Il vescovo deve essere un testimone personale di uno molto più grande, del più grande. Tu es Christus. Si tratta di Te, o Cristo! E tutto il resto nella Chiesa cè soltanto perché Tu ci sei!, ha detto il vescovo Ivo Muser il 31 dicembre durante la S. Messa di ringraziamento nel Duomo di Bressanone, parlando del compito del vescovo e del motivo per cui il vescovo esiste nella Chiesa.Nel suo primo anno di servizio episcopale il vescovo si è presentato come un uomo aperto al dialogo, che con le sue parole e con le sue azioni rimanda sempre a LUI, a Cristo. Questo lo aveva già indicato un anno fa durante laggiornamento del clero e degli operatori pastorali, dove non aveva proposto un concetto pastorale dettagliato, ma aveva posto al centro della sua relazione il suo motto episcopale Tu es Cristus. Preghiere e incontriNelle due settimane successive allordinazione episcopale il vescovo Ivo Muser ha posto laccento su due temi che si ripeteranno nel primo anno di episcopato: la preghiera e lincontro. Nella prima settimana il desiderio del vescovo è stato infatti quello di celebrare leucaristica in luoghi simbolo della Diocesi e di incontrare quindi molte persone: Sabiona, Monte Maria, Santo Spirito, Oies, la casa di riposo Jesuheim, Pietralba e la S. Messa conclusiva nel Duomo di Bolzano.Mons. Muser ha visitato i carcerati, ha incontrato più volte gli insegnanti di religione, i responsabili per la pastorale sanitaria e spesso è andato a trovare il vescovo Karl Golser.Inoltre il vescovo Muser ha cercato occasioni per incontrare i giovani nella preghiera e nel dialogo, come ad esempio durante la via crucis dei giovani a Bressanone, durante il TheoTag del 14 febbraio a Bressanone, oppure quando ha risposto in videoconferenza su Skype alle domande degli studenti della scuola professionale di Bressanone. In queste occasioni il vescovo ha saputo cogliere i desideri dei giovani parlando in un linguaggio adatto alla loro età e raccontando della speranza che riempie la sua vita. SacerdotiGrande è stata la gioia di mons. Muser, a due settimane dallordinazione episcopale, ordinare diaconi Josef Augsten e Massimiliano Sposato, che il 24 giugno sono stati poi ordinati sacerdoti.Il vescovo Muser ha parlato spesso di uno sviluppo doloroso riferendosi allinnalzamento delletà media dei sacerdoti della Diocesi di Bolzano-Bressanone (circa 69 anni) e alla diminuzione del numero delle religiose negli ultimi 20 anni. Per questo il vescovo Muser durante la S. Messa del Crisma ha parlato dei problemi che i sacerdoti devono affrontare quotidianamente, così come delle fatiche pastorali e del fatto che le risorse umane diminuiscano, ma il lavoro e le sfide quotidiane aumentino. Proprio per questo continua a promuovere le giornate di ritiro per i sacerdoti e i diaconi. LadiniIl forte legame che unisce il vescovo Ivo Muser ai ladini si è esplicitato già dalla prima settimana dopo lordinazione episcopale con la sua visita a Oies dove, ai molti ladini riuniti, ha tenuto unomelia, interamente in lingua ladina, sullattualità del missionario p. Josef Freinademetz. Inoltre nel giorno del ricordo di p. Freinademetz, il 29 gennaio, è tornato ad Oies e nellomelia ha parlato del significato della chiesa missionaria. Ha inoltre preso parte come pellegrino, al pellegrinaggio dei ladini. EcumenismoIl vescovo Ivo Muser è stato eletto presidente della Commissione per lEcumenismo e il Dialogo Interreligioso della Conferenza Episcopale del Triveneto. Con questo incarico, durante la Settimana di preghiera per lunità dei cristiani, è stato ospite della comunità evangelica di Bolzano e ha preso parte ai festeggiamenti per i 150 anni della Comunità evangelica di Merano. MediaMons. Muser ha dimostrato da subito grande apertura e dialogo con e attraverso i media: ha risposto in programmi di diretta agli ascoltatori dellemittente diocesana Radio Grüne Welle e quelli della Rai; ha risposto settimanalmente in una rubrica del quotidiano Dolomiten. La sua presenza attraverso i media ha dimostrato la sua apertura al dialogo, la sua grande eloquenza e la sua fermezza nel prendere posizione per la Chiesa, come è successo per esempio, per la presa di posizione contro lapertura domenicale e festiva dei negozi. Attraverso la Conferenza dei decani si è espresso contro il mantenimento delle urne cinerarie in casa e lo spargimento delle ceneri allaperto e si è espresso contro la distribuzione della comunione durante le celebrazioni della Parola. Settimana della vitaPer la celebrazione della Settimana della vita ha tracciato nuove vie, per sottolineare in maniera forte il proprio schieramento nei confronti e a favore della vita. Nella Settimana per la vita ha fatto visita a delle strutture e istituzioni che si occupano della salvaguardia della vita: ha visitato il reparto neonatale dellospedale di Vipiteno, la scuola media di S. Giovanni a Campo Tures, la Suola materna ed elementare di Penone, il centro sociale di Cortaccia, le case di riposo di Campo Tures e Don Bosco di Bolzano, oltre che il centro di cure palliative Martinsbrunn, e infine, nel contesto della salvaguardia della vita, ha preso parte ad una celebrazione eucaristica con i religiosi e ad un convegno degli insegnanti di religione. 50° compleanno e 25° di ordinazione sacerdotaleGrande è stata la gioia per il il vescovo Ivo Muser poter celebrare il suo 50° compleanno con 1000 chierichetti della Diocesi di Bolzano-Bressanone a Roma, nel giorno delle ceneri. Durante lUdienza generale il Papa stesso gli ha fatto gli auguri pubblicamente.Ha festeggiato il 25° anni di ordinazione sacerdotale, dapprima a Gais (17 giugno), dopo a Bressanone (15 agosto). Aquileia2Testimoni di Cristo era il tema del secondo incontro delle Diocesi del Nord-Est, tenutosi a Grado e Aquileia dal 13 al 15 aprile che si incentrava sul tema della Nuova evangelizzazione. Il vescovo ha preso parte allincontro con 31 delegati della Diocesi. PellegrinaggiDall11 al 14 giugno si è tenuto il pellegrinaggio diocesano a Roma a cui hanno partecipato più di 200 pellegrini della Diocesi.Dal 24 al 27 settembre il vescovo ha poi preso parte al pellegrinaggio con i sacerdoti e i religiosi, toccando quelle città che tanto hanno significato per la storia della nostra Diocesi: Trento, Aquileia, Venezia, Imola e Padova. Altri momenti fortiIl 4 maggio vi è stata lunificazione delle due sezioni linguistiche della Caritas.Il 20 maggio mons. Muser ha consacrato la nuova Chiesa nel quartiere Firmian di Bolzano.Il 7 agosto il vescovo ha aperto il processo di beatificazione per Lucia Ripamonti.La più grande variazione del personale curiale è stata la nomina di don Michele Tomasi a Vicario generale della comunità italiana, che succede dal 1° settembre a don Giuseppe Rizzi. Quello che succederà a breve è lapertura dellAnno della fede il prossimo 11 ottobre, che porta con se molti significati e prospettive; oltre a questo il vescovo inizierà le visite pastorali in Diocesi.
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