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Pontificie Opere Missionarie

Fondazione di Religione Missio

La Fondazione Missio è nata nel 2005 come “organismo pastorale costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana al fine di sostenere e promuovere, anche in collaborazione con altri enti e organismi, la dimensione missionaria della comunità ecclesiale italiana, con particolare attenzione alla missio ad gentes e alle iniziative di animazione, formazione e cooperazione tra le Chiese” (Statuto, art. 2).
 
Essa rappresenta l’eredità del lungo cammino di sensibilità missionaria delle nostre comunità, che ha sempre trovato nelle Chiese locali, negli Istituti religiosi, nel laicato, nelle associazioni e specialmente nella storia di santità di tanti missionari e missionarie sul campo una preziosa e concreta risposta alla vocazione “cattolica” del Vangelo.
 
A livello nazionale, Missio raccoglie l’esperienza di organismi sorti a servizio della missione in tempi e modalità differenti, chiamati ora a un’azione unitaria:
1) la Direzione nazionale delle Pontificie Opere Missionarie; www.missioitalia.it/index.php
2) il Centro Unitario per la cooperazione missionaria tra le Chiese (CUM) di Verona, nato come Comitato ecclesiale italiano per l’America Latina (CEIAL), destinato ai soli missionari per l’America Latina, divenuto poi con successive tappe punto di riferimento per la formazione sia dei missionari partenti, sia del personale apostolico non italiano operante in Italia;
3) l’Ufficio Nazionale per la cooperazione missionaria tra le Chiese istituito presso la Segreteria generale della CEI.
 
Tali organismi, che per un certo tempo hanno operato e sono cresciuti parallelamente, agiscono oggi unitariamente nell’ambito di Missio per sviluppare i tre aspetti operativi della pastorale missionaria: l’animazione, la cooperazione e la formazione.
 
Missio promuove anche la comunione fra tutti i soggetti missionari in Italia, rappresentati, oltre che dagli ambiti nazionali e diocesani, da Istituti religiosi “aventi missioni”, da Istituti missionari, dal laicato diocesano e dal laicato impegnato nel volontariato internazionale, da innumerevoli organismi e associazioni, dal servizio missionario offerto da altri soggetti pastorali (ad es. Caritas Italiana e Azione Cattolica Italiana), dal variegato mondo dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità.
 
La Commissione Episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese – il cui Presidente è per statuto anche Presidente di Missio – segue e accompagna i passi dell’organismo in spirito di fraterna cordialità.
 

Pontificie Opere Missionarie

Nel decreto Ad Gentes del Concilio Vaticano II le Pontificie Opere Missionarie (PPOOMM) sono raccomandate «sia per infondere nei cattolici, fin dalla più tenera età, uno spirito veramente universale e missionario, sia per favorire una adeguata raccolta di sussidi a vantaggio di tutte le missioni e secondo le necessità di ciascuna» (n. 38).
 
Giovanni Paolo II nella Redemptoris Missio ricorda espressamente che «le quattro Opere Missionarie – Propagazione della Fede, San Pietro Apostolo, Infanzia Missionaria e Unione Missionaria – hanno in comune lo scopo di promuovere lo spirito missionario universale in seno al popolo di Dio» (n. 84).
 
Con Pontificie Opere Missionarie indichiamo dunque quattro realtà nate in modo indipendente e affidate poi come pontificie alla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, presso la quale sono coordinate da un apposito Comitato direttivo; esse sono:
1) la Pontificia Opera della Propagazione della Fede ( POPF)
2) la Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria (POIM)
3) la Pontificia Opera di San Pietro Apostolo (POSPA)
4) la Pontificia Unione Missionaria (PUM)

Tutte le chiese locali fanno parte del mandato della Chiesa universale. Questa nuova consapevolezza missionaria vede la Giornata Missionaria Mondiale oggi come la domenica della Chiesa universale. 

E’ compito nostro ricordare alla Chiesa locale la sua chiamata alla missionarietà e sostenere le iniziative missionarie delle parrocchie. 

La Giornata Missionaria Mondiale vuole renderci consapevoli che la Chiesa locale è parte della chiesa universale e perciò deve assumersi la responsabilità verso la Chiesa universale. 
La colletta della Giornata Missionaria Mondiale è perciò trasmessa alle Pontificie Opere Missionarie. 

La Pontificia Opera di San Pietro Apostolo è l’organo ufficiale della Chiesa che promuove un programma di sostegno, spirituale e materiale, alle vocazioni sacerdotali delle missioni in tutto il mondo. E’ suo il compito di favorire lo sviluppo delle giovani Chiese di missione sostenendo con vari mezzi la formazione del personale apostolico locale. In poco più di cento anni l’Opera è riuscita a raccogliere attorno a sé migliaia di persone, accomunate dal medesimo impegno in favore dei seminaristi delle Chiese del sud del mondo. In particolare, attraverso un fondo universale di solidarietà, vengono forniti in maniera regolare i mezzi economici necessari alla costruzione dei seminari e al mantenimento dei seminaristi. Attualmente sono affidati all’Opera circa 78.000 seminaristi distribuiti in poco meno di 1.000 seminari. Ogni offerta, anche la più piccola, diviene espressione concreta della cattolicità della Chiesa e della comunione universale dei credenti.
 
Per informazioni rivolgersi o all'ufficio missionario di Bolzano (0471/306213) oppure direttamente a Roma www.missioitalia.it
 
L’Adozione missionaria di un seminarista
Desideri in particolare accompagnare il cammino vocazionale di un giovane africano, asiatico, latinoamericano o dell’Oceania fino alla sua ordinazione sacerdotale?
Puoi farlo, accogliendolo nella fede come un vero e proprio figlio “adottivo” attraverso l’adozione missionaria.
Ti chiediamo di pregare in modo speciale per lui e di accompagnare la tua preghiera con un piccolo contributo economico destinato al mantenimento di tutti i seminaristi delle Chiese di missione sostenuti dalla Pontificia Opera di San Pietro Apostolo.
 
Chi può sottoscrivere un’adozione?
Tutti: persone singole, famiglie, gruppi, comunità religiose e parrocchiali.
Si può chiedere che l’adozione missionaria sia dedicata al ricordo di una persona cara, al suffragio di un defunto, alla memoria di una particolare circostanza.
 
Cosa ricevi se cominci una adozione missionaria?
•Un attestato contenente foto e dati essenziali relativi al seminarista adottato.
•Ogni anno un aggiornamento riguardante il cammino scolastico del seminarista.
 
Quanto deve durare un’adozione?
Almeno cinque anni e si conclude con l’ordinazione sacerdotale del seminarista.
Nel caso in cui l’adottato venga ordinato sacerdote prima che siano compiuti cinque anni dall’inizio dell’adozione o se egli per altre ragioni lasciasse il seminario, i benefici dell’adozione vengono trasferiti ad un altro seminarista. Di tutto ciò Missio darà pronta comunicazione all’adottante.
 
Quanto costa adottare un seminarista?
Ogni adottante è libero di indicare il contributo economico per il quale intende impegnarsi. A puro titolo di orientamento si suggeriscono le seguenti somme, rateizzabili in cinque anni:

  • •adozione parziale: € 250,00 (contributo minimo al mantenimento di un seminarista per cinque anni)
  • •adozione totale: € 2.600,00 (mantenimento completo di un seminarista per cinque anni).

È possibile sottoscrivere un’adozione perpetua con il versamento unico di € 7.750,00 la cui rendita viene annualmente destinata al mantenimento di un seminarista.
 
Breve storia della Pontificia Opera di San Pietro Apostolo
Espressione significativa del “genio femminile” missionario, l’Opera muove i primi passi in Francia nel 1889 per iniziativa di una giovane, Jeanne Bigard, e di sua madre Stephanie.
Madre e figlia frequentano abitualmente la Società delle Missioni Estere di Parigi.
In una lettera indirizzata alla famiglia Bigard del 1 giugno 1889, Mons. Cousin, vescovo di Nagasaki (Giappone), esprimeva il suo rammarico nel rimandare in famiglia, per mancanza di fondi, ragazzi che “avrebbero potuto diventare eccellenti seminaristi e buoni sacerdoti”. Lo scritto del vescovo missionario suona per le due donne come una vera e propria chiamata: il sostegno alla formazione del clero indigeno sarebbe stata la vocazione cui offrire, senza riserve, tutta la loro vita.
Intorno alle due donne nasce un sodalizio che si propone di aggregare persone disponibili a sostenere gli studi dei seminaristi attraverso la creazione di borse di studio annuali e perpetue, offerta quotidiana della preghiera e del lavoro.
L’Opera si estende velocemente. La Santa Sede il 3 maggio 1922 la rende organizzazione pontificia, con il fine di assicurarne l’efficacia e di sottolinearne il carattere universale.

Giornata Missionaria Mondiale dei Ragazzi
 
Il 6 gennaio, festa dell’Epifania cioè della manifestazione di Gesù a tutti i popoli, in tutte le comunità cristiane del mondo si celebra la Giornata missionaria dei ragazzi: un’occasione speciale in cui i ragazzi si rendono veri e propri annunciatori del Vangelo, veri e propri missionari in parrocchia e, un giorno, nel mondo intero attraverso la preghiera e la solidarietà con i coetanei meno fortunati. Anche i Ragazzi Missionari, testimoniando la gioia dell'amicizia con Gesù, sono un segno in mezzo ai loro amici, tante piccole luci che illuminano il sentiero che conduce all'incontro con Cristo e la Sua Buona Novella e in questa festa i Ragazzi Missionari dei cinque continenti celebrano il loro impegno per la Missione.
Per saperne di più: www.missioitalia.it

Giornata In memoria dei Missionari Martiri, 24 marzo
 
24 marzo: Giornata di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri
 
Il 24 marzo 1980, mentre celebrava l’Eucaristia, venne ucciso Monsignor Oscar A. Romero, Vescovo di San Salvador nel piccolo stato centroamericano di El Salvador. La celebrazione annuale di una Giornata di preghiera e digiuno in ricordo dei missionari martiri, il 24 marzo, prende ispirazione da quell’evento sia per fare memoria di quanti lungo i secoli hanno immolato la propria vita proclamando il primato di Cristo e annunciando il Vangelo fino alle estreme conseguenze, sia per ricordare il valore supremo della vita che è dono per tutti. Fare memoria dei martiri è acquisire una capacità interiore di interpretare la storia oltre la semplice conoscenza.
Per saperne di più: www.missioitalia.it