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Comunicati 2025

Muser ai funerali del Papa: rendere concreta la speranza

Centinaia di migliaia di fedeli hanno dato l'addio a papa Francesco oggi, sabato 26 aprile 2025, in Piazza San Pietro a Roma Dopo la celebrazione funebre, a cui hanno partecipato anche il vescovo Ivo Muser e una delegazione della diocesi di Bolzano-Bressanone, il vescovo ha invitato la comunità a trasmettere l'eredità di papa Francesco: rendere visibile la speranza, stare dalla parte dei più deboli e promuovere la pace: “Ora tocca a noi concretizzare la speranza e portare avanti l’esempio e i temi cari a papa Francesco”.

Circa 250mila fedeli e delegazioni da 130 Paesi si sono riuniti attorno al sagrato della basilica di San Pietro a Roma per le solenni esequie di papa Francesco. La celebrazione è stata presieduta dal decano dei cardinali Giovanni Battista Re. Il vescovo Ivo Muser ha preso parte alla cerimonia funebre insieme al vicario generale Eugen Runggaldier, al cancelliere diocesano Fabian Tirler e al segretario del vescovo Michael Horrer. Nelle sue prime impressioni al termine della celebrazione, monsignor Muser ha sottolineato due atteggiamenti centrali: la gratitudine per l'opera e l’esempio di papa Francesco e la speranza nella pienezza della vita in Dio.

Impressioni da Roma

“Torno a casa – ha detto monsignor Muser – portando con me due grandi sentimenti: gratitudine e speranza. Gratitudine per tutto ciò che papa Francesco ha donato alla Chiesa e al mondo. E speranza, la speranza pasquale. Siamo tutti invitati a essere pellegrini, pellegrini di speranza come ci invita questo Anno Santo.”

In particolare, da Roma il vescovo sottolinea: “Mi ha toccato profondamente ciò che mi ha raccontato il comandante delle Guardie Svizzere oggi in piazza San Pietro. Mi ha detto che domenica scorsa, la domenica di Pasqua, per papa Francesco doveva essere un momento importante: voleva essere tra la sua gente.” Le persone che gli erano attorno, continua il vescovo, “avevano la sensazione che la fine era vicina. E anche il Papa lo sentiva. Con le ultime forze ha impartito ancora una volta la benedizione pasquale. Poi ha voluto compiere un giro sulla piazza di San Pietro, per abbracciare simbolicamente un’ultima volta la Chiesa e il mondo. Ora ci auguriamo che papa Francesco possa godere della pienezza della Pasqua. Con questa speranza torno a casa.”

L’eredità di Francesco

Al termine della commovente cerimonia di addio al Santo Padre, il vescovo invita a mantenere viva la sua eredità nel tempo di oggi: “Ora tocca a noi rendere visibile e concreta la speranza e portare avanti ciò che era così importante per papa Francesco: stare al fianco delle persone che non hanno voce e promuovere ovunque nel mondo la pace, la riconciliazione e la fraternità, a cominciare nei nostri cuori, nelle nostre relazioni e tra le persone”.

Incontro con la Protezione civile

Dopo la messa funebre, il vescovo Muser ha incontrato e ringraziato gli operatori della Protezione civile altoatesina che hanno partecipato alla fase logistica e organizzativa del grande evento. Coordinati dall'Agenzia provinciale, una trentina di tecnici di Croce Bianca, Croce Rossa Italiana, Soccorso Acquatico Alto Adige, del Soccorso Alpino dell’Alpenverein e del Soccorso alpino e speleologico del CNSAS hanno supportato l'assistenza alle migliaia di romani e pellegrini.

Appello per la pace nel giorno dei funerali

Anche la diocesi di Bolzano-Bressanone ha aderito all'appello per la pace lanciato oggi al mondo in occasione dei funerali di Papa Francesco. Promotori sono stati i vescovi e i sindaci delle città italiane visitate dal Santo Padre nei suoi pellegrinaggi di pace: Verona, Firenze, Assisi e Lampedusa. Anche il vescovo diocesano Ivo Muser si è unito all’appello in cui si chiedeva che questa giornata delle esequie lanciasse un segnale di silenzio e di pace a livello internazionale: le armi devono tacere, il fuoco deve cessare, le parole di odio devono ammutolire. Una giornata di pace, un segno visibile di speranza, come vera espressione dell'addio a un uomo di pace. Tutte le persone di buona volontà sono state invitate a sostenere questo appello.