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Comunicati 2018

Ricordare il vescovo Wilhelm è proseguire nel suo impegno

Celebrato oggi a Bressanone il decimo anniversario della morte del vescovo Wilhelm Egger, colpito da arresto cardiaco nella sua abitazione la sera del 16 agosto 2008. Aveva 68 anni, era presule da 22. Il vescovo Muser ha letto alcuni passaggi del testamento spirituale e rimarcato le raccomandazioni di monsignor Egger alla società altoatesina, nel segno del suo motto “Syn“.

Nel duomo di Bressanone gremito di fedeli il vescovo Ivo Muser ha ricordato oggi che nel 2006 monsignor Wilhelm Egger scrisse il suo testamento spirituale, "quel testo che il 21 agosto 2008, il giorno del suo funerale, ho potuto leggere pubblicamente proprio in questo luogo." Nel decimo anniversario della scomparsa del presule, Ivo Muser - che fu anche segretario particolare di Egger - ha voluto leggere un passaggio di quel testamento spirituale, "l'eredità che il vescovo Wilhelm ha lasciato alla Chiesa locale." Ancora oggi ha molto da dirci, ha specificato Muser: "Ci invita a pensare al suo motto Syn, a viverlo e testimoniarlo da cristiani nella nostra diocesi e nella nostra terra, con la sua storia, le sue ferite e le sue sfide, con i suoi tre gruppi linguistici e con la nostra responsabilità verso i nuovi cittadini in un Alto Adige casa comune."

Il vescovo Muser ha poi rimarcato alcune raccomandazioni di Egger alla società altoatesina. "Sforzatevi di essere una società di relazioni e non una società che erige muri mentali, etnici, culturali e religiosi. E poi ancora il vescovo Egger esortava a diventare una comunità che, ispirata dalla parola di Dio, riconosce e vive i segni dei tempi. E chiedeva di impegnarsi a conservare e recuperare il volto cristiano della domenica, perché il giorno del Signore è la base della nostra identità cristiana, è il giorno da vivere con e per le persone."

Ricordare è anche guardarsi dentro, ha aggiunto Muser: "Ricordarsi del vescovo Wilhelm, dell'uomo, del frate cappuccino, del sacerdote, del professore di Nuovo Testamento e dei suoi anni di servizio episcopale, deve suscitare in noi una domanda precisa: come possiamo proseguire e trasmettere ciò che per lui era importante?" Perché ricordare con gratitudine, ha concluso Muser, vuol dire anche assumersi un impegno, un compito da svolgere ora.
Tra i molti concelebranti, oltre al vicario generale Eugen Runggaldier, c'era anche padre Kurt Egger, il fratello gemello dello scomparso vescovo.