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Comunicazione della Diocesi di Bolzano-Bressanone

Indicazioni per le celebrazioni della Settimana Sante e della Pasqua 2021

Comunicazione della Diocesi di Bolzano-Bressanone

La Quaresima ci conduce verso la Pasqua. La festa rappresenta il culmine dell'anno liturgico e ci unisce nella preghiera e nella speranza con Gesù Cristo, crocifisso e risorto.

I fedeli sono invitati a partecipare alle celebrazioni della Settimana Santa e dei giorni di Pasqua, nella rigorosa osservanza delle misure precauzionali previste. Bisogna aver cura che tutti i fedeli indossino protezioni per la bocca e il naso, si disinfettino le mani, mantengano il distanziamento reciproco ed evitino assembramenti al momento dell’ingresso e dell’uscita dalla chiesa. Un servizio d’ordine vigila sul rispetto di tali misure e verifica che non entrino in chiesa più fedeli di quelli consentiti. La Santa Comunione si riceve solo sulla mano. Al termine delle celebrazioni la chiesa deve essere igienizzata e arieggiata. Per quanto riguarda i canti e la musica, si applica ancora il regolamento del 10 agosto 2020.

Se vengono offerte celebrazioni in live streaming, si invita a cancellare la trasmissione una volta terminata la celebrazione. Ogni celebrazione trasmessa via radio, tv e in diretta streaming consiste nell'offrire una partecipazione attiva alla celebrazione della Santa Messa: quindi in simultanea e non in differita.

Oltre a queste norme generali, la Conferenza Episcopale Italiana ha dato ulteriori indicazioni che riguardano la specificità delle celebrazioni della Settimana Santa e delle giornate pasquali. Nella nostra diocesi vanno osservate le seguenti direttive:

 

La liturgia della Domenica delle Palme inizia senza processione, come nella seconda forma prevista dal Messale Romano. Vanno evitati assembramenti di fedeli. I sacerdoti, i diaconi e gli altri ministri liturgici, così come gli altri fedeli, tengono in mano i rami d'ulivo o altri rami sempreverdi che hanno portato con sé o che sono stati distribuiti loro all’ingresso in chiesa. Si deve evitare di lasciare rami sul pavimento nel momento che precede l’inizio della celebrazione. I bambini che portano le scope di palma devono portarle con sé al loro posto a sedere.

La celebrazione può anche iniziare con la terza forma prevista dal Messale.

 

La Messa Crismale del Giovedì Santo viene celebrata alle ore 9 nel Duomo di Bressanone e trasmessa in video e audio nella chiesa parrocchiale di Bressanone. I sacerdoti e i diaconi sono invitati a portare alba e stola bianca per la concelebrazione o l'assistenza. I sacerdoti e i diaconi si recano direttamente in duomo o nella chiesa parrocchiale e indossano alba e stola nel loro posto a sedere. Si invita ad arrivare con adeguato anticipo in duomo o nella parrocchiale in quanto il rispetto delle misure precauzionali richiede più tempo per l'ingresso.

Gli oli santi possono essere ritirati in duomo (non nella sacrestia nord!) dopo la celebrazione. Anche in questo caso vanno rigorosamente osservate le distanze di sicurezza e le norme igieniche. Non si terrà l'incontro nell'Accademia Cusanus dopo la celebrazione.

 

Nella celebrazione della Cena del Signore il Giovedì Santo la lavanda dei piedi è omessa. Al termine della celebrazione il Santissimo Sacramento può essere portato nel luogo della reposizione. Viene conservato nel tabernacolo di un altare laterale. Non è permesso trasferire il Santissimo Sacramento in un'altra chiesa. In conclusione può aver luogo un'adorazione notturna ("Ora santa") rispettando il coprifuoco notturno, che, nella situazione attuale, è fissato alle ore 22.

 

Nel Venerdì Santo viene introdotta nella Preghiera universale un’intenzione aggiuntiva tra la nona (peri governanti) e la decima intenzione (per i tribolati):

Preghiamo, fratelli carissimi,

Dio Padre onnipotente,

perché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente:

allontani la pandemia, scacci la fame,

doni la pace, estingua l’odio e la violenza,

conceda salute agli ammalati,

forza e sostegno agli operatori sanitari,

speranza e conforto alle famiglie,

salvezza eterna a coloro che sono morti.

Preghiera in silenzio; poi il sacerdote dice:

Dio onnipotente ed eterno,

conforto di chi è nel dolore,

sostegno dei tribolati,

ascolta il grido dell’umanità sofferente:

salvaci dalle angustie presenti

e donaci di sentirci uniti a Cristo,

medico dei corpi e delle anime,

per sperimentare la consolazione promessa agli afflitti.

Per Cristo nostro Signore

All’atto di adorazione della Croce solo chi presiede la celebrazione tocca la croce. Per tutti gli altri l‘adorazione della croce avviene senza toccarla, bensì con un inchino.

 

La celebrazione della Veglia Pasquale si svolge come previsto dal Messale.

Per il solenne inizio della Veglia Pasquale i fedeli sono invitati a portare le candele da casa. Le candele accese non possono essere spente durante la celebrazione, ma bruciano fino al termine del rito o vengono spente in altro modo.

Se i fedeli desiderano portare a casa l'acqua benedetta dopo la celebrazione della Veglia Pasquale, devono portarsi da casa una bottiglietta d'acqua per averla sempre con sé. Questa sarà benedetta dal sacerdote.

Si chiede di programmare la Veglia Pasquale in modo tale che si concluda prima delle 22 e permetta ai fedeli di far ritorno alle loro case prima dell’inizio del coprifuoco. Lo stesso vale per le celebrazioni nella Solennità di Pasqua, che non devono iniziare prima delle 5.

 

La Santa Messa della Domenica di Pasqua viene celebrata come previsto. Allo stesso modo, i cibi pasquali vengono benedetti come consuetudine. I fedeli sono pregati di tenere i cibi pasquali nel loro posto a sedere.

 

Infine si ricorda che tra la 5a Domenica di Quaresima (21.3.2021) e la 2a Domenica di Pasqua (11.4.2021) è possibile concedere l'assoluzione generale per le persone malate e anziane nelle case di riposo, nelle case di cura e negli ospedali. Le norme specificamente previste devono essere rispettate. Alle persone che sono assistite in queste strutture viene in tal modo annunciata la misericordia di Dio e otterranno il perdono dei peccati.

Agli altri fedeli viene amministrato il sacramento della Riconciliazione nelle chiese nel rispetto delle misure precauzionali. Se per i credenti non è possibile accedere al sacramento della riconciliazione, è sufficiente che si pentano sinceramente dei loro peccati, desiderino il perdono dei loro peccati e si impegnino a vivere il sacramento della confessione nelle forme tradizionali non appena sia nuovamente consentito. In queste circostanze sono a loro rimessi i peccati (cfr. Catechismo della Chiesa cattolica n. 1452).

 

+ Ivo Muser,Vescovo

don Eugen Runggaldier, Vicario generale