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Comunicati 2022

7 ottobre: Giornata mondiale del lavoro dignitoso

Domani, venerdì 7 ottobre, si celebra la Giornata mondiale dedicata al lavoro dignitoso. Johann Kiem, referente diocesano per il lavoro e la giustizia sociale, richiama l'attenzione sulla dignità del lavoro e dei lavoratori.

"La crescita economica a scapito di un lavoro dignitoso non solo non rispetta le persone che lavorano, ma a lungo termine minaccia anche la coesione sociale", sottolinea il referente diocesano Johann Kiem richiamando l'attenzione sul rapporto tra dignità del lavoro e giustizia sociale nella Giornata che il 7 ottobre celebra il lavoro dignitoso.

Oltre alle violazioni delle condizioni lavorative – come il sovraccarico di lavoro, gli orari non attenti ai bisogni della famiglia, il mobbing, la mancanza di sicurezza sul lavoro o la precarietà dei rapporti contrattuali – diversi ambiti e stili di vita in Alto Adige sono spesso collegati indirettamente e inconsapevolmente ad attività lavorative non dignitose nei Paesi del Sud globale.

È il caso, ad esempio, della produzione di telefoni cellulari o di batterie elettriche, dell'estrazione del cobalto, ma anche della produzione di alcuni alimenti come il caffè o il cioccolato, che si servono anche del lavoro minorile. La globalizzazione dell'economia, dei trasporti e del commercio a livello mondiale comporta il rischio di uno sfruttamento senza scrupoli dei lavoratori. "Condizioni di lavoro inique contraddicono la dignità fondamentale dell'essere umano, di ogni essere umano sempre e ovunque", sottolinea Johann Kiem.

Il rispetto, la trasparenza, la comunicazione e la relazione sono concetti fondamentali indispensabili per un lavoro dignitoso. "La tutela di questa dignità inizia nel piccolo, da noi stessi. Ha semplicemente a che fare con il modo in cui trattiamo le persone e il loro lavoro. E poi, naturalmente, ha anche a che fare con le fondamenta giuridiche e strutturali del mondo del lavoro, che sono al centro dell'attenzione soprattutto delle associazioni dei lavoratori", conclude il referente diocesano.