Al Congresso eucaristico nazionale, parte del cammino sinodale della Chiesa in Italia, hanno partecipato circa 2000 persone provenienti dalle 226 diocesi italiane, che con un’ottantina di vescovi hanno condiviso celebrazioni e confronti sulla centralità dell’eucarestia nella vita comunitaria, per una Chiesa italiana in ascolto dei segni dei tempi, delle diverse realtà e del difficile momento tra crisi economica, guerra e pandemia.
A Matera la delegazione diocesana era guidata dal vescovo Ivo Muser e dal vicario generale Eugen Runggaldier, assieme al direttore dell’Ufficio pastorale Reinhard Demetz, l’incaricata diocesana per la vita consacrata suor Mirjam Volgger, il decano di Egna Gabriele Pedrotti, il diacono Davide Marchesi e i laici Ferdinando Granziol, Maria Rosa Martinatti e Paola Cecarini.
"Torniamo al gusto del pane - per una Chiesa più eucaristica e sinodale", questo il motto del Convegno eucaristico nazionale. “La condivisione del pane è al centro della nostra fede, perché nella condivisione incontriamo Dio e contribuiamo a costruire una società fraterna e solidale. La celebrazione dell'Eucaristia e l'impegno verso il prossimo sono inscindibili“, così il vescovo Muser.
All'arrivo, ai membri delle delegazioni diocesane è stata donata una borsa realizzata dai detenuti proprio per il Congresso con scampoli di tessuto. “Dio unisce le persone, in ogni tempo, in tutti i luoghi, in modo trasversale tra le classi sociali e in tutte le situazioni di vita. Nella celebrazione dell'Eucaristia questo incontro è reso possibile e le persone sono incoraggiate a mettersi al servizio gli uni degli altri“, ha sottolineato il vescovo. Papa Francesco ha presieduto la Santa Messa domenicale a conclusione del Congresso e sottolineato che l'Eucaristia ci incoraggia ad amare Dio e il prossimo.
