- Home
- Vescovo
- Diocesi
- Parrocchie
- Fede & liturgia
- Vita
- Consulenza e aiuto
- Formazione
- News
Il 4 ottobre 1944 Josef Mayr-Nusser rifiutò il giuramento delle SS ad Adolf Hitler. Fu poi imprigionato e morì durante il trasporto al campo di concentramento. Il suo coraggioso "No" a Hitler fu la conseguenza interiore del suo impegno sociale e cristiano, della sua formazione della coscienza e del suo atteggiamento di fede.
Anche oggi abbiamo bisogno di coraggio civile, di impegno verso gli altri, di coraggio e di dedizione. Particolarmente oggi, in vista delle grandi questioni che ci preoccupano: cambiamenti climatici, migrazioni, sfruttamento - e infine la pandemia.
Testimonianza, impegno, coraggio civile e dedizione sono necessari anche nel piccolo: a casa, tra amici, con noi stessi. La fede cristiana può essere la motivazione. Ma l'esempio di Josef Mayr-Nusser incoraggia anche il rinnovamento della chiesa stessa dal suo interno.
La piattaforma "Giorno della Memoria Josef Mayr-Nusser" è un'associazione libera e informale di organizzazioni che si impegna a celebrare ogni anno il Giorno della Memoria del Beato Josef Mayr-Nusser. L'obiettivo è quello di promuovere la memoria del Beato di Bolzano e la sua venerazione nella diocesi e di mostrare il suo esempio di vita coraggiosa, cristiana e solidale. Il suo significato politico/civile e quello ecclesiastico/religioso sono ugualmente in primo piano. Il Duomo di Bolzano con la tomba del Beato è un punto fermo.
Le seguenti organizzazioni fanno parte della piattaforma:
Josef Mayr-Nusser nacque il 27 dicembre 1910 al Maso Nusser (Nusserhof) ai Piani di Bolzano. Dopo le scuole commerciali lavorò come contabile a Bolzano. I suoi punti di riferimento furono san Tommaso d’Aquino, l’inglese san Tommaso Moro e Peter Mayr, patriota tirolese, che preferì morire piuttosto che mentire. Josef risaltava soprattutto per la sua fede profonda.
Nel settembre del 1943 l’Alto Adige fu occupato dalle truppe tedesche. Nel settembre del 1944 Josef fu arruolato nelle SS. Con altri 80 altoatesini giunse a Konitz nella Prussia occidentale, arruolato nelle file delle SS combattenti. Josef partecipò al periodo di addestramento, ma il giorno prima del giuramento dichiarò che, per motivi di coscienza, non avrebbe potuto prestarlo. I compagni tentarono di dissuaderlo. Tale decisione fu il frutto di un lungo percorso interiore, come si evince dalle sue lettere e dai suoi interventi.
Josef fu condannato a morte dal tribunale di Danzica con l’accusa di “disfattismo”. Il treno diretto a Dachau dovette sostare nei pressi di Erlangen per otto giorni a causa dei binari distrutti. A Erlangen Josef Mayr morì di stenti il 24 febbraio 1945 in un vagone bestiame. Ha trovato la sua sepoltura definitiva nel Duomo di Bolzano, dove è stato proclamato beato il 18 marzo 2017.
Eventi e commemorazioni
Volantino da scaricare