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Dal 2018 il giornale diocesano Il Segno esce con un nuovo formato e una nuova veste, quella della pubblicazione mensile, per continuare a raccontare la vita della comunità della Chiesa di Bolzano-Bressanone. Il Segno viene distribuito assieme al quotidiano Alto Adige.
La Diocesi di Bolzano-Bressanone, proprietaria e editrice del Segno, rinnuove l’appuntamento ogni primo mercoledì del mese, sempre in abbinata al giornale quotidiano. L’impegno del mensile diretto da Paolo Ferrari, responsabile dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi, è quello di proporsi con la passione competente e la professionalità che hanno contraddistinto Il Segno in questi anni sotto la guida di Paolo Valente prima e Irene Argentiero poi, nel solco della strada tracciata dal suo storico direttore don Giorgio Cristofolini.
Il Segno è ovviamente aperto a chi vuole partecipare alla vita della comunità ecclesiale segnalando notizie e iniziative, che possono essere inviate all’UCS, piazza Duomo 2, Bolzano, (tel. 0471 306208), info(at)bz-bx.net
Nel numero di dicembre in primo piano un bilancio a dieci anni dall’inizio del sinodo diocesano, con i passi fatti e i cantieri ancora aperti. Poi uno sguardo al nuovo percorso delle cresime che si sta ultimando nelle parrocchie altoatesine e la presentazione della nuova guida della diocesi con i consigli per il risparmio energetico in chiese e centri pastorali. Sul Segno di dicembre anche un Avvento e un Natale particolari, quelli che si vivono quest’anno in Israele e Palestina, attraverso l’intervista al vicario generale della Custodia di Terrasanta. Nel giornale anche l’avvio del progetto contro gli abusi nella Chiesa locale e un commento della teologa Vantini al dramma dei femminicidi. Prosegue poi il viaggio alla scoperta dei missionari altoatesini nel mondo e delle corali parrocchiali di lingua italiana in Alto Adige.
Sul Segno di ottobre il dibattito sulla Chiesa del futuro in Alto Adige: gli interventi del vescovo e degli ospiti della società civile al convegno pastorale a Bressanone, i primi passi del Sinodo a Roma con i delegati diocesani. Sul Segno anche l’appello delle associazioni cattoliche altoatesine ai partiti e ai candidati in vista delle elezioni provinciali del 22 ottobre, la presentazione della Giornata missionaria mondiale 2023, delle iniziative per i giovani dedicate all’anniversario di Josef Mayr Nusser e della rassegna Le vie del sacro al Teatro Cristallo, che porterà a Bolzano tra gli altri il cardinale Gianfranco Ravasi.
Nel numero di settembre in primo piano il Tempo del Creato, con le iniziative concrete della diocesi per la tutela del clima, l’energia e una conversione ecologica. Sul Segno il riepilogo di tutti i trasferimenti scattati a settembre in diocesi, la nuova stagione dell’Istituto di scienze religiose con le tante offerte formative e culturali dall’autunno 2023, la presentazione del Convegno pastorale del 22 settembre a Bressanone che apre il nuovo anno di lavoro diocesano. Il Segno fa anche il punto sui nuovi passi del progetto dedicato all’elaborazione e alla prevenzione degli abusi.
Nel numero di luglio/agosto in primo piano i preparativi per la Giornata mondiale della gioventù di inizio agosto, che vedrà a Lisbona anche decine di giovani altoatesini con il vescovo Muser. Sul Segno poi il racconto dell’esperienza speciale degli studenti di alcune scuole medie di Bolzano e Merano protagonisti alla radio diocesana. Spazio anche all’iniziativa a favore dei missionari nella Domenica di San Cristoforo, alla Giornata dedicata a nonni e anziani, ai nuovi avvicendamenti che scattano in diocesi dal 1° settembre, al caso del nuovo Preside dello Studio teologico di Bressanone bocciato dal Vaticano. Dopo la pausa in agosto, Il Segno tornerà in edicola con il numero di mercoledì 6 settembre.
Nel numero di giugno spazio ai problemi del carovita e degli alloggi in Alto Adige e agli interventi della Chiesa per aiutare nelle emergenze sociali, sia sul fronte abitativo che dei sostegni morali e materiali a famiglie e singoli. Sul giornale si parla poi, con l'arrivo dell'estate, degli itinerari di fede tra le montagne, ovvero 25 percorsi spirituali da scoprire nella natura in Alto Adige. Sul Segno continuano i ritratti dei missionari altoatesini (questa volta la meranese Delia Boninsegna), si parla dei nuovi sviluppi del Sinodo con l'apertura al voto dei laici e si raccontano belle esperienze di comunità che arrivano da Sinigo e Maia Bassa, da Laives e dalle aggregazioni laicali diocesane. Tante foto, infine, per ripercorrere la Lunga notte delle chiese edizione 2023. Questo e molto altro sul Segno di giugno 2023.
In questo numero spazio alla campagna dell’8xmille alla Chiesa cattolica e ai tanti progetti e servizi assicurati dalla Diocesi e dalla Caritas grazie alle offerte dei contribuenti che firmano sulla dichiarazione dei redditi. Sul Segno vengono poi presentate le nuove linee guida per il rispetto del linguaggio di genere (maschile-femminile) nei testi della Chiesa altoatesina e due eventi in preparazione: la Veglia di Pentecoste delle associazioni ecclesiali (sabato 27 maggio) e la Lunga notte delle chiese edizione 2023 (venerdì 2 giugno). Sul Segno anche il ricordo dei sacerdoti deceduti negli ultimi 12 mesi e gli auguri a quelli che nel 2023 celebrano il giubileo dell’ordinazione.
Nel numero di aprile del mensile diocesano Il Segno spazio al tempo pasquale con gli auguri alla comunità altoatesina dei tre vescovi originari della nostra diocesi: il vescovo di Bolzano-Bressanone Ivo Muser, il bolzanino Michele Tomasi vescovo di Treviso e il nunzio apostolico vaticano in Giordania arcivescovo Giampietro Dal Toso, originario di Laives. Sul Segno poi dal Giardino delle religioni di Bolzano arriva l’appello al dialogo e all’incontro delle diverse comunità di fede e confessioni che vivono in Alto Adige. Il giornale fa anche il punto sul cammino sinodale a Roma e sugli incontri in diocesi dedicati ai nuovi consigli parrocchiali e alle nuove responsabilità dei laici in parrocchia. Tra gli incontri del mese, quelli con il missionario bolzanino in Brasile Pierluigi Sartorel e con il vescovo ucraino giunto a Bolzano per raccontare il dramma del suo popolo.
Nel numero di marzo spazio al tempo di Quaresima: con la lettera pastorale del vescovo, le iniziative solidali di Caritas e associazioni altoatesine e i consigli pratici per avvicinarsi alla Pasqua. Sul Segno poi le parole di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, dopo un anno di guerra in Ucraina, e i resoconti di due importanti appuntamenti diocesani: il convegno sulla pastorale giovanile e l’incontro delle 90 guide della celebrazione della Parola. Proseguono i ritratti dei missionari altoatesini nel mondo e le riflessioni dei laici sul tema diocesano annuale. E ancora la presentazione del nuovo annuario teologico Bressanone.
Nel numero di febbraio spazio al rapporto tra attualità e mass media nell’incontro del vescovo con i giornalisti per il patrono Francesco di Sales, incentrato su 4 temi forti del momento: crisi e guerra, emergenza casa, lotta agli abusi, elezioni provinciali. Sul Segno poi l’intervista ai due nuovi moderatori del Consiglio pastorale, una riflessione da Pietralba sulla giornata della vita consacrata e un’intervista su guerra, Europa e chiesa al politologo Vittorio Parsi, che ne ha parlato con i vescovi del Triveneto. Proseguono poi i ritratti dei missionari altoatesini nel mondo e le riflessioni dei laici sul tema diocesano annuale.
Il numero di gennaio del Segno, il primo del 2023, ripercorre il legame speciale del papa emerito Benedetto XVI con Bressanone, la nostra diocesi e l’Alto Adige, attraverso i momenti principali delle 11 vacanze trascorse da Joseph Ratzinger in Alto Adige tra il 1967 e il 2008 e con un ricordo scritto dal vescovo Ivo Muser. Sul giornale di gennaio anche il programma dei pellegrinaggi diocesani nel 2023, che spaziano dal Messico alla Norvegia, e la prima puntata di una nuova serie che presenta i missionari altoatesini al lavoro nel mondo. Sul mensile la retrospettiva dei momenti principali del 2022 diocesano, le speranze di pace della comunità ucraina di religione greco-cattolica che vive in Alto Adige e la festa con i diaconi permanenti altoatesini per i 25 anni dall’istituzione del ministero nella Chiesa locale.