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Predigten

Diakonweihe

Cari candidati Massimo e Mario, lieber Fr. Otto,care mogli Sara e Elke e cari famigliari dei nostri candidati al diaconato,liebe Mitbrüder, cari confratelli,liebe festlich gestimmte Schwestern und Brüder, cara comunità in festa! Oggi, 8 dicembre, celebriamo l’inizio di una vita umana, "un momento decisivo della nostra storia della salvezza", come ha detto il grande teologo Hans Urs von Balthasar. Dio pone un grande segno. Preserva Maria dalla corrente del peccato e della colpa per preparare la via all’incarnazione di suo figlio, culmine di tutta la storia di Dio - per e con noi uomini. Le parole dell’apostolo Paolo tratte dalla sua Lettera ai Romani possono essere incorniciate come titolo di questo giorno di festa: "Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia" (Rm 5,20). Dio ci vuole donare questa speranza, mostrandoci oggi una persona concreta. Alla luce di Gesù incarnato, morto e risorto per noi in Maria si comprende ciò che significa grazia: "grazia" non è un qualcosa, un fluido misterioso nell’uomo, ma la presenza personale e viva di un Dio amorevole, misericordioso e la trasformazione che comporta tale vicinanza. Maria ist eine von uns. Sie soll nach dem Heilsplan Gottes keine Ausnahme bleiben. Gott zeigt uns vielmehr an ihr, was er mit uns allen vor hat. An Maria wird das Ja Gottes zum Menschen deutlich. Sie ist ein konkretes Zeichen, dass Gott und seine Gnade unserem Sein und erst recht all unserem Tun und unserer Leistung vorausgeht und zuvorkommt. An Maria, dem Menschen voll der Gnade, wird deutlich, wie groß Gott selber von uns Menschen denkt, wie ernst Gott uns nimmt und wie sehr er uns teilnehmen und mitwirken lässt an seinem Heilsplan. So wird das Fest ihrer Erwählung zu unserem Fest, zum Fest unserer eigenen Berufung, zum Fest unserer gläubigen Gewissheit, dass auch wir von Gott gewollt, berührt, berufen und getragen sind. Gott, der beruft, wartet auch in unserem Leben auf unsere Antwort. Cari candidati, in questo giorno solenne che contempla Maria, la donna piena di grazia, voi sarete accolti nel servizio sacramentale della Chiesa, attraverso l’imposizione delle mie mani e attraverso la preghiera consacratoria. Con l’ordinazione ricevete la missione di rendere visibile e sperimentabile la grazia che ci è offerta nella persona di Gesù Cristo, anzi che è la persona di Gesù. Dovete incontrare le persone non nel proprio nome ma come diaconi, come servitori di Gesù Cristo. Non voi, ma Cristo deve stare al centro del vostro ministero! Solo nel nome di Gesù, presente nella sua Chiesa, potete annunciare il Vangelo, celebrare il Battesimo. Solo nel Suo nome potete distribuire il corpo e il sangue del Signore e portare il sacramento dell´eucaristia agli ammalati. Solo nel nome di Gesù potete benedire l’unione matrimoniale. Solo nel Suo nome potete accompagnare gli ammalati terminali nella preghiera e benedire le salme di coloro che sono passati da questa terra all´altra riva della vita. Siate annunciatori gioiosi e portatori umili della Sua grazia! Eine Frage, die ich Euch gleich stellen werde, lege ich euch ganz besonders ans Herz: "Seid ihr bereit, den Armen und Kranken beizustehen, Heimatlosen und Notleidenden zu helfen?" Im Dienst der christlichen Caritas setzt sich fort, was ihr tut, wenn ihr den Gläubigen den Leib und das Blut des Herrn reicht. Diakonaler Dienst darf sich nicht beschränken auf den Dienst in der Liturgie, sondern muss sich ausdrücken im „Dienst an den Tischen“, das heißt im konkreten und alltäglichen Dienst für und unter den Menschen. Im Sakrament der Weihe geht es nicht um eine persönliche Auszeichnung und nicht um persönliche Selbstverwirklichung, sondern um eine kirchliche Berufung zum Dienst an den Menschen im Namen Jesu. Cari candidati sposati, vivete la vostra vocazione come diaconi in primo luogo e soprattutto nel contesto del vostro matrimonio e della vostra famiglia. Testimoniate che il matrimonio è santo, che la famiglia è uno dei più grandi beni dell’umanità e portate nel servizio diaconale la vostra esperienza vissuta nel matrimonio e in famiglia. Lieber Frater Otto, lebe Deine Berufung zum Diakon und später zum Priester als Ordensmann und gib so einen persönlichen Kommentar zu dem, was der hl. Benedikt in seiner Regel von seinen Mönchen fordert: "Operi Dei nihil praefertur" – dem Lobe Gottes, dem Gottesdienst, sei nichts vorzuziehen. Wir brauchen heute mehr denn je Menschen, die das "quaerere Deum", das Gott-Suchen zu ihrem Lebensinhalt machen und die uns auch als Kirche eindringlich daran erinnern, dass das Sein vor dem Tun kommt, oder besser gesagt: dass das Tun aus einem Sein herauswachsen muss. Cari fratelli e sorelle! Lo sguardo a Maria, la donna piena di grazia, ci invita tutti a leggere la propria storia di vita, di fede e di vocazione alla luce del grande disegno di redenzione di Dio. Cari candidati al diaconato, che Maria aiuti voi e tutti noi a dare spazio a Dio nella nostra vita e di servirlo negli uomini che ci ha messo accanto. Maria che oggi festeggiamo come la prima persona redenta ci incoraggi ad annunciare Cristo con la nostra fede e ancora di più con la nostra vita.Caro Massimo, caro Mario, lieber Fr. Otto, mettete il vostro cammino sotto le parole che tra poco vi rivolgerò: "Ricevi il Vangelo di Cristo del quale sei divenuto l´annunziatore: credi sempre ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni".