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Predigten

Treffen mit den Häftlingen im Bozner Gefängnis

Bischof Ivo Muser

Bozen, Gefängnis in der Dantestraße

Mittwoch in der Karwoche, 5. April 2023

Cari fratelli carcerati, cari responsabili e caro personale di questa struttura, stimate autorità, cari volontari, caro Signor Bertoldi, carissimo don Giorgio!

Il vangelo appena ascoltato non l’ho scelto appositamente per questo nostro incontro di preghiera, ma è quello previsto nella liturgia cattolica per il Mercoledì della Settimana Santa.

Vi si parla del tradimento e della delusione di Gesù per il fatto che uno dei suoi amici più stretti, da lui scelto e nel quale aveva riposto tutta la sua fiducia, era ora pronto a tradirlo – e lo avrebbe fatto con un bacio, cioè con un gesto di affetto, di relazione, di amicizia. Il tradimento viene dalla cerchia più intima e più stretta intorno a Gesù. Questo racconto toccante è per tutti noi un invito a guardare con sincerità e umiltà nello specchio della nostra vita: il tradimento è anche una terribile possibilità che a volte scegliamo.

Noi tutti, senza eccezione, dobbiamo chiederci: sono capace di essere fedele, nei miei pensieri, nei miei atteggiamenti, nelle mie promesse? Chiediamoci anche con sincerità: ho tradito una persona che ha avuto fiducia in me?

L’esperienza di un tradimento – nel mondo degli affari e della politica, ma anche nei nostri matrimoni, tra amici, all´interno delle nostre relazioni più strette e più intime, anche all´interno delle nostre parrocchie e degli ambienti ecclesiali - è purtroppo un’esperienza umana abbastanza comune.

Anche questo luogo ci parla di tradimenti: tradimenti compiuti e anche tradimenti subiti. Il testo del Vangelo ci chiama davvero alla conversione! Solo il pentimento, solo la capacità di ammettere le nostre colpe, soltanto se chiediamo perdono per quello che abbiamo fatto possiamo ricevere misericordia e compassione.

Il Vangelo di questo Mercoledì Santo mi colpisce ogni anno, anzi mi commuove profondamente: Giuda tradisce Gesù per trenta monete d’argento, il prezzo di uno schiavo. E con questo gesto Giuda, l´apostolo scelto da Gesù, diventa il suo traditore. Giuda trasforma la grazia ricevuta in un tradimento, in un atto di sfiducia che rifiuta l´amicizia. Un atto terribile che si conclude con il suicidio del traditore!

E che cosa fa Gesù dinanzi a tutto ciò che dovrà subire nelle prossime ore? Risponde con amore, con un amore incondizionato e appassionato che lascia sperare anche per Giuda.

Cari detenuti, imparando dagli sbagli, dai tradimenti compiuti e subiti nella storia passata, si può aprire un nuovo capitolo della vita.

Nessuno di noi minimizza ciò che avete fatto. Anche con questa funzione religiosa nessuno vuol dirvi: È tutto in ordine. Dovete assumervi la responsabilità per le scelte sbagliate della vostra vita. Ma nonostante tutto: Nessuno di voi deve perdere la propria dignità, il proprio valore. Gesù è morto anche per Giuda! Con il suo perdono Dio vuole aiutarvi a cambiare la vostra vita proprio nei momenti di debolezza in cui avete commesso un reato.

Cari fratelli carcerati, credete nella possibilità del pentimento e della conversione! Credete in un Dio che non vi esclude, che non vi dimentica, che sta dalla vostra parte – nonostante tutti i tradimenti compiuti e subiti. E chiedete perdono a tutti coloro che avete tradito, ingannato, imbrogliato, truffato, calpestato.

Fratelli e sorelle, impegnamoci tutti ad essere portatori di vero umanesimo e a portare la luce pasquale, la luce di Cristo vincitore del peccato, del tradimento, della morte e della tomba all´interno delle nostre famiglie e comunità, all´interno delle nostre relazioni e all´interno della nostra società. Abbiamo tutti bisogno di questa speranza pasquale!

Jünger und Meister, Täter und Opfer, Schuld und Vergebung, Verrat und Hingabe – das ist das Drama der Passion Jesu. Das ist das Drama, das die ganze Menschheitsgeschichte angeht! Das ist das Drama, das mich persönlich angeht. Für welche Seite entscheiden wir uns?

Möge Ostern, das für uns Christen das Fest über allen Festen ist, uns wieder Mut machen, dass wir uns entscheiden für den Meister, für alle Opfer, für die Vergebung und für eine Liebe, die größer ist als der Verrat, der Hass, die Ausgrenzung, die Gewalt, das Verbrechen, der Tod und das Grab.