Tra i presenti c'era la delegazione della nostra Diocesi di Bolzano-Bressanone, composta dal Vescovo Ivo Muser, Annamaria Fiung, Michele Dalla Serra, Reinhard Demetz e Paola Cecarini. Ecco una prima impressione raccontata da Paola: "La cosa più affascinante è stata rendersi conto delle tante esperienze e percorsi diversi che convivono nella Chiesa. È stato un confronto sincero e ricco". La sinodalità, come sottolineato durante i lavori, non è solo un evento ma un modo di essere Chiesa. Papa Francesco lo ha ribadito: la Chiesa deve alzarsi e rispondere alle urgenze di oggi, senza restare ferma e chiusa.
Un'atmosfera di speranza
Il Vescovo Ivo Muser ha condiviso la sua impressione sull'atmosfera speciale della Basilica. "Celebrare e discutere sul futuro della Chiesa proprio lì, dove riposa l’apostolo delle genti, ci ha dato la sensazione di essere parte di qualcosa di grande e importante". La forza del Sinodo è stata proprio questa: riunire persone diverse per cercare insieme risposte a domande cruciali per la missione della Chiesa. È saltato all’occhio in modo particolare l’entusiasmo e la passione dei delegati, persone impegnate nel vivo della pastorale delle loro chiese locali. Michele Dalla Serra, con convinzione e grinta, ha parlato di quanto sia stato importante vedere la disponibilità a cambiare: "Non era solo un ascoltare passivo, ma una vera collaborazione. C’era voglia di far partire dinamiche che portassero a cambiamenti concreti." I temi discussi hanno incluso una maggiore responsabilità dei laici, nuove forme di gestione delle parrocchie e un rinnovato spirito missionario. Sui tavoli sinodali i delegati hanno preso visione delle schede pratiche incentrate su diverse tematiche, tra cui il ruolo delle donne e dei giovani, la trasmissione della fede, il rilancio della formazione a tutti i livelli e la riforma delle strutture e degli approcci della pastorale.
Dalla discussione alla realtà
Annamaria Fiung ha sottolineato la concretezza del lavoro svolto: "Si è visto che si sta andando oltre le parole, che si sta già gettando le basi per decisioni pratiche, il cui esito inciderà molto nel vissuto delle nostre parrocchie". Questo è cruciale perché l’obiettivo del cammino Sinodale è quello di rilanciare la missione della Chiesa in un Paese che cambia rapidamente. I lavori del Sinodo non finiscono qui: le proposte discusse saranno portate nelle diocesi in gennaio e febbraio per ulteriori approfondimenti e si prevede un’altra assemblea sinodale nella primavera del 2025 (31 marzo - 4 aprile), dove si cercherà di concretizzare le idee e trasformarle in azioni pratiche.
L’assemblea sinodale ha permesso di fare esperienza di una sinodalità non come un'idea o un progetto, ma come un cammino concreto per vivere la Chiesa come comunità che dialoga e cresce insieme. Questo processo ci invita a camminare fianco a fianco, ascoltando le voci di tutti e lavorando per trovare risposte comuni alle sfide di oggi. Per la nostra Chiesa di Bolzano-Bressanone e per tutte le Chiese in Italia, la sinodalità rappresenta la possibilità di costruire una casa dove ciascuno si senta accolto e testimoni nel mondo parte di un percorso condiviso testimoni nel mondo il regno di Dio, il suo amore incondizionato per ognuno di noi.