Il “Tempo del creato” va dal 1° settembre al 4 ottobre. Sono cinque settimane che invitano tutti a prendere coscienza della cura del creato, dei problemi globali causati dal consumo, dalla mobilità e dal proprio stile di vita, e che pongono l'attenzione sul profondo legame spirituale con l'intero creato.
Da sette anni l’Ufficio pellegrinaggi organizza un pellegrinaggio a piedi di alcuni giorni “per scoprire la bellezza della nostra terra”, sottolinea Thomas Stürz, responsabile dell'ufficio. Quest'anno i 23 partecipanti sono partiti lunedì scorso da Valdurna in val Sarentina – dove si era concluso il pellegrinaggio 2024 – e attraversando Valtina di dentro in val Passiria e il Passo Giovo arrivano a Vipiteno. Il gruppo prosegue poi attraverso Monte Cavallo fino alla chiesa di Fleres, meta finale. Come negli anni passati, il pellegrinaggio è accompagnato da Markus Moling e dalla guida escursionistica Anna Maria Obrist.
Le celebrazioni quotidiane e gli elementi di riflessione lungo i singoli tratti del percorso contribuiscono a rendere il pellegrinaggio a piedi un'esperienza religiosa.
“Il cammino assieme e la preghiera sono i punti centrali del pellegrinaggio”, afferma Moling, sottolineando che il creato è un dono meraviglioso di Dio. “Camminando siamo invitati ad aprire gli occhi per contemplare la bellezza della natura di Dio e sperimentarne la presenza”, spiega Moling, che è un conoscitore dell’ambiente e sa come richiamare l'attenzione sui piccoli dettagli lungo il percorso e affinare i sensi per i suoni e i rumori della natura. “Lo stupore per la creazione di Dio non può essere né imposto né forzato. Ma possiamo e vogliamo creare occasioni per provare tale stupore.”