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Celebrazione della Parola e distribuzione della Comunione

L’Eucarestia è la celebrazione centrale della Chiesa. In quanto “centro, fonte e vertice”, come dice il Concilio Vaticano II, tutte le altre celebrazioni sono ad essa orientate. La celebrazione della Parola acquista sempre più importanza nelle parrocchie e nelle unità pastorali della nostra Diocesi. Essa ha un proprio e distinto ruolo e modalità nella preghiera comunitaria. Per questo come Vescovo dichiaro: la celebrazione della Parola non può essere unita alla distribuzione della Comunione. Le uniche eccezioni sono le celebrazioni della Parola negli ospedali, nelle case di riposo e le celebrazioni con persone malate o deboli che ricevono la comunione in casa.Vorrei sottolineare il fatto che nella celebrazione della Parola è presente la Parola stessa di Dio. All’annuncio segue la risposta della comunità nel silenzio, nella confessione di fede, nella lode e nella preghiera. Invece la distribuzione della Comunione fa parte della celebrazione eucaristica ed è unita strettamente all’offertorio, alla preghiera eucaristica e ai riti di comunione.Esprimo il mio ringraziamento ai sacerdoti, ai diaconi e a coloro che presiedono le celebrazioni della Parola per il loro servizio e incoraggio l’impegno di incentivare le celebrazioni della Parola nelle comunità parrocchiali come un’importante colonna della Liturgia comunitaria.Nel medesimo tempo raccomando di apprezzare e sperimentare l’intera ricchezza di celebrazioni offerte dalla Chiesa: accanto alla celebrazione eucaristica e alla celebrazione della Parola, anche la Liturgia delle Ore, l’adorazione e funzione eucaristica, la preghiera comunitaria del rosario e tutte le forme ecclesiali di preghiera.