“Spes non confundit: La speranza non delude. Con queste parole tratte dalla Lettera ai Romani dell'Apostolo Paolo (Rom 5,5), Papa Francesco introduce la Bolla con cui annuncia l’indizione dell'Anno Santo 2025. A Roma inizierà nella notte di Natale 2024 e durerà fino alla solennità dell'Epifania del Signore, il 6 gennaio 2026. Un simbolo particolare di questo Anno Santo saranno le porte aperte nelle quattro basiliche principali di Roma (San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura). Ci sarà anche una quinta porta, che si trova nel penitenziario romano di Rebibbia. Queste Porte Sante sono il simbolo dell’amore e della misericordia di Dio.
Nello scritto con cui indice il giubileo, il Papa sottolinea quanto sia necessaria la speranza e quanto sia importante condividerla – in un mondo messo alla prova da guerre, crisi e minacce. Con sensibilità e vicinanza pastorale, descrive la condizione di molte persone, segnate dal pessimismo, dalla disperazione e dalla paura. Il motto dell'Anno Santo è: "Pellegrini di speranza". Il Santo Padre esorta la Chiesa e il mondo a dare, in quest'anno, concreti "segni di speranza". Come esempi, cita l'impegno per la pace, per i giovani, gli anziani, i malati, i poveri e i migranti. Abbiamo bisogno di speranza per accogliere la vita che nasce e per custodire e preservare la creazione minacciata e ferita. Il documento contiene anche "appelli per la speranza". Ad esempio, i Paesi più ricchi dovrebbero condonare i debiti ai Paesi più poveri – non per generosità, ma per giustizia.
L’Anno Santo nella nostra Chiesa locale
L’Anno Santo sarà celebrato anche in tutte le diocesi del mondo. Inizierà il 29 dicembre 2024, festa della Sacra Famiglia, e durerà fino alla festa della Sacra Famiglia del 28 dicembre 2025. Con gioia invito tutti alla celebrazione di apertura e di chiusura dell'Anno Santo diocesano, che si terranno nel Duomo di Bressanone alle ore 15. A tutti va l'invito cordiale a vivere questo Anno Santo come persone di speranza – unite tra di noi e nella comunità mondiale della nostra Chiesa.
Nella nostra diocesi ci sono sette chiese giubilari: il Duomo di Bressanone (dalla Pentecoste fino a ottobre sarà tuttavia la parrocchiale di Bressanone, poiché in Duomo sono previsti lavori di restauro), il Duomo di Bolzano, la chiesa dell’abbazia di Monte Maria, la chiesa di Santa Croce a Lana, il santuario della Madonna di Pietralba, la chiesa di Santa Croce a Sabiona, la chiesa di Oies. In queste sette chiese si può ottenere l'indulgenza giubilare. Rivolgo a tutti il mio invito cordiale a partecipare a pellegrinaggi personali e comunitari verso queste chiese giubilari, verso le quali anche io sarò in pellegrinaggio durante questo anno, lieto di poter incontrare quanti vorranno accompagnarmi.
Un evento dell'Anno Santo che attendo con particolare gioia è il pellegrinaggio dei giovani a Roma, che si terrà dal 28 luglio al 3 agosto 2025. A questo appuntamento invito di cuore tutti i giovani della nostra diocesi!
Un momento culminante dell'Anno Santo sarà il pellegrinaggio diocesano a Roma, che si svolgerà dal 27 al 30 ottobre 2025. La preghiera sulle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo e il varcare le Porte Sante dovrebbero rafforzarci come pellegrini e pellegrine di speranza.
Un particolare "segno di speranza" sarà un progetto sociale comune, che sarà avviato dalla nostra Caritas diocesana con il supporto di molti.
Con Maria verso Gesù
Con consapevolezza esprimo questo invito a celebrare l'Anno Santo l'8 dicembre, la solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria. Si tratta del giorno in cui Maria è stata generata e concepita dai suoi genitori. È un approccio originale al mistero della vita: la mia vita non è iniziata solo alla mia nascita, ma già nove mesi prima, al momento del mio concepimento. Con ogni concepimento inizia una nuova vita, una storia di speranza. Sin dal momento del concepimento, sono pienamente umano, voluto da Dio, unico e prezioso. Dio ripone la sua speranza in ognuno di noi!
Maria rappresenta un inizio con un significato unico per tutti noi. È completamente aperta all’operato di Dio in lei, perché porterà all’umanità Gesù, la fonte della speranza. Sin dalla sua concezione, è indissolubilmente legata al piano di salvezza di Dio. L'8 dicembre ha un legame fondamentale con il Natale. In questo giorno solenne celebriamo l'inizio della vita di colei senza la quale non ci sarebbe il Natale. Ci è donata come segno di speranza. Ci incoraggia a essere discepoli e discepole di speranza nel seguire Gesù e a diffondere speranza anche attraverso la nostra vita. Maria possa accompagnarci tutti in questo cammino: sempre verso Gesù, il Cristo. Lui è la Porta Santa, che Dio stesso apre e tiene aperta.
Auguro a tutti un buon cammino di riconciliazione e speranza attraverso l’Anno Santo 2025.”
Ivo Muser