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Comunicati 2025

Corpus Domini: lavoriamo per una città del dialogo e del rispetto

La Santa Messa bilingue con il vescovo Ivo Muser in duomo, la tradizionale processione in centro storico e la festa comunitaria nel centro pastorale hanno caratterizzato oggi (domenica 22 giugno) a Bolzano la solennità del Corpus Domini, che coincide con la visita pastorale nel capoluogo. Il vescovo ha invitato le parrocchie e la comunità “a collaborare, dialogare e testimoniare la diversità del tessuto sociale e religioso della città.”

La solennità del Corpus Domini richiama la presenza reale di Gesù nel sacramento dell’Eucarestia: in duomo a Bolzano il vescovo Ivo Muser ha presieduto la celebrazione trilingue, accompagnata – come in tante parrocchie della Diocesi – dalla tradizionale processione nella quale l’ostia consacrata viene portata sotto un baldacchino ed esposta alla pubblica adorazione, simbolo di Gesù che percorre le strade dell’umanità. Quella del Corpus Domini è la processione più importante dell’anno liturgico e a Bolzano – dove è in corso la visita pastorale del vescovo – si è snodata con centinaia di fedeli delle parrocchie della pastorale cittadina, bandiere e gonfaloni lungo il centro storico e i portici fino alla benedizione finale in piazza Walther.

Nella sua omelia il vescovo ha espresso una convinzione, un invito e una speranza. “La convinzione – ha detto – che la vita ecclesiale oggi dia ancora un contributo importante alla società e alla convivenza. Una comunità senza la voce del Vangelo sarebbe molto più povera, più fredda, meno relazionale. Le persone di fede contribuiscono ancora molto in termini di valori, impegno e coesione alla vita della società civile nel suo complesso.” Chiaro anche l’invito di Muser alle persone di fede “a mettersi in gioco, a non ritirarsi nelle loro quattro mura, ad essere responsabili della convivenza, ad impegnarsi nel dialogo con i molti nuovi concittadini.” Ne consegue la speranza espressa dal vescovo “che noi, come comunità ecclesiale, mettiamo ciò che ci unisce sopra ciò che ci divide e quindi diamo il nostro contributo affinché la nostra comunità abbia un'anima.”

Durante la presentazione delle offerte sono stati portati all'altare i semi provenienti da tutte le parrocchie di Bolzano, come segno di comunione, unità e fecondità: “Possano le parrocchie bolzanine e le molteplici espressioni di vita ecclesiale di Bolzano creare sempre più reti tra loro, collaborare e testimoniare la comunione nella diversità del tessuto sociale e religioso della città”, ha sottolineato Muser. In conclusione, il vescovo ha invocato la benedizione “su tutti i responsabili in campo politico, sociale, economico, educativo, culturale e religioso, per convivere tutti nel dialogo e nel rispetto reciproco, nella gratitudine e nella speranza, nello spirito della condivisione e del perdono.”

La festa e le testimonianze

Dopo la processione si è aperta negli spazi attorno al Centro pastorale la terza edizione della Festa del Corpus Domini, che ha avuto per tema “Semi di speranza” ed è stata promossa da Comunione e liberazione, parrocchia del duomo, Katholisches Forum e diocesi. La festa ha visto il pranzo comunitario preparato dall’Associazione alpini e l’ascolto di tre testimonianze personali di chi vive la speranza concretamente nel lavoro di ogni giorno: Margret Bergmann (Medici dell’Alto Adige per il Mondo), don Giorgio Gallina (cappellano del carcere di Bolzano) e Gabriele Guatteri (educatore in un centro giovanile).