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Comunicati 2022

Dalla Diocesi la prima casa in legno

Il vescovo Ivo Muser ha inaugurato il nuovo edificio residenziale di quattro piani in legno massiccio realizzato dalla Diocesi in via Verdi a Bressanone in poco più di un anno. È il primo edificio multipiano interamente in legno del suo genere in Alto Adige. Il legno utilizzato per la costruzione proviene dai boschi di proprietà della Diocesi: si tratta in gran parte di materiale recuperato dopo i danni provocati dalla tempesta Vaia nel 2018. Il legno è stato tagliato in una segheria di Funes e trasformato a Prato Stelvio in elementi prefabbricati per pareti, soffitti e tetti.

La Chiesa come committente attribuisce molta importanza a un approccio sostenibile all’ambiente, alla società e al Creato. La decisione di costruire il complesso residenziale interamente in legno massiccio è maturata dopo varie discussioni con gli esperti dell’amministrazione forestale diocesana, quando sono emersi i vantaggi del legno come materiale da costruzione naturale. Il calcolo dell’analisi del ciclo di vita dell’edificio ha dimostrato che gli sforzi del committente, dei progettisti e degli artigiani sono stati ripagati: rispetto agli edifici tradizionali, sono state risparmiate 1.800 tonnellate di CO2.Responsabile di pianificazione e architettura del progetto era Christine Pfeifer di Appiano. I 12 nuovi appartamenti, costruiti grazie al lavoro di aziende e artigiani locali, hanno due, tre o quattro camere e una superficie abitabile netta compresa tra 42 m² e 80 m².

L’obiettivo della diocesi, sul piano della responsabilità sociale, è offrire spazi abitativi di dimensioni diverse sia per i singoli potenziali acquirenti che per le famiglie, al giusto canone e con prospettive a lungo termine. L’economo diocesano Franz Kripp sottolinea che “gli argomenti a favore del metodo di costruzione in legno sono stati molti e convincenti: la sostenibilità del materiale da costruzione, l’elevata qualità abitativa, il fatto che la stessa diocesi di Bolzano-Bressanone potesse fornire il materiale da costruzione attraverso il suo patrimonio forestale”.