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Predigten

Gottesdienst im Krankenhaus Sterzing - Sendungsfeier für Marco Antulov und Arthur Punter

Bischof Ivo Muser

Freitag, 17. Februar 2023

Krankenhaus Sterzing

Am vergangenen 11. Februar, Gedenktag Unserer Lieben Frau von Lourdes, wurde der 31. Welttag der Kranken begangen. Wir können diesen Gedenktag verstehen wie ein Scheinwerferlicht auf ein Anliegen, das alle angeht und alle betrifft.

Eine Gesellschaft ist so menschlich, wie sie umgeht mit ihren schwachen, leidenden, hilfsbedürftigen und kranken Mitgliedern. Es ist wichtig, zuzuhören und direkten, persönlichen Kontakt zu ihnen herzustellen. Es braucht Empathie, Betroffenheit und Dienst. Krank und damit verwundbar und abhängig von anderen kann jeder werden – jeder und jede von uns.

La nostra società ha sviluppato una privatizzazione strisciante e una crescente mancanza di parole di fronte alla malattia e alla morte. Ma il Coronavirus ci ha costretto a infrangere questo tabù – e speriamo che sia così! Probabilmente da lungo tempo non si parlava così tanto del tema "malattia" quanto negli ultimi anni dallo scoppio della pandemia. Che ci piaccia o no: nessuno può sottrarsi a questo argomento.

La pandemia ci ha resi consapevoli della nostra vulnerabilità, fragilità e mortalità, e ha messo in discussione molte certezze sulle quali abbiamo costruito la nostra vita quotidiana, i nostri piani e progetti, nell'economia e in molti altri ambiti.

La posta in gioco si è vista nel difficile momento del lockdown, quando i malati e i moribondi non potevano più ricevere visite o solo in misura molto limitata, quando la vicinanza fisica alle persone in lutto non era possibile e i funerali potevano svolgersi solo nella cerchia più ristretta.

Durante questo periodo tante persone hanno percepito la loro impotenza, hanno sperimentato quanto facilmente i progetti di vita possono essere ostacolati, quanto in definitiva tutti noi siamo bisognosi di aiuto e dipendiamo dagli altri. La pandemia ci ha fatto vedere inesorabilmente cosa succede quando nella malattia e nel dolore perdiamo la rete della vicinanza umana.

Abbiamo bisogno di persone che non temono il contatto con il prossimo, che sanno posare le loro mani sui malati e sui sofferenti, sugli anziani e sui morenti, che sanno trasmettere loro vicinanza umana. Persone che difendono sempre la dignità e il valore di chi sta male, nonostante la sua debolezza e fragilità.

Begegnung, Zuwendung, Anteilnahme, Wahrnehmung und Gespräch gehören zur heilenden Seelsorge. Menschen in der Nachfolge Jesu wird man immer daran erkennen müssen, wie sie umgehen mit den Schwachen, mit den Kranken, mit den Behinderten, mit den Nicht-Siegern und mit den Nicht-Erfolgreichen in unserer Mitte und in unserer Gesellschaft. Wir brauchen Menschen, die bereit sind, sich von den Fragen, von den Wunden, von den Sorgen und Leiden der Menschen treffen zu lassen. Papst Franziskus spricht oft von der Sünde der Gleichgültigkeit, der fehlenden Anteilnahme, des verweigerten Mitgefühls.

Die Kirche sieht keinen Gegensatz zwischen medizinisch-ärztlicher und seelsorglich-geistlicher Betreuung der Kranken; beides gehört vielmehr untrennbar zusammen. Gott will das Leben des ganzen Menschen mit Leib und Seele. Deshalb – so glauben wir als Christen - erfüllen Ärzte und Ärztinnen und alle, die sich in irgendeiner Weise der Pflege der Kranken widmen, auf ihre Weise einen Auftrag Jesu Christi.

Dass wir nicht vergessen, wie wichtig uns als Christen der seelsorgliche Dienst an den Kranken sein muss, bekommen heute Marco Antulov und Arthur Punter die offizielle Beauftragung zum Krankenhausseelsorger. Sie empfangen den Segen Gottes, damit sie diesen Segen teilen und weitergeben an die Kranken, an ihre Angehörigen und an alle, denen sie in ihrem Wirkungsfeld begegnen. Lieber Marco, lieber Arthur, ich wünsche euch Freude an diesem menschlich-geistlichen Dienst: Dass ihr Segen bringt und selber ein Segen seid! Für uns Christen entscheidet sich nicht zuletzt im Umgang mit den Kranken unsere Glaubwürdigkeit. Krankendienst ist eine besondere Form, um Gott im Menschen zu dienen.

Danke, liebe Ärzte und Ärztinnen, Krankenschwestern und Pflegende. Danke, liebe Krankenhausseelsorger und Krankenhausseelsorgerinnen. Danke allen, die in Krankenhäusern, Pflegeeinrichtungen und Altenheimen Großartiges leisten und dadurch zeigen, dass jedes Leben Schutz, Hilfe und Anteilnahme verdient. Danke allen, die zuhause Kranke pflegen und begleiten.

Con grande rispetto ringrazio tutti coloro che si prendono cura, che assistono e che aiutano tutti gli ammalati qui e altrove ricoverati. Voi siete in contatto continuo con il Signore presente in ogni uomo. Il vostro servizio è una testimonianza ed è indispensabile.

In occasione della Giornata mondiale del malato possiamo trovare nuovo slancio per contribuire alla diffusione di una cultura rispettosa della vita, della salute e dell’ambiente; un rinnovato impulso a lottare per il rispetto dell’integralità e della dignità delle persone, anche attraverso un corretto approccio alle questioni bioetiche, alla tutela dei più deboli e alla cura dell’ambiente.

Maria, la Signora di Lourdes, doni a tutti noi un grande rispetto verso ogni ammalato e ci aiuti a vivere le nostre fragilità, le nostre ferite e le nostre malattie con lo sguardo rivolto a Colui che in ogni situazione della nostra vita ci dona coraggio, speranza, sollievo e misericordia.

Maria, du Zeugin der Hoffnung unter dem Kreuz deines Sohnes, bitte für alle Kranken und für alle, die ihnen helfen und beistehen. Du Mutter aller Kranken, bitte für uns.