Monsignor Muser ha auspicato che dalla speranza cristiana possa nascere anche “l’impegno di prendersi cura del creato, la nostra casa comune, seguendo l’invito di papa Francesco nell’enciclica Laudato Si‘ che in questa settimana celebra il quinto anniversario.“

Da domani, lunedì 18 maggio, nelle chiese sono riammesse le celebrazioni liturgiche pubbliche, nel rispetto di regole precise. La presenza del vescovo è prevista alla messa feriale delle 9 nel duomo di Bolzano. Qui l'infografica con le principali disposizioni.