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Predigten

Diakonenweihe

Liebe Weihekandidaten Massimiliano, Urs und Walter, liebe festlich gestimmte Schwestern und Brüder im Glauben! Cari confratelli e cara comunità in festa! Wenn ich für diese Feier der Diakonenweihe die biblischen Texte hätte auswählen müssen, wäre ich nie auf die Texte gekommen, die uns jetzt als Wort Gottes verkündet worden sind. Es sind aber die biblischen Texte, die für diesen Sonntag von der Leseordnung der Kirche vorgesehen sind. Und so lade ich mich und uns alle ein, dass wir uns unter dieses Wort stellen, das wir uns nicht ausgesucht haben, das uns aber heute zugesagt wird. Es sind herausfordernde und starke Texte für die Zeitgenossen Jesu damals und genauso für uns und für unsere Zeit. Die Lesung aus dem Buch Genesis gipfelt in der Aussage: „Darum verlässt der Mann Vater und Mutter und bindet sich an seine Frau, und sie werden ein Fleisch“ (Gen 2,24). Und der Schlüsselsatz des Evangeliums lautet: „Was aber Gott verbunden hat, das darf der Mensch nicht trennen“ (Mk 10,9). Liebe Weihekandidaten, bevor ich Euch zu Diakonen weihe, werde ich Euch fragen, ob ihr bereit seid, dieses Amt zu übernehmen mit allem was dazugehört: Treue zum Glauben der Kirche, Gebet, Verkündigung des Wortes, Sorge für die Armen, kirchlicher Gehorsam. Ich werde Euch auch fragen, ob ihr entschlossen seid, um des Himmelreiches willen ein eheloses Leben zu führen; zwei von Euch haben schon als Ordensleute versprochen, die Ehelosigkeit als Gelübde zu leben. Gerade diese Verpflichtung stößt heute bei vielen Menschen auf Verständnislosigkeit. Das braucht uns nicht zu wundern. Der christlichen Ehe, wie sie uns so eindringlich von den biblischen Texten dieses Sonntags verkündet wird, ergeht es nicht viel anders. Die unauflösliche Ehe, wie Gott sie in seinem Schöpfungsplan will, stößt heute – ausgesprochen, unausgesprochen – oft auf wenig Verständnis. Die Wertschätzung der Ehe und die Wertschätzung der Ehelosigkeit um des Himmelreiches willen gehen Hand in Hand. Die Verunsicherung im einen hat die Verunsicherung im anderen zur Folge; und die Hochschätzung des einen ist mit der Hochschätzung des anderen verbunden. Spesso mi viene fatta la domanda se oggigiorno si possa pretendere da un giovane uomo una vita celibe, se nelle circostanze attuali sia ancora possibile vivere in questo modo. Ho soltanto una spiegazione che motivi tale decisione per il celibato ed è tratta dal Vangelo: per LUI. Perché un uomo sposa la sua donna e perché una donna sposa il suo uomo? Perché l’altro è così come è, ed entrambi hanno fiducia: l’altro mi ama e mi è fedele, nella gioia e nel dolore, in salute ed in malattia, finché la morte non ci separi. Una delle promesse più belle e più profonde che gli uomini possano osare e fare!Perciò anche il celibato cristiano è possibile, perché Cristo è, così come è. Una volta Charles de Foucauld aveva detto: “Soltanto il Signore merita di essere amato con tutta la passione.” Per fare la Sua volontà un uomo può rinunciare al matrimonio ed esprimere in modo esemplare attraverso una vita celibe che egli è amato da Cristo e che a sua volta cerca di ricambiare questo amore. Cari candidati al diaconato, la vostra decisione per il celibato non deve significare sottovalutare il matrimonio. I testi biblici che ci vengono offerti nel giorno della vostra ordinazione diaconale ve lo devono ricordare sempre. Fa parte dei vostri compiti annunciare la grandezza e la bellezza del matrimonio cristiano e alla luce del patto d’amore tra Cristo e la sua Chiesa. Con la vostra decisione rinunciate a qualcosa di grande per dedicarvi pienamente a servizio della famiglia di Dio.Un celibato compreso e vissuto così non porta ad un appiattimento della propria umanità ma apre nuove possibilità di vera libertà e di amore creativo e conduce così verso una vita piena. Anche nel matrimonio l’amore che unisce l’uomo e la donna dona nuove possibilità di libertà e di fertilità creativa. Cari candidati al diaconato, avete preso la decisione di seguire la chiamata del Signore come futuri religiosi e Massimiliano come futuro sacerdote diocesano nel segno del celibato. D’ora in poi dovete rinnovare ogni giorno tale decisione. Dovete vivere quello che promettete oggi nella vostra ordinazione diaconale. Oggigiorno è difficoltoso vivere il celibato e il matrimonio cristiano. Ciò dipende da diversi fattori ad esempio dall’erotizzazione in pubblico e dalla caduta dei valori riguardanti la sessualità umana.Incontrerete persone con posizioni molto differenti, forse anche persone molto vicine a voi che non sempre condivideranno la vostra scelta di vita, il celibato. Tali esperienze renderanno più difficile mantenere la fedeltà che oggi promettete. Poiché ognuno vive nel suo ambiente. Se le circostanze non aiutano, allora dobbiamo essere ancora più decisi e dobbiamo preoccuparci ancora di più perché il nostro servizio spirituale e anche il celibato siano integrati interamente nella nostra vita. Da questo dipende anche la credibilità della vostra testimonianza. Es genügt nicht, nur auf eine Frau, auf eine Familie und auf Kinder zu verzichten, im übrigen sich aber alles zu leisten, was man sich in einer verbürgerlichten Gesellschaft leisten kann. Ihr müsst einfach leben, verfügbar für den Dienst, der Euch heute übertragen wird. Ihr müsst die Menschen mögen und Euch auf Ihre Seite stellen, ihr müsst Auge, Ohr und Herz beim Herrn haben und gleichzeitig auch ganz bei den Menschen. Kapselt Euch nicht ab, sondern pflegt die Gemeinschaft mit den Mitbrüdern, wo immer es Euch möglich ist. Pflegt als ehelos Lebende auch die Gemeinschaft mit Eheleuten und nehmt Anteil an ihrem Leben, an ihren Freuden und Sorgen. Seid als Diakone und zukünftige Priester den Menschen nahe, vor allem auch verwundeten Menschen und den vielen Menschen, deren Beziehungen zerbrochen sind. Seid eifrig und treu in den geistlichen Vollzügen, vor allem auch im Beten, im persönlichen Hören auf das Wort Gottes, in der Begegnung mit dem Herrn in seinen Sakramenten, nicht zuletzt auch im Bußsakrament. Die Liebe zum Herrn muss die prägende Kraft Eures Lebens sein und es immer neu werden. Wie Eheleute einander versprechen, ihr ganzes Leben miteinander und füreinander zu gestalten, oft auch unter großen Belastungen, so sollt auch Ihr alles, was Ihr tut, in der Gemeinschaft mit Jesus tun, auf dass Euer Leben eine Liebesgeschichte mit Jesus wird. Der vertraute Umgang mit Jesus ist die Mitte Eures Lebens und Eures Dienstes. Das bringt Freude in Euer Leben. Mutter Teresa gab in einem Brief einem Priester den schlichten Rat: „Bewahren Sie vor allem anderen sorgsam die Freude an Jesus als Ihre Kraft“. Cari candidati al diaconato, cari confratelli, cari sposi, care sorelle e fratelli! Preghiamo per il dono della fedeltà per ciascuno di noi nel contesto della propria vocazione. Stiamo accanto a tutti coloro che hanno delle difficoltà nel matrimonio, nel sacerdozio e nella vita religiosa. Aiutiamoci a vivere la fedeltà e appoggiamo tutte le vocazioni presenti e fondamentali nella Chiesa. Ascoltiamo la Parola del Signore come singolo e come comunità cristiana e mettiamoci sotto la Sua Parola: “Ciò che Dio ha unito, l’uomo non lo separi.”