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Una firma che può fare molto

Basta una firma sulla dichiarazione dei redditi per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica e una seconda firma per un’ulteriore 5xmille dell’IRPEF a servizi sociali svolti da diverse organizzazioni ecclesiali della nostra diocesi.

Avere una casa di proprietà, un’automobile, portare la famiglia al mare per due settimane in estate: fino a poco tempo fa questo era lo stile di vita di molti altoatesini, che, con pazienza, parsimonia e qualche sacrificio, riuscivano ad ottenere queste gratificazioni. Oggi invece, il costo della vita è aumentato, per molti troppo, e sempre più persone non riescono ad arrivare alla fine del mese, o a raggiungere un livello di modesto benessere. “Aiutare una persona non cambia il mondo intero, ma può cambiare l’intero mondo di quella persona”. Con questo slogan, scelto per promuovere le donazioni del 5 e dell’8 per mille alla Chiesa cattolica, la Caritas vuole riportare l’attenzione sulle storie personali di donne, uomini e nuclei familiari che si trovano in momentanea condizione di difficoltà, ma che con percorsi personalizzati possono essere accompagnate verso una vita dignitosa e autonoma.

La storia di Anna

Anna è un’impiegata part-time e non ha grandi entrate considerato che con il suo stipendio deve mantenere se stessa e il figlio di 9 anni. Essere una madre single le crea diverse preoccupazioni: tiene la caldaia dell’acqua calda al minimo, porta sempre con sé la calcolatrice quando va a fare la spesa, e spera di non dover affrontare spese straordinarie. Ogni piccola spesa evitata è per lei importante, nonostante gli assegni familiari. “Il mio grande timore è quello di non riuscire più a pagare le bollette e di perdere la nostra casa”, dice Anna a proposito delle preoccupazioni che la assillano. “Sono nervosa perché la nostra lavatrice è vecchia e presto dovrò andare dal dentista. Spero anche che le scarpe da calcio di Manuel non si rompano proprio adesso”. Anna si è rivolta al servizio di Consulenza debiti della Caritas, per ricevere buoni consigli su come risparmiare e anche un sostegno economico per saldare delle bollette arretrate. Ha potuto rifiatare, ma lei e il figlio devono ancora fare molte rinunce.

“L’Alto Adige è una terra ricca, ma non per tutti, anzi: in alcuni dei nostri servizi Caritas vediamo chiaramente come il divario tra ricchi e poveri si stia allargando”, afferma la direttrice della Caritas Beatrix Mairhofer. Sono soprattutto i genitori single, le persone con una pensione bassa e le famiglie più numerose a trovarsi in difficoltà. “Molto spesso il problema più grande è l’alloggio: in molti non riescono a trovare niente di accessibile, mentre altri guadagnano troppo poco per pagare le spese di affitto, le utenze, le bollette e i generi alimentari e sono quindi preoccupati di perdere la loro casa”. La Caritas interviene nelle situazioni più fragili accogliendo le persone, circa 1.000 all’anno, in case solidali e nelle strutture per senzatetto, oppure fornendo un sostegno di tipo economico per aiutare a pagare le bollette.

L’impegno della Caritas diocesana

Le persone con vulnerabilità economiche sono spesso esposte anche a forti pressioni psicologiche. “Anche in questo caso, il numero di persone che si rivolgono ai nostri servizi di consulenza è aumentato notevolmente. In un mondo troppo costoso, chi ha problemi di reddito rischia l’isolamento sociale. Alcuni tentano di addormentare le proprie preoccupazioni con sostanze stupefacenti che creano dipendenza, e finiscono per strada; aumentano le tensioni in famiglia e si rompono le relazioni”, spiega ancora la direttrice della Caritas Beatrix Mairhofer, elencando alcune delle conseguenze della povertà materiale.

Nell’ultimo anno la Caritas ha inoltre aumentato in modo significativo i contributi per il sostegno di spese mediche e farmaci, poiché gli aspetti che riguardano la salute sono tra i primi ad essere trascurati da chi ha a malapena di che vivere.

Gran parte delle attività della Caritas nei confronti delle persone bisognose sul territorio è coperto dal denaro che i contribuenti donano direttamente alla Caritas (5 per mille) e alla Chiesa cattolica (8 per mille) attraverso la loro dichiarazione dei redditi. “La Chiesa ci destina una parte significativa dell'8 per mille per permetterci di aiutare le persone che ne hanno bisogno”, sottolinea Mairhofer. I servizi della Caritas, inoltre, sono gratuiti e aperti a tutti, proprio grazie al contributo di queste firme delle dichiarazioni dei redditi. “Con la vostra firma avete la possibilità di decidere consapevolmente di destinare una parte delle vostre tasse ad attività benefiche e altruiste, facendo del bene senza costi aggiuntivi. Ogni giorno, a piccoli passi, possiamo aiutare una persona in più e stravolgere il suo mondo in positivo” sottolinea la direttrice della Caritas Beatrix Mairhofer, ringraziando in anticipo per questo segno visibile di solidarietà.

Vista da questa prospettiva, dunque, anche una semplice firma sulla dichiarazione dei redditi, può diventare un piccolo grande gesto di solidarietà. Il posto della Caritas è a fianco di chi è in difficoltà, e si rafforza dell’impegno delle persone che danno forma al suo intervento.

Come fare: info e video

Con i proventi dell’8xmille la Chiesa altoatesina può finanziare molto: sostentamento del clero, servizi pastorali in Diocesi, contributi per risanamenti e costruzioni nelle parrocchie, Caritas, progetti nelle missioni, interventi di formazione e aiuto nel mondo ed altri.

Ecco come sono stati impiegati i fondi dell’8x1000 in Diocesi:

  • 982.425 euro: interventi caritativi attraverso la Caritas
  • 1.308.489 euro: sSostentamento dei sacerdoti
  • 1.032.415 euro: esigenze di culto e pastorale
  • 119.003 euro: conservazione bene culturali.

Inoltre con una seconda firma è possibile destinare un’ulteriore quota pari al 5xmille dell’IRPEF a scopi sociali, tra cui anche a diverse organizzazioni ecclesiali-sociali della nostra Diocesi. Chi non presenta la dichiarazione dei redditi può destinare l’8xmille e il 5xmille con una firma sulla scheda allegata al modello CU. I pensionati che non hanno ricevuto il CU possono utilizzare una scheda prestampata che trovano nella propria parrocchia e che possono consegnare all’Ufficio postale, al CAAF o al consulente fiscale.

Molti degli interventi Caritas a favore delle persone in difficoltà non sarebbero possibili senza il sostegno proveniente dal 5 e 8 per mille. Aiutare una persona non cambia il mondo intero, ma può cambiare l’intero mondo di quella persona! Per ulteriori informazioni, notizie e video: Istituto diocesano per il sostentamento del clero (DSC), piazza Duomo 3, Bolzano, tel. 0471 306300, mail diuk.idsc(at)bz-bx.net, web www.bz-bx.net/it/8xmille