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Scenari del futuro per le parrocchie

Le prossime elezioni dei consigli pastorali parrocchiali si terranno il 25 ottobre 2026. L’elezione dei nuovi consigli è un’occasione importante per fare il punto della situazione e pensare al futuro della propria parrocchia. Negli ultimi anni, molte parrocchie hanno faticato ad eleggere un consiglio pastorale parrocchiale e guardano alle prossime elezioni con preoccupazione. Altre parrocchie si trovano in una situazione migliore e guardano al futuro con fiducia. Quali sono le possibilità che si aprono per definire il futuro prossimo delle nostre parrocchie?

La vita parrocchiale è sinodale

Sinodalità” è un’importante parola chiave che Papa Francesco ha consegnato alla Chiesa. Essa significa che i cristiani percorrono un “cammino comune” (in greco, “syn-odos”), tra di loro, con le persone, con Cristo.

Per una parrocchia, sinodalità significa che vi sono forme di partecipazione stabili e vincolanti, tramite le quali i parrocchiani possono mettere a disposizione della comunità le proprie competenze e i propri doni. Allo stesso tempo, i presbiteri sono in gran parte sollevati da compiti amministrativi in parrocchia e possono concentrarsi sulla cura pastorale.

Per l’unità pastorale, sinodalità significa che le diverse parrocchie percorrono insieme la stessa strada, si prendono cura l’una dell’altra e assumono responsabilità l’una per l’altra, organizzando insieme la cura pastorale.

Per la diocesi, sinodalità significa che essa ha il compito di accompagnare e sostenere le unità pastorali nelle loro decisioni, in modo che possano trovare la miglior soluzione possibile per le situazioni delle rispettive parrocchie.

Scenario 1: il team pastorale

Il team che guida la parrocchia è il team pastorale, e si compone di 3-5 persone incaricate dei seguenti ambiti: annuncio, liturgia, carità e amministrazione, nonché del coordinamento del team stesso. Accanto al team pastorale, ogni parrocchia ha anche un consiglio per gli affari economici, composto dal parroco e da un minimo di due a un massimo di sei persone. La persona incaricata dell’amministrazione nel team pastorale è normalmente il/la vicepresidente del consiglio per gli affari economici:

Una possibile forma concreta che questo scenario può assumere in un’unità pastorale: tutte le parrocchie formano un team pastorale; allo stesso tempo, nell’unità pastorale c’è anche un consiglio pastorale unitario in cui sono rappresentate tutte le parrocchie. Le decisioni fondamentali vengono prese nel consiglio parrocchiale; i team pastorali sono responsabili della loro attuazione nelle singole parrocchie. I membri dei team pastorali delle singole parrocchie sono membri delle relative commissioni a livello di unità pastorale e assicurano il coordinamento tra le parrocchie. Ad esempio, i responsabili della liturgia dei team pastorali delle singole parrocchie sono membri della commissione per la liturgia dell’unità pastorale:

Scenario 2: il team pastorale e il consiglio pastorale parrocchiale

Se una parrocchia ha le risorse per farlo, il suo team pastorale può essere ampliato così da includere altri membri con funzione consultiva. In questo caso, il consiglio assume il nome di “consiglio pastorale parrocchiale”; la sua giunta esecutiva è il team pastorale:

Scenario 3: consigli comuni

All’interno di un’unità pastorale, due o più parrocchie possono formare consigli comuni. In questo caso, si forma un team pastorale comune o un consiglio pastorale parrocchiale comune, con team pastorale:

Nell'immagine sopra si vedono, ad esempio, 3 diverse parrocchie che hanno formato un consiglio pastorale parrocchiale comune, con un team pastorale. Ognuna di esse ha anche un proprio consiglio per gli affari economici.

Vi è anche la possibilità di formare un consiglio per gli affari economici incaricato per tutte le parrocchie coinvolte (vedi immagine sotto):

Se delle parrocchie formano dei consigli comuni, che conseguenze ha questo passo per la vita parrocchiale?

  1. per le parrocchie coinvolte si redige una lista di candidati comune per le elezioni del consiglio pastorale parrocchiale;

  2. se il consiglio pastorale parrocchiale viene confermato in un’assemblea parrocchiale (vedi sotto), si svolge un’assemblea parrocchiale congiunta delle parrocchie coinvolte;

  3. i posti nei consigli parrocchiali non sono assegnati secondo criteri di rappresentanza. Tuttavia, le parrocchie coinvolte dovrebbero essere adeguatamente rappresentate nei consigli comuni;

  4. le parrocchie coinvolte formano un’unica comunità. Ciò significa che le funzioni religiose vengono celebrate insieme, soprattutto nelle occasioni importanti. Anche la preparazione ai sacramenti viene pianificata e attuata insieme.

Scenario 4: la fusione di parrocchie

Se ciò promette dei vantaggi pastorali, due o più parrocchie possono effettuare una fusione giuridicamente efficace e percorrere così un cammino comune.

Inoltre, la fusione di parrocchie potrebbe diventare necessaria per garantire la cura pastorale. È il caso, ad esempio, di una parrocchia non in grado di formare i propri consigli parrocchiali (o consigli comuni con altre parrocchie) nell’ambito delle prossime elezioni dei CPP.

La fusione avviene tramite incorporazione, per mezzo della quale una delle parrocchie coinvolte incorpora l’altra o le altre; i beni della o delle parrocchie incorporate vengono assegnati alla parrocchia incorporante con tutte le destinazioni d’uso e gli obblighi connessi. È possibile una ridenominazione della parrocchia incorporante.